Sebastian Stan è grato al successo in casa Marvel, ma ha ammesso di essere pronto ad offrire qualcosa di diverso al suo pubblico.

Sebastian Stan è conosciuto a livello globale per essere uno dei volti più longevi, ad oggi, del Marvel Cinematic Universe. Introdotto in Captain America – Il primo vendicatore, ha interpretato Bucky Barnes più volte su grande e piccolo schermo, dai film corali dedicati agli Avengers fino alla Serie TV che l’ha reso protagonista in The Falcon and The Winter Soldier. Di recente Bucky è riapparso anche in Thunderbolts* diventando uno dei Nuovi Vendicatori e apparirà ancora una volta in Avengers: Doomsday per lottare contro una nuova minaccia. Considerata la forte operatività del suo personaggio, Sebastian Stan ha ammesso di recente che il suo desiderio per il futuro è “offrire qualcosa di diverso” al pubblico da quanto fatto finora.

Sebastian Stan è grato al MCU ma vuole andare avanti: “Voglio offrire qualcosa di diverso”

Ospite del podcast Stronger Podcast, Sebastian Stan ha riflettuto sul personaggio più duraturo della sua carriera: Bucky Barnes, noto anche come Soldato d’Inverno, apparso finora in numerosi film del MCU. L’attore ha ammesso che questo universo di supereroi lo ha “davvero aiutato” a crescere sia come persona che come attore ma che, a 43 anni, decide andare oltre. “Devo cercare di offrire qualcosa di diverso rispetto a prima. E non ho mai favorito un ruolo rispetto a un altro. Il lavoro che ho svolto con Marvel farà sempre parte di me, fino alla fine dei tempi, mi ha davvero aiutato a crescere come persona e come attore, mi ha insegnato il valore delle relazioni, ho lavorato con Robert Downey Jr. e Scarlett [Johansson] e tutte queste persone che ammiravo. Era un business, ma era anche una famiglia e mi ha dato un senso di appartenenza. Ha rappresentato un punto di riferimento per me, ma è stato solo il primo passo della mia carriera”.

A tale proposito, l’attore ha ragionato sui recenti ruoli come quello in The Apprentice – Alle origini di Trump e A Different Man, arrivati in un momento della sua carriera in cui era già maturo e per questo si è detto fortunato. Ha chiamato in causa come esempi attori come Timothée Chalamet e Austin Butler e vederli realizzare cose “che io non avrei potuto fare alla loro età”. Sebastian Stan è un attore rumeno naturalizzato americano e ha ammesso che questo lato di sé inizialmente è stato un freno: “Ho dovuto trascorrere una parte significativa della mia giovinezza ad americanizzarmi o ad adattarmi e trovare davvero la mia strada in modo diverso. Ma è ora che sento di poter finalmente fare le cose che ho sempre desiderato fare”.