Norris perfetto, incubo Piastri. Male le Ferrari 

(Simone Golia) Per tutti era il pilota più freddo, alla Raikkonen. Solo poche settimane fa nessuno avrebbe immaginato un errore così da parte di Oscar Piastri che – primo inseguitore del compagno di squadra Norris dopo aver perso il primato in classifica in Messico – al sesto giro della Sprint Race del Brasile tocca pesantemente il cordolo bagnato del circuito di Interlagos, perdendo il controllo della McLaren e andando a sbattere contro il muro. È tornato ai box con il capo chino l’australiano, alle prese con il momento più delicato della sua breve carriera. Per sua fortuna l’errore è avvenuto in una gara corta, quando al vincitore vanno solo 8 punti. Il danno in ottica titolo non è clamoroso, ma dal ritiro di Baku dello scorso 21 settembre il suo mondiale si è trasformato in un incubo.

Sorride Norris. Il suo vantaggio su Piastri sale a 9 punti. Il britannico continua a essere perfetto, malgrado la pressione e le insidie che ogni doppia partenza comporta. Fra il botto di Piastri, la bandiera rossa e il restart passano circa 20 minuti e l’ottimo Antonelli (2°) sfrutta la gomma gialla per portarsi a soli 4 decimi a quattro giri dal termine. Ma il britannico non si scompone e non compie sbavature, impedendo così all’italiano della Mercedes di sferrare un attacco. A chiudere il podio è Russell, mentre Verstappen risale dalla sesta alla quarta posizione, giocandosi un bel jolly proprio nel momento in cui Piastri va a muro (anche l’olandese rischia sul cordolo riuscendo però a tenere il controllo della Red Bull). Ci sarà molto lavoro da fare nelle prossime ore per giocarsi la vittoria domani, sperando magari in pioggia e vento.

A due giri dal termine Leclerc attacca Alonso prendendosi la quinta posizione. La Ferrari conferma le difficoltà delle qualifiche Sprint e resta a lungo imbottigliata nel trenino che porta dalla quinta alla ottava posizione di Gasly. Nel mezzo, settimo, ecco Hamilton: «In questo finale di stagione vorrei solo divertirmi», aveva detto. Beh, non proprio il modo migliore per farlo. Paura per il botto a grande velocità di Bortoleto sul rettilineo finale: Sauber completamente distrutta, per fortuna il brasiliano e idolo di casa è tornato ai box addirittura correndo. Per lui nessun danno.