Bologna, 9 novembre 2025 – È un Dall’Ara magico quello che celebra due trionfi: quello del Bologna contro il Napoli primo in classifica e quello di un ragazzo di 17 anni, Massimo Pessina, terzo portiere rossoblù che ha fatto il suo debutto in serie A oggi dopo un infortunio di Lukasz Skorupski all’ottavo minuto.
Emozionato ma concentratissimo, Pessina (1 metro e 86 di altezza stando al sito del BolognaFc), bergamasco, campione d’Europa con l’Under 17, si è preparato quando ha capito che Skorupski non avrebbe potuto continuare, il secondo portiere Ravaglia è infortunato per una distorsione alla caviglia e quindi toccava a lui.
I compagni lo hanno incitato, Fabbian gli ha sussurrato all’orecchio “Stai tranquillo”.
Poi il cambio con Skorupski, che lo ha stretto in un abbraccio quasi paterno e gli ha dato un bacio sul collo.
Concentratissimo per tutta la partita, Massimo, che compirà 18 anni il giorno di Natale, ha dimostrato personalità e sangue freddo.
Del resto, nonostante sia giovanissimo, ha già esperienza dopo aver indossato per 28 volte la maglia della Nazionale dall’Under 16 all’Under 19, vincendo anche l’Europeo con l’Under 17.
Oggi, la prima parata in serie A è arrivata su un tiro di Elmas, l’unico di un Napoli che domina il possesso nel primo tempo, ma fatica a trovare spazi.

Skorupski si infortuna dopo 8 minuti nel match Bologna-Napoli
Nella ripresa il Bologna cambia ritmo: al 50′ Cambiaghi, appena entrato, serve un assist perfetto per Dallinga, che anticipa Rrahmani e firma l’1-0. Conte prova la scossa inserendo Neres, Lang e poi Lucca per un offensivo 4-2-4, ma la spinta si spegne sul muro rossoblù. Al 66′ arriva il raddoppio: cross di Holm e colpo di testa vincente di Lucumì.
Il finale è gestione pura per la squadra di Italiano, che difende con coraggio fino al fischio finale. Il Dall’Ara applaude anche il suo nuovo, giovanissimo guardiano: Pessina, che scioglie tutta l’emozione accumulata in un pianto liberatorio alla fine del match.

Massimo Pessina al suo debutto in serie A
In un Dall’Ara illuminato da una moltitudine di accendini, quasi chiuso in un religioso silenzio, il giovanissimo portiere – e con lui il vice allenatore Daniel Niccolini – ha continuato a commuoversi quando i compagni lo hanno fatto volare in aria. Stasera Matteo ha toccato il cielo con un dito. Difficilmente ci dimenticheremo di lui.
SILVIA MINELLI