Ha lasciato l’amaro in bocca lo stop casalingo contro Trapani, la sensazione che, senza alcune sbavature banali, i due punti sarebbero rimasti alla Alcott Arena ed avrebbero rilanciato con forza le ambizioni di Final Eight degli uomini di coach Alessandro Magro. C’è, però, anche la consapevolezza di un calendario che, tra 7 giorni, mostrerà il suo lato meno ostico e più favorevole alla raccolta di quanto seminato a partire dall’estate.

Per il momento, però, gli azzurri hanno nel mirino la trasferta delle 17.3o nel nido dell’Aquila Trento, squadra indecifrabile, capace di prestazioni da far stropicciare gli occhi come di prove grigie e anonime.

 

IL MOMENTO DELLA SQUADRA

“Il risultato può essere frutto del caso, la prestazione non lo è mai” è solito dire Zdenek Zeman, una massima che anche nel basket trova applicazione.

Due sconfitte, quella rimediata a Tortona e quella contro Trapani, ma due immagini diametralmente opposte date dalla squadra, pasticciona e rinunciataria in riva allo Scrivia, combattiva al cospetto dei granata.

Restano da aggiustare le percentuali a cronometro fermo, già fatali mercoledì scorso e nella prima casalinga contro Trieste, oltre ad una certa fallosità che ha generato tanti punti facili alle avversarie.

L’impressione, però, è che ci avvicineremo alla versione definitiva di questa squadra soltanto dopo la finestra FIBA di novembre.

 

CHI SALE

Nonostante il dibattito intorno alle sue prestazioni, Willie Caruso ha presto dimenticato il disastro di Tortona ed ha ben figurato contro i dirimpettai trapanesi, salvo dover abbandonare anzitempo il campo per raggiunto limite di falli.

L’ex Olimpia è l’uomo più atteso del pacchetto italiano a disposizione di Alessandro Magro, anche se va coinvolto maggiormente dai compagni, specialmente in serate in cui le guardie non sembrano ispirate, proprio come nell’ultima partita.

Il suo apporto nella metà campo difensiva è passato finora, e colpevolmente, sotto traccia, eppure è evidente nelle difficoltà che Napoli causa agli attacchi avversari nelle situazioni di pick&roll, propiziando anche le rapide transizioni che tanto piacciono alla formazione partenopea.

 

CHI SCENDE

Rasir Bolton dovrà dare risposte dopo la prestazione impalpabile dello scorso mercoledì.

Nelle prime uscite di questa stagione era stato solito salire di colpi dopo l’intervallo lungo, contro Trapani è, invece, sparito dai radar.

Quello sulle guardie, che comprende anche Ishmael El-Amin, è l’altro grande dibattito su cui la piazza napoletana si divide tra chi vorrebbe una soluzione dal mercato e chi predica ancora pazienza.

 

L’AVVERSARIO

Sconfitta a Cremona, la Dolomiti Energia cercherà di ritrovare il successo tra le mura amiche, lì dove, al momento, solo la Virtus Bologna è passata.

Anche per l’Aquila la striscia aperta è negativa, due gli stop consecutivi giunti dopo il successo su Tortona, intervallati dal sorriso europeo contro il Lietkabelis.

Come ogni anno c’è grande difficoltà a decifrare le reali possibilità bianconere, il grande lavoro a livello giovanile di Marco Crespi e dei suoi collaboratori permette di sfornare ragazzi men che ventenni già pronti alla competizione con i grandi.

Dopo Quinn Ellis, Saliou Niang e Denis Badalau, quest’ultimo scuola Milano ma lanciato senza remore lo scorso anno, ecco Cheikh Niang, Patrick Hassan e Andrej Jakimovski, il tutto senza contare Theo Ahirienbuwa, altro campione d’Europa under 20 che solo una serie di problemi fisici sta tenendo ai box.

A questi vanno aggiunti gli stranieri, su tutti DJ Steward.

Il rendimento altalenante è nelle corde della squadra di coach Massimo Cancellieri, i margini di crescita, invece, sono potenzialmente straordinari.

Da capire quale sarà l’impiego di Khalif Battle, rientrato a referto, ma senza minuti, a Cremona.

 

LA CHIAVE DEL MATCH

Ci sono vari punti caldi sul parquet del PalaTrento; nello spot di ala piccola e ala grande le coppie sembrano fatte, Jogela contro Flagg e Aldridge contro Simms. Qui il tonnellaggio è favorevole agli ospiti che, tuttavia, non possono permettersi pigrizia nell’uscire in close out.

In cabina di regia Mitrou-Long avrà a che fare con DeVante’ Jones, l’atletismo pare favorevole al canadese di passaporto greco, lo statunitense può contare sulle proprie capacità balistiche.

Occhio alle guardie: Bolton ed El-Amin saranno chiamati a limitare DJ Steward, salvo diversi aggiustamenti da parte di Magro che potrebbe dirottare Mitrou-Long sulle sue tracce.

 

INFORTUNI

Khalif Battle era a referto nella gara del PalaRadi ma non ha disputato nemmeno un minuto, il suo utilizzo sarà, con tutta probabilità, a scartamento ridotto.

Napoli si presenta al gran completo.

 

GIUDIZIO E PRONOSTICO BM

Tanto dipenderà dalla gestione dei ritmi e delle rotazioni dei due coach.

In questa serie d’impegni ravvicinati Napoli ha patito la fatica nel quarto periodo contro Trapani.

Sarà, quindi, fondamentale l’approccio alla gara e la possibilità di gestire le energie.

Pronostico in bilico, l’Aquila ha una partita in più sul groppone, questo sarà il quarto match in sette giorni, ritmi da NBA che possono incidere nella tenuta fisica, Napoli ha una rotazione più corta.

 

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