Lo shutdown negli Usa ha messo in ginocchio il trasporto aereo. Solamente durante il primo giorno di riduzione del 4% dell’attività, infatti, in 40 aeroporti degli Stati Uniti, sono stati segnalati oltre 1.700 voli cancellati a livello nazionale e circa 32 torri di controllo colpite da carenza di personale. E la situazione potrebbe creare ancora più disagio qualora, nel fine settimana, il Senato non dovesse riuscire a porre fine alla chiusura del governo più lunga nella storia del Paese. Stando ai dati diffusi dal centro dati aeronautico Cirium, solamente nella giornata di venerdì sono stati cancellati 1.723 voli a livello nazionale, ovvero il 2,1% dei 57.672 previsti nel Paese. E i segnali per le prossime ore non sono incoraggianti tanto che il segretario ai Trasporti, Duffy, ha spiegato che “il taglio dei voli potrebbe arrivare al 20%”. 

Cos’è lo shutdown

Lo shutdown è un tema ricorrente della politica degli Stati Uniti: si tratta del blocco delle attività amministrative degli enti federali del Paese – come previsto dall’Antideficiency Act – e si verifica quando il Congresso non riesce a trovare l’accordo politico per approvare la legge che rifinanzia appunto le attività amministrative federali. 

 

Le compagnie aeree con maggiori disagi

Tornando agli stop dei voli, è emerso come le compagnie aeree United con 549 voli, Delta con circa 513 e American con 429 siano state quelle che hanno fatto registrare il maggior numero di cancellazioni durante la giornata. La maggior parte di questi erano voli nazionali. Altre otto compagnie aeree in tutto hanno previsto cancellazioni e le autorià aeronautiche hanno segnalato ritardi medi di quattro-cinque ore durante la notte in tutto il Paese.

Gli aeroporti più coinvolti

Gli aeroporti di Phoenix, Atlanta, Chicago, New York, San Francisco e Washington sono stati quelli maggiormente nei disagi, specie in termini di cancellazioni, stando ai rapporti del radar FlightAware. Inoltre, il Dipartimento dei Trasporti ha riferito che 32 torri di controllo in oltre dieci aeroporti hanno riportato una significativa carenza di personale e in otto di esse il personale ha dovuto gestire voli sovraccarichi e richiedere fermate a terra delle partenze per coprire la domanda importante di atterraggi.

Il problema dei trasporti

La situazione critica nei trasporti aerei americani ha iniziato ad aggravarsi ieri, come detto, durante il 37esimo giorno della chiusura più lunga della storia degli Stati Uniti. E, se non verrà sbloccata nel fine settimana, potrebbe riguardare da vicnino altri 800 voli che sono stati cancellati e circa 1.000 che potrebbero essere rinviati nel corso della giornata odierna. Il Senato è convocato per la giornata di oggi, 8 novembre anche se i repubblicani hanno già fatto sapere che non sosterranno le alternative proposte dai democratici per riaprire l’amministrazione e, in assenza di consenso, un possibile voto potrebbe dunque fallire. 

 

Le conseguenze in Europa e in Italia

La paralisi del governo Usa rischia di ripercuotersi anche in Italia e in Europa, dove nelle basi americane sono a rischio gli stipendi dei lavoratori civili. 

epa12418644 The US Capitol, in Washington, DC USA, 30 September 2025. Democrat and Republican leadership are taking part in negotiations to avoid a government shutdown due at midnight tonight.  EPA/ALLISON ROBBERT

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