di
Claudia Voltattorni
Landini rilancia l’idea di una tassa sui patrimoni sopra i 2 milioni di euro. Schlein (Pd) rilancia una tassa europea sui ricchi. Il dibattito in Francia, la fuga dei ricchi dalla Norvegia
1 Cosa è la patrimoniale?
Detta anche «tassa dei ricchi», si tratta di un prelievo fiscale sulla ricchezza netta costituita da patrimoni milionari. L’imposta può colpire beni mobili e immobili e può essere temporanea o permanente, progressiva (aumenta in base all’entità del patrimonio) o con una percentuale di prelevo fissa. In Italia non esiste una tassa patrimoniale, anche se spesso viene evocata.
2 Quale è la proposta della Cgil?
La Cgil ipotizza un «contributo di solidarietà» dell’1,3% sui patrimoni netti superiori a 2 milioni di euro. Un prelievo, secondo il segretario Maurizio Landini, che riguarderebbe l’1% degli italiani e che si tradurrebbe in un gettito annuo di «26 miliardi da investire nella sanità, nelle politiche abitative, nella non autosufficienza». L’imposta diventerebbe strutturale.
3 Cosa è la «patrimoniale europea»?
In Ue fisco e tasse restano appannaggio dei singoli Stati, ma da qualche tempo anche a Bruxelles l’ipotesi di un prelievo per i patrimoni più elevati non dispiace, tanto da raccomandarla in uno studio dell’Osservatorio fiscale europeo dello scorso marzo per aumentare le entrate nell’Unione e affrontare le emergenze: l’ipotesi è di un prelievo tra il 2% e il 3% per patrimoni sopra i 100 milioni o un miliardo di euro. Lo studio calcola che un’imposta del 2% porterebbe nelle casse europee circa 67 miliardi di euro. Uno degli autori dello studio è il francese Gabriel Zucman, l’economista francese che ha proposto la patrimoniale in Francia. Il modello europeo è quello cui fa riferimento la leader Pd Elly Schlein quando si dice «a favore di una tassazione europea sulle persone che hanno milioni a disposizione, sui miliardari, perché i capitali viaggiano molto più velocemente delle persone».
4 Cosa succede in Francia?
Per combattere la grave crisi finanziaria del suo Paese, l’economista Zucman ha proposto un’imposta annua del 2% sui patrimoni complessivi superiori ai 100 milioni di euro. La tassa, ribattezzata «tassa Zucman», colpirebbe i 1.800 milionari e nel Paese ha scatenato un ampio dibattito.
5 Dove è applicata la patrimoniale?
In Europa, Spagna e Norvegia sono i due Paesi ad aver introdotto la tassa patrimoniale. Nel primo caso, l’imposta è nata con l’emergenza energetica scoppiata dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Ma dal 2023 il prelievo da temporaneo è diventato strutturale: prevede un’aliquota progressiva dall’1,7% su patrimoni netti da 3 milioni di euro e arriva al 3,5% oltre i 10 milioni. Ma sono previste molte esenzioni. In Norvegia, la tassazione sui patrimoni risale al 1892: oggi sopra i 150 mila euro il prelievo è dell’1,1%. Il che ha provocato la «fuga» di molti milionari che hanno scelto di trasferirsi in Svizzera.
Nuova app L’Economia. News, approfondimenti e l’assistente virtuale al tuo servizio.
SCARICA L’ APP

Iscriviti alle newsletter de L’Economia. Analisi e commenti sui principali avvenimenti economici a cura delle firme del Corriere.
8 novembre 2025 ( modifica il 9 novembre 2025 | 07:46)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
