All’aria rarefatta delle alte quote ormai è abituato. Lo scorso anno vittoria del campionato con il Lublin, poi cambia panchina e adesso, dopo quattro giornate di Plusliga, il piacentino Massimo Botti è ancora in testa, questa volta con l’Asseco Resovia. Quattro gare e altrettanti successi, unica formazione imbattuta di tutto il campionato proprio insieme al Lublin, che però ha giocato una partita in meno. Domenica il tecnico campione di Polonia sarà al PalabancaSport, fresco della vittoria 3-0 sul campo del Varsavia.

«Un successo – dice subito dopo essere sceso dall’aereo che l’ha riportato in Italia – che definirei sorprendente. In campionato siamo partiti molto bene, ma è solamente l’inizio. Però, come dice il saggio, meglio partire bene che partire male». Spiega ridendo.

A Resovia come ti trovi, dopo la scelta di lasciare Lublino da vincente con i primi storici successi in campionato e Challenge Cup?

«Molto bene. La società è organizzata e la squadra interessante. Parliamo di un ambiente che in passato era stato abituato a vincere e dunque ci sono grandi aspettative. Come capita spesso in situazioni simili c’è qualche gelosia e qualche invidia, toccherà a noi portare tutti dalla nostra parte facendo cambiare idea a chi in questo momento non crede nel nostro gruppo».

Passando all’Italia, domenica si affrontano Piacenza e Perugia. Come la vedi da doppio ex, in Emilia da giocatore e da tecnico e in Umbria “solo” da centrale?

«Innanzitutto voglio ringraziare Elisabetta Curti che ho chiamato e mi ha subito trovato i biglietti. Non credo assisteremo a una gara perfetta perché siamo a inizio stagione e molte situazioni vanno ancora definite nei dettagli. Mi aspetto una sfida all’insegna della discontinuità in cui avrà la meglio chi riuscirà a restare maggiormente in partita. Da questo punto di vista forse Perugia è leggermente favorita perché ha cambiato meno, anche se ho letto che Lorenzetti sta modificando qualcosa nel sistema di gioco e anche questo potrebbe avere un peso. Sarà una partita aperta a qualsiasi risultato, la Gas Sales Bluenergy al netto del recupero di Porro è una formazione ben equilibrata e che può contare su alcuni top player in grado di impensierire chiunque. In generale mi aspetto un bello spettacolo».

Sarà la battuta di Perugia contro la ricezione di Piacenza?

«Ma anche i biancorossi hanno ottimi specialisti al servizio, dunque il discorso potrebbe ribaltarsi. In generale la fisicità diventa sempre più preponderante e la battuta un fondamentale in grado di fare la differenza per ogni formazione. Sono anche curioso di vedere come Porro affronterà un totem come Giannelli».

Parlando della Superlega sorpreso di vedere Verona davanti a tutti?

«No, perché ha giocatori di livello in ogni ruolo. Christenson è fra i top mondiali in regia, Keita lo è sia che giochi da opposto sia da schiacciatore e poi sono ben allenati. E’ una squadra attaccabile in ricezione, ma sopperisce con grandi qualità al servizio».

Concordi con chi vede Perugia, Trento, Verona e Civitanova, magari non in questo ordine, davanti a tutti a fine campionato?

«Penso che Piacenza possa lottare per entrare fra le migliori quattro, anche se questo non deve diventare un’ossessione perché deve fare i conti con avversari di valore. Poi dal lotto non escluderei Modena, ha già ottenuto risultati importanti ed è una squadra che gioca».

E il tuo Resovia può vincere il campionato?

«Piano, parliamo di una squadra che lo scorso anno ha chiuso al sesto posto. Abbiamo cambiato tanto, ma pensare di lasciarsi subito tutti alle spalle mi sembra un po’ esagerato. Sono strasoddisfatto del gruppo che abbiamo allestito e di come siamo partiti, ma le formazioni da battere sono altre».