di
Guido De Franceschi
La ricostruzione del giorno di terrore nella capitale francese, dove in poche ore furono uccise 130 persone
Nella notte tra il 13 e il 14 novembre del 2015, Parigi è presa d’assalto da un gruppo di terroristi islamici vicini all’Isis. Tre di questi attentatori entrano nella storica sala concerti del Bataclan dove suonano gli Eagles of Death Metal e, prima di farsi esplodere con cinture esplosive, uccidono 90 persone. Altri terroristi eseguono esplosioni suicide vicino allo Stade de France e aprono il fuoco in diversi bar e ristoranti nella città.
In totale, i morti sono 130, centinaia i feriti.
Di seguito, gli eventi di quella notte.
13 novembre 2015, ore 21.16, Parigi, sobborgo di Saint-Denis
Avviene un’esplosione nel sobborgo parigino di Saint-Denis nei pressi dello Stade de France, in cui si stava giocando un’amichevole tra la nazionale di calcio francese e quella tedesca. Sugli spalti erano presenti circa 80.000 spettatori, tra cui l’allora presidente François Hollande. Il responsabile dell’esplosione è un attentatore suicida (Bilal Hadfi, francese di origine marocchina), arrivato un po’ in ritardo rispetto all’ingresso dei tifosi. Due vittime: il terrorista e un’altra persona che si trovava nei pressi. Alle 21.19 e alle 21.53 altri due attentatori suicidi (“Ahmad al-Mohammed” – nome dietro il quale si nascondeva forse l’iracheno Ammar Ramadan Mansour Mohamad al-Sabaawi – e “M al-Mahmod”) si faranno saltare nelle vicinanze dello stadio, senza però riuscire a uccidere altre persone.
13 novembre 2015, ore 21.25, Parigi, 10° arrondissement, Rue Alibert e Rue Bichat
Tre terroristi (Abdelhamid Abaaoud, Brahim Abdeslam e Chakib Akrouh) scendono da una Seat León noleggiata, uccidono il conducente di un’altra auto e poi sparano su un gruppo di persone che si trovano fuori dal bar Le Carillon di Rue Alibert e poi ai clienti del ristorante Le Petit Cambodge che si trova a pochi passi di distanza, in Rue Bichat. Poi i tre attentatori risalgono in macchina e si danno alla fuga. Questo duplice attacco causa in tutto 13 morti.
13 novembre 2015, ore 21.32, Parigi, 11° arrondissement, Rue de la Fontaine-au-Roi e Rue du Faubourg du Temple
I tre attentatori a bordo della Seat arrivano all’incrocio tra Rue de la Fontaine-au-Roi e Rue du Faubourg du Temple e aprono il fuoco davanti al bar La Bonne Bière e al ristorante Casa Nostra: 5 morti.
13 novembre 2015, ore 21.36, Parigi, 11° arrondissement, Rue de Charonne
I tre attentatori a bordo della Seat, dopo aver percorso un altro breve tragitto arrivano in Rue de Charonne, dove si accaniscono per alcuni minuti sui clienti del ristorante La Belle Équipe: i morti saranno 21.
13 novembre 2015, ore 21.40, Parigi, 11° arrondissement, Boulevard Voltaire
Uno dei tre terroristi, Brahim Abdeslam, scende dall’auto in Boulevard Voltaire, si siede al bar Comptoir Voltaire e si fa esplodere uccidendosi e ferendo una quindicina di persone, una delle quali in modo grave.
13 novembre 2015, ore 21.50, Parigi, 11° arrondissement, Boulevard Voltaire
Un altro gruppo di tre terroristi (Omar Ismail Mostefai, Samy Amimour, Foued Mohamed-Aggad) fa irruzione nel Bataclan, una famosa sala per concerti in cui si sta esibendo la band americana Eagles of Death Metal davanti a circa 1.500 persone. Gli assalitori sparano sulla folla e catturano degli ostaggi.
13 novembre 2015, ore 22.30, Parigi, 8° arrondissement, Place Beauveau
Il presidente francese François Hollande arriva al Ministero degli Interni per seguire da lì gli sviluppi della situazione. Un minuto dopo la mezzanotte dichiara lo stato di emergenza e annuncia la chiusura delle frontiere.
14 novembre 2015, ore 00.20, Parigi, 11° arrondissement, Boulevard Voltaire
Le forze speciali della polizia riescono a entrare nel Bataclan. L’operazione si conclude dopo più di mezz’ora. Bilancio: 90 morti e decine di feriti. Morti anche gli assalitori.
14 novembre 2015, Parigi
Hollande appena dopo la mezzanotte in televisione definisce gli attacchi «un atto di guerra» e li attribuisce ai terroristi dello Stato Islamico. All’incirca un’ora più tardi, l’Isis conferma le parole del presidente francese rivendicando gli attacchi. Il bilancio complessivo è di 130 morti (a cui vanno aggiunti i due sopravvissuti che si toglieranno la vita in seguito a causa dello stress postraumatico) e più di 400 feriti.
17-18 novembre 2015, Parigi, sobborgo di Saint-Denis
La polizia individua un appartamento di Saint-Denis in cui si nascondono due sospetti. Abdelhamid Abaaoud viene ucciso dagli agenti mentre Chakib Akrouh si fa esplodere uccidendo sé stesso e una donna che si trovava con i due terroristi.
18 marzo 2016, Bruxelles, Moleenbeek
In un appartamento nel quartiere di Moleenbeek viene arrestato uno dei terroristi che aveva preso parte agli attacchi di Parigi, Salah Abdeslam.
29 giugno 2022, Parigi
La giustizia francese riconosce colpevoli di tutti i capi di imputazione 19 dei 20 imputati per gli attacchi di Parigi del 2015 (il ventesimo viene condannato per reati minori). Sei dei condannati sono giudicati in contumacia (cinque di loro erano probabilmente già morti prima del processo). Salah Abdeslam, l’unico degli imputati ad aver preso parte in prima persona agli attacchi di Parigi del 2015, perlopiù nel ruolo di autista, è condannato all’ergastolo.
9 novembre 2025 ( modifica il 9 novembre 2025 | 11:52)
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