Il tecnico della Lazio alla vigilia della trasferta di San Siro contro i nerazzurri

Quella di domani, comunque vada, sarà una partita speciale per Maurizio Sarri. Sarà infatti la numero 148 sulla panchina della Lazio, la stessa cifra che ha totalizzato con il Napoli, la squadra che ancora per poche ore, fino a domani sera, sarà quella con cui ha affrontato il maggior numero di partite da allenatore. “Sono numeri importanti non tanto a livello professionale quanto emotivo. Perché con la Lazio ho un legame affettivo molto forte”. La sfida con l’Inter non è tuttavia l’ideale per celebrare certe ricorrenze. “Insieme con il Napoli è la squadra che ha la rosa più forte del campionato – taglia corto il Comandante -. Se pensiamo di poter andare a giocare alla pari con loro siamo fuori strada. Questo non significa che non andremo a San Siro per fare risultato. Ma per riuscirci dovremo essere umili e avere tanta convinzione. Non quella di facciata, però, quella vera di 25 giocatori che sono pronti a morire in campo pur di ottenere qualcosa”. Non c’è più Inzaghi sulla panchina nerazzurra, ma l’Inter resta fortissima. “Chivu sta facendo molto bene – il pensiero di Sarri -, mi ha impressionato soprattutto per la personalità con cui sta facendo la sua parte. Io preferisco che la carriera di un allenatore sia preceduta dalla gavetta, ma lui sta dimostrando di poter diventare un tecnico di grande livello”.

senza proclami—  

Dato all’Inter quel che è dell’Inter Sarri si concentra sulla sua squadra. ”Veniamo da una serie positiva, ma sei partite non sono nulla nell’arco di una stagione. Un mese buono lo fanno tutti, dovremo essere capaci di arrivare a tre se non a sei mesi a certi livelli. I percorsi di crescita non sono mai lineari, si fanno passi avanti e poi ci sono momenti di stasi. L’importante è andare avanti nel lungo periodo. A me sembra che ultimamente abbiamo fatto progressi significativi dal punto di vista della mentalità. Ma ci sono ancora ampi margini di miglioramento”. A patto però di non caricare la squadra di troppe aspettative. “Se mi chiedete dove può arrivare la Lazio quest’anno rispondo che non può andare da nessuna parte. Non carichiamo i giocatori di eccessive responsabilità”. Si lavora per il futuro, cercando però di migliorare già per il presente, come per esempio sui calci piazzati, finora sfruttati poco dai biancocelesti. “E’ vero, stiamo facendo male sotto questo questo aspetto. Ma non è un problema facile da risolvere”. Meglio sicuramente la fase difensiva che però domani avrà il banco di prova più difficile, contro la squadra che ha l’attacco migliore del campionato. Sarri potrebbe però recuperare a sorpresa Romagnoli, che sembrava out per la sfida di San Siro dopo la contrattura rimediata lunedì contro il Cagliari. “Oggi si è allenato – rivela il tecnico – e sta decisamente meglio. Valuteremo domani prima della partita se farlo giocare o meno”. Se non dovesse farcela al suo posto ci sarà Provstgaard. Per il resto sarà la stessa formazione che ha affrontato il Cagliari.