«La gente, quando va a vedere questi eventi, cerca i campioni, ma ha comunque la stessa attenzione nei confronti della prova, anche se i big non ci sono. Sicuramente quando ci sono, la gente accorre più numerosa, anche i tifosi stranieri. Gli organizzatori lo sanno, ma certe volte ci puoi fare poco». Parole del cittì azzurro Daniele Pontoni alla vigilia della rassegna continentale di Middelkerke che si disputa tra oggi e domani. Priva dei Tre Tenori per le loro scelte che probabilmente li vedranno in gara nel ciclocross solo a dicembre, ma mancherà anche un altro grande protagonista delle ultime stagioni, Eli Iserbyt e nel suo caso il problema è ben più serio.

Iserbyt in ospedale: la seconda operazione all'arteria iliaca non ha dato i risultati sperati (foto Instagram)Iserbyt in ospedale: la seconda operazione all’arteria iliaca non ha dato i risultati sperati (foto Instagram)

Iserbyt in ospedale: la seconda operazione all'arteria iliaca non ha dato i risultati sperati (foto Instagram)Iserbyt in ospedale: la seconda operazione all’arteria iliaca non ha dato i risultati sperati (foto Instagram)

Un problema di lunga data

Personaggio controverso, spesso fuori dalle righe e capace di destare grandi divisioni nel pubblico tra chi lo ama incondizionatamente e chi lo vede col fumo agli occhi, Iserbyt l’anno scorso aveva chiuso la stagione in grave crisi fisica, con problemi alla gamba sinistra. Gli accertamenti avevano rilevato una restrizione all’arteria inguinale che ha richiesto un’operazione e la consapevolezza che avrebbe dovuto saltare l’inizio di stagione. Avrebbe dovuto riprendere a Niel il prossimo martedì, ma in gara non ci sarà.

La scorsa settimana, alla prova di Lokeren dell’H2O Badkamers Trofée l’atmosfera in casa Pauwels Sauzen era molto mesta a dispetto dei buoni risultati e a spiegare il perché a Wielerflits era stato il team manager Jurgen Mettepenningen: «Le cose stavano andando bene fino a due settimane fa, ma poi Eli ha avuto una ricaduta in allenamento. La gamba ha ricominciato a dargli dolore e i controlli hanno rilevato che il flusso sanguigno all’arteria femorale non è tornato ottimale».

Jurgen Mettepenningen, direttore sportivo della Pauwels Sauzen (foto TVO)Jurgen Mettepenningen, direttore sportivo della Pauwels Sauzen (foto TVO)

Jurgen Mettepenningen, direttore sportivo della Pauwels Sauzen (foto TVO)Jurgen Mettepenningen, direttore sportivo della Pauwels Sauzen (foto TVO)

4 settimane di stop, poi si vedrà

Un successivo controllo svolto a Gent ha dato una piccola speranza a Iserbyt ed è stato lo stesso campione belga ad annunciarlo sui propri canali social insieme a sua moglie Fien Maddens: «Metterò da parte la bici in maniera totale nelle prossime 4 settimane e vediamo che succede, poi mi sottoporrò a un nuovo controllo. Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto e che spero di rivedere presto sui campi».

Il team manager ha riassaporato un filo di speranza, ma obiettivamente la situazione non è semplice: «E’ chiaro che l’operazione non ha avuto il successo che tutti ci aspettavamo – afferma Mettepenningen – Eli è un professionista, vedere i compagni gareggiare senza poter essere con loro è dura, è il suo lavoro e non può farlo. E’ importante che non perda la speranza, il ritorno in gara passa in secondo piano rispetto alla sua salute e alla sua autostima».

Iserbyt Insieme alla moglie, su un post social ha annunciato un mese di riposo assoluto per risolvere il problemaIserbyt Insieme alla moglie, su un post social ha annunciato un mese di riposo assoluto per risolvere il problema

Iserbyt Insieme alla moglie, su un post social ha annunciato un mese di riposo assoluto per risolvere il problemaIserbyt Insieme alla moglie, su un post social ha annunciato un mese di riposo assoluto per risolvere il problema

Un colpo alla sua autostima

Su questo aspetto Mettepenningen è stato particolarmente attento nelle sue osservazioni: «Il problema è che è già stato sotto i ferri due volte senza trovare la soluzione e questo alla lunga pesa, toglie fiducia. Non so in questo momento se Eli se la sente di tornare sotto i ferri. Il ciclocross in questi livelli è secondario, conta che possa tornare in piena salute».

Il caso di Iserbyt non è comunque il primo nel mondo del ciclismo: «Ci sono passati in tanti. Marianne Vos è tornata ai massimi livelli. Credo che Eli sia stato solo sfortunato, perché nel suo caso l’operazione non ha sortito l’effetto sperato. Eli riesce a camminare, in bici può pedalare senza assolutamente forzare, praticamente ha nella gamba sinistra la metà della forza della destra».

A 28 anni Iserbyt vanta un titolo europeo e il successo in tutte e tre le principali challengeA 28 anni Iserbyt vanta un titolo europeo e il successo in tutte e tre le principali challenge

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Un team orfano del suo campione

Nel team l’assenza di Iserbyt si sente e non solo a livello di risultati: «Eravamo abituati a schierarci nelle grandi prove con due grosse punte come Eli e Vanthourenhout, ora Michael spesso si trova a fronteggiare giochi di squadra senza un valido supporto. Abbiamo bisogno di Iserbyt, speriamo che si riprenda presto, per lui e per noi. Pensare che la sua carriera sia finita? Non vogliamo neanche prendere in considerazione questa ipotesi…».