È stato il testimone della vita di Omegna, del passato, del presente e anche del futuro. Enzo Franza, molto più che un fotografo, è morto a 73 anni: lascia la moglie Ines e il figlio Leonardo. Non è stata ancora stabilita la data del funerale. Franza è stato colto da malore una decina di giorni fa, un problema cardiaco con ricovero a Novara: ieri mattina la notizia della scomparsa.

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Era una figura conosciuta, apprezzata e benvoluta da tutti. Era stato anche consigliere comunale promuovendo iniziative, come i mercatini, che poi hanno avuto successo.

Amava la sua città a tal punto da dedicarle libri con immagini del passato, ma anche un singolare calendario in cui immaginava l’Omegna del futuro, come lui l’avrebbe voluta. Del cordoglio unanime si è fatto interprete il parroco don Gianmario Lanfranchini, che spesso lo ha avuto come collaboratore nelle tante iniziative: «Enzo è stato un uomo geniale, un professionista straordinario, dotato di umanità e sensibilità».

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Le sue foto non erano mai banali, in ogni scatto sapeva cogliere l’essenza dell’avvenimento e ogni immagine parlava a chi sapeva osservare. Aveva ritratto la città in ogni angolo, della sua Quarna aveva fotografato tutti gli abitanti. «Entrare nel suo studio significava immergersi nella vita della città di Omegna – conclude don Lanfranchini -, erano immagini di vita. È stato un testimone della nostra comunità e oggi le sue foto sono il testamento». Addio Enzo.