Sono passati sei anni da quello che è diventato uno dei casi più discussi della televisione italiana: il “Prati Gate”, la finta storia d’amore tra Pamela Prati e l’inesistente Mark Caltagirone. Da vicenda di gossip, si trasformò presto in un vero e proprio caso mediatico e giudiziario, che travolse anche le due agenti dell’epoca, Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo.


Ospite a Verissimo, Eliana è tornata a parlarne con la voce rotta dall’emozione: «Sono passati sei anni e sono stata assolta nel procedimento con la famiglia del bambino che doveva interpretare Sebastian, il figlio di Mark Caltagirone, perché il fatto non sussiste. Questi anni sono stati lunghi, molto dolorosi».





Il Prati gate


Ripercorrendo la vicenda, la Michelazzo spiega di aver provato grande delusione dopo aver visto come tutto era degenerato: «È stato un raggiro mediatico. Non capirò mai la storia di Pamela Prati, ho aspettato un suo messaggio ma non è mai arrivato. Io non c’entro niente con il Prati Gate: ho fatto solo il mio lavoro». Poi aggiunge: «Pamela Perricciolo si è subito dichiarata colpevole, ha scontato la sua pena con i servizi socialmente utili. Pamela Prati invece ha fatto ricorso, ma il giudice ha archiviato sottolineando che aveva usato la vicenda per scopi autopromozionali».


Il suo rapporto con la Perricciolo oggi è definitivamente chiuso: «L’ho denunciata perché mi ha usata per i suoi scopi. Abbiamo lavorato insieme, la gente mi conosceva per Uomini e Donne, e lei mi teneva con sé perché portavo persone in agenzia. Per me era come una famiglia».



Il finto matrimonio


Poi il racconto più doloroso di Eliana Michelazzo: quello del finto matrimonio con l’inesistente Simone Coppi. «Io mi sono innamorata di lui, credevo davvero che esistesse. Per dieci anni mi sono sentita sposata.

Stare con lui era una vergogna, non l’ho mai detto a nessuno. Mi è arrivato perfino un atto di matrimonio a casa e l’ho firmato. Ho parlato al telefono con un uomo di Roma che si fingeva Simone, diceva di essere un magistrato antimafia e di non poter apparire in pubblico. Per me era tutto normale. Facevo sesso digitale, mi spogliavo nuda di fronte ad un cellulare. Una violenza psicologica che ti distrugge la vita».

Quando Silvia Toffanin osserva che “non è la stessa cosa” rispetto al raggiro vissuto anni fa da Michelle Hunziker, Eliana sospira: «Forse no, ma io mi sono innamorata davvero. Credevo di essere amata, e invece ero solo una pedina in una storia assurda». Un inganno durato anni, alimentato da bugie e manipolazioni: «Ho mentito persino a mia madre — confessa — le dicevo che a Natale stavo con mio marito, invece ero da sola a casa. Dieci anni di vita in questo circuito non me li restituirà nessuno. Dietro tutto c’era Pamela Perricciolo. Una donna ha vissuto sei anni in casa con lei, ma era sposata con un certo Andrea, che in realtà era il mio Simone. Anche Manuela Arcuri raccontò in tv di aver parlato per mesi con Simone, senza mai incontrarlo».



La vita ad Ibiza

Da quel momento la vita di Eliana è crollata: «Mi sono allontanata dalla mia famiglia, poi mi sono trasferita a Ibiza dove vivo da tre anni. Le banche mi hanno bloccato i conti, le macchine in leasing, tutto. Ho venduto ciò che avevo, borse e oro, per sopravvivere. Poi ho conosciuto persone che mi hanno insegnato a lavorare come concierge in appartamenti e barche».


Ma il dolore non si è fermato lì. «Ad un certo punto ho avuto pensieri autodistruttivi — ammette —. Ho visto uno psicologo due volte, poi mi sono detta: lo psicologo di noi siamo noi stessi. Volevo farla finita, ma non l’ho fatto solo per mia madre. Aveva avuto un ictus, viveva in un istituto e piangeva per me. Lei voleva che creassi una famiglia, ma non l’ho fatto perché in quegli anni ero sposata con questo Simone. L’anno scorso è morta. Quando ero a Ibiza non potevo starle vicino, c’era mia sorella. Non ho vissuto bene i suoi ultimi anni».


Oggi Eliana cerca di ricostruire la sua vita, aggrappandosi all’affetto di chi è rimasto: «Mia sorella ora mi fa da mamma, mi sta accanto. Siamo riuscite a recuperare il nostro rapporto. Sono tanto arrabbiata — conclude —, avrei voluto qualcosa di diverso. Ho fallito perché è bello avere una famiglia, e a me tutto questo è stato tolto».




Ultimo aggiornamento: sabato 8 novembre 2025, 18:13





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