La ricerca di Guido Guidi (Cesena, 1941) ha profondamente rivoluzionato il rapporto con il paesaggio e l’architettura, ponendo costantemente al centro l’atto del vedere e lo scorrere del tempo. Parte da questo assunto l’ampia retrospettiva Guido Guidi. Col tempo, 1956-2024, dedicata a uno dei protagonisti assoluti della fotografia italiana e internazionale. In corso fino al 6 gennaio 2026 è allestita a Udine, presso Casa Cavazzini – Museo di Arte Moderna e Contemporanea ed è prodotta dal MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI Secolo in collaborazione con i Civici Musei del Comune di Udine e l’Archivio Guido Guidi.
La mostra parte dall’archivio privato di Guido Guidi a Ronta
Curata da Simona Antonacci, Pippo Ciorra e Antonello Frongia, la mostra ricostruisce il percorso artistico di Guidi partendo dal suo archivio privato a Ronta. Questo luogo intimo è al contempo studio, casa e “officina” per i giovani autori, e costituisce un punto d’accesso privilegiato per comprendere a fondo la sua “teoria” della visione.
L’articolo continua più sotto
Allestimento mostra Guido Guidi. Col tempo, 1956-2024© Rebecca Paviola L’allestimento della mostra di Guidi a Casa Cavazzini a Udine
Il percorso espositivo si articola in modo cronologico e tematico, sviluppandosi attraverso oltre 350 stampe fotografiche organizzate in 34 sequenze e una ricca selezione di materiali d’archivio esposti in teche tematiche. L’allestimento ripercorre le prime sperimentazioni in bianco e nero degli Anni Sessanta fino all’introduzione del medio/grande formato a colori negli Anni Ottanta.
Tomba Brion, 20022007 © Guido Guidi, Courtesy Collezione Fotografia MAXXI Architettura e Design contemporaneoGuido Guidi in dialogo con l’architettura d’autore
Un’area specifica è dedicata all’intenso dialogo di Guidi con l’architettura d’autore, in particolare con l’opera di Carlo Scarpa: la sua documentazione della Tomba Brion, per esempio, rivela la straordinaria capacità del fotografo di cogliere le configurazioni di materia e luce inedite. L’attenzione al linguaggio prosegue poi nelle serie più recenti, tra cui Raccolta indifferenziata e In archivio (2024), quest’ultima commissionata direttamente dal MAXXI.
Ulteriori info
L’esposizione, dedicata a uno dei protagonisti assoluti della fotografia italiana e internazionale, è prodotta dal MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo in collaborazione…
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati