di
Dimitri Canello

L’ex generale e il post «Un’altra Decima per l’Italia». Il ciclista veronese: «Chi mi conosce sa benissimo cosa vuol dire quel gesto»

Quando Elia Viviani ha tagliato il traguardo per festeggiare l’oro iridato nell’inseguimento a squadre su pista e ha incrociato le braccia formando una X, nessuno immaginava che quel gesto – semplice, spontaneo, carico di emozione – sarebbe finito in un vortice di polemiche e letture distorte. Un’esultanza da campione, pensata per salutare con un segno simbolico il mondo del ciclismo dopo anni di trionfi e imprese che hanno fatto innamorare l’Italia, si è trasformata invece in un caso nazionale.

Tutto è partito da un post dell’eurodeputato Roberto Vannacci, che ha visto in quella X un richiamo alla Decima Mas, la flottiglia militare italiana: «Un’altra Decima per l’Italia», ha scritto l’ex generale, accendendo la miccia di un dibattito che si è propagato a colpi di meme, articoli e indignazione social. La polemica è proseguita per giorni, suscitando reazioni di ogni genere sempre più accese. Eppure, come hanno fatto notare in tanti, la verità era molto più semplice: la X rappresentava la chiusura di un cerchio, il punto finale di una carriera lunga quindici anni.



















































Dopo giorni di silenzio e ironie, Viviani ha deciso di chiarire ogni equivoco. «Chi mi conosce e conosce il ciclismo – ha spiegato a BiciSport – sa benissimo cosa voleva dire quel gesto. Non c’è nemmeno bisogno di spiegarlo». Ma lo ha fatto comunque, per chi, fuori dal mondo delle due ruote, aveva travisato il messaggio. «Ho già chiarito il significato della mia esultanza – ha aggiunto al Corriere del Veneto – era la cosa che mi premeva, non tanto per chi conosce il ciclismo ma più per quelli che non ne sanno niente e non conoscono la mia persona. Come proseguirò sarà una cosa che comunicherò con i dovuti tempi e modi.».

E mentre le polemiche si spengono lentamente, il campione veneto – appena rientrato dalle vacanze – valuta se intraprendere azioni contro chi ha collegato il suo gesto a simboli e ideologie che non gli appartengono. «Vedrò nei prossimi giorni come muovermi per quel tweet», ha spiegato, lasciando intendere che la vicenda potrebbe non essere del tutto chiusa. Perché quella X, per lui, resta solo ciò che doveva essere: un addio pieno d’orgoglio al ciclismo, non certo un segno da decifrare.


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8 novembre 2025 ( modifica il 8 novembre 2025 | 11:58)