Gli azzurri battono di nuovo i Wallabies dopo tre anni. Il capitano azzurro: “Negli spogliatoi ci siamo detti che questa era la nostra partita. Ora ci godiamo due calici di vino e poi testa al Sudafrica”
Francesco Palma
8 novembre 2025 (modifica alle 21:04) – UDINE
L’Italia l’ha fatto ancora! Se tre anni fa il primo successo sull’Australia era arrivato in maniera forse fortunosa, con quel calcio sbagliato da Donaldson a tempo scaduto, questa volta c’è poco da dire: dopo un primo tempo complicato la squadra di Quesada ha dominato i Wallabies nella ripresa, vincendo 26-19 e portando a casa un altro grande scalpo sotto la gestione del tecnico argentino, visibilmente emozionato a fine partita: “Se è la vittoria più bella? Non lo so, tutte le vittorie che otteniamo hanno un sapore speciale, questa forse è alla pari di quella ottenuta in Galles nel 2024. Sapevamo che sarebbe stato difficile fare una partita perfetta perché abbiamo avuto poco tempo per lavorare e affrontavamo una squadra che invece giocava insieme da mesi, ma siamo stati bravissimi a compensare le imprecisioni con la voglia di lottare e con la capacità di sfruttare ogni occasione”.
calci decisivi—
Calci decisivi Oltre alle mete di Lynagh e Ioane, sono stati decisivi i piazzati di Paolo Garbisi, che ha messo dentro 4 calci di punizione e le 2 trasformazioni per un totale di 16 punti su 26, 6 su 6 dalla piazzola: “Abbiamo capitalizzato tutti i palloni che abbiamo avuto. Paolo Garbisi è stato strepitoso mettendo dentro tutti i calci. Qualcuno alla vigilia aveva dubbi sulla sua precisione perché a Tolone non è il piazzatore principale, mi avevano anche chiesto perché non avessi schierato un altro giocatore più costante nei calci piazzati, ma Paolo è il giocatore più coraggioso che conosco e sapevo che sarebbe stato in grado di prendersi questa responsabilità. Sono orgoglioso e fiero di tutta la squadra e del modo in cui ha gestito la partita, anche nei momenti più difficili”.
gioia cannone—
Gioia Per Niccolò Cannone è un’altra gioia incredibile. Tre anni fa aveva vinto nella sua Firenze, stavolta vince a Udine da vice-capitano: “Solo giocando queste partite si capisce cosa significa ottenere dei successi così, cosa vuol dire vincere ed esultare davanti a dei tifosi che si sono fatti anche centinaia di chilometri per arrivare a Udine a sostenerci. Le difficoltà del primo tempo? Negli spogliatoi Gonzalo è stato chiaro: ripetiamo quello che avevamo fatto tre anni fa, senza mai smettere di sognare. Emozionatissimo anche Nacho Brex, capitano di giornata dopo l’infortunio occorso a Michele Lamaro in settimana: “Soddisfazione enorme, incredibile. Nell’intervallo, anche se eravamo sotto, ci eravamo detti ‘Questa è la nostra partita’, abbiamo fatto un cambio di testa. Il Sudafrica? Ci penseremo domani, adesso ci godiamo due calici di vino (ride, ndr). Sappiamo che affronteremo i campioni del mondo e dovremo lavorare a testa bassa per una partita che sarà ancora più difficile di questa”.
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