Nel suo ultimo editoriale pubblicato dal Corriere della Sera, il critico Aldo Grasso riflette sull’inesauribile energia creativa di Rosario Fiorello, oggi protagonista con il suo nuovo programma radiofonico “La Pennicanza”, in onda su Rai Radio2 e disponibile anche su RaiPlay.

Grasso descrive Fiorello come un “folletto” capace di trasformare ogni esperienza – televisiva o radiofonica – in un atto di pura grazia, dove “senso e nonsenso, verità e fantasia” si intrecciano in un equilibrio magico.

Ma il critico non risparmia una riflessione pungente sulla recente trasformazione del programma in versione visual, disponibile sul canale 202.

Secondo Grasso, quella che molti definiscono la nuova frontiera della crossmedialità è in realtà “una grande fesseria”: un formato ibrido, “tv da sorveglianza”, che tradisce la forza immaginativa propria della radio tradizionale senza diventare pienamente televisione.

Eppure, conclude Grasso, l’estro di Fiorello è tale da superare qualsiasi limite tecnico o teorico.

Con la sua ironia – dalle imitazioni dei fratelli Sinner alle parodie del mondo dell’arte e della politica – riesce a travolgere tutto, anche quella “tv del voglio ma non posso” che la visual radio, per ora, rappresenta.

Parola di Aldo Grasso.

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