Il telescopio Swift della NASA ha rilevato gas hydroxile su un misterioso oggetto interstellare: e se l’acqua venisse da molto, molto più lontano?
8 Novembre 2025
@IA generated
No, non è la trama di un film di fantascienza, e nemmeno un’esagerazione da complotto online: una cometa venuta da fuori il Sistema Solare sta rilasciando acqua, ed è stata osservata chiaramente dal telescopio Swift della NASA. Si chiama 3I/ATLAS ed è uno degli oggetti interstellari più misteriosi mai registrati.
Per gli scienziati è una scoperta clamorosa. Per noi, esseri umani curiosi e ancora un po’ smarriti davanti all’Universo, è un’ulteriore conferma: non abbiamo ancora capito niente. O quasi.
Ha sette miliardi di anni e viene da lontano
3I/ATLAS non è una cometa qualunque. Non ruota attorno al nostro Sole, non proviene né dalla fascia di Kuiper né dal classico – e ormai quasi folkloristico – nube di Oort. Questo oggetto spaziale viene da fuori, dallo spazio profondo, e potrebbe essere due volte più vecchio della Terra.
Quando il telescopio Neil Gehrels Swift l’ha “puntata”, non si è limitato a scattare qualche foto. Ha rilevato radiazioni ultraviolette debolissime: una specie di firma invisibile che solo strumenti estremamente sensibili possono riconoscere.
In pratica, un respiro lontanissimo nel buio dello spazio. Quel respiro, però, era fatto di vapore d’acqua. O meglio, di gas hydroxile (OH), un composto che si forma quando le molecole d’acqua si rompono sotto i raggi ultravioletti.
E non si tratta di un fenomeno isolato: la cometa rilascia circa 40 chili d’acqua al secondo, e questo da milioni di chilometri di distanza, quando si trova a tre volte la distanza tra la Terra e il Sole. Un’attività anomala, inspiegabile secondo le attuali conoscenze sulle comete.
Un comportamento inaspettato che riapre le ipotesi su vita e acqua nello spazio

©NASA/JPL-Caltech
A questa distanza dal Sole, una cometa “normale” starebbe dormendo, in silenzio, in attesa di avvicinarsi alla stella per attivarsi. 3I/ATLAS no. Lei è già sveglia, attiva, vivissima.
Il suo comportamento ha spiazzato gli esperti. Da dove arriva tutta questa acqua? Come fa a essere così attiva se si trova così lontana dal calore del Sole? E soprattutto: che altro non sappiamo sull’acqua nello spazio profondo?
C’è chi, come l’astrofisico Avi Loeb, azzarda anche l’ipotesi più estrema: e se non fosse nemmeno una cometa, ma un artefatto alieno? Una sonda costruita da un’altra civiltà? Per ora restano solo ipotesi. Ma il dato certo è che la cometa 3I/ATLAS sta sfidando tutte le regole conosciute, e proprio per questo sta diventando uno degli oggetti più osservati – e discussi – dell’intera storia astronomica recente.
Quello che è certo, è che lo studio di questi oggetti interstellari potrebbe aiutarci a capire da dove viene davvero l’acqua (e forse la vita) sul nostro pianeta.
E magari un giorno potremo dire: sì, veniamo da molto più lontano di quanto pensassimo.
Fonte: The Astrophysical Journal Letters
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