Era uno scontro ad alta quota a tutti gli effetti, e il Napoli l’ha perso. Così, la squadra di Conte non solo non riesce ad approfittare del mezzo passo falso del Milan, che aveva pareggiato a Parma, ma vede anche lo stesso Bologna avvicinarsi, adesso a -1 in classifica. E Conte, nella sua analisi, non ci va per il sottile: “Io sono preoccupato, non posso non esserlo. Una squadra che viene indicata come protagonista assoluta e ha già perso cinque partite vuol dire che c’è qualcosa che non sta andando per il verso giusto. Cinque sconfitte sono troppe e cinque non sono un caso: c’è qualcosa di reiterato. E’ qualcosa che avevo provato ad affrontare già venti giorni fa, provando a trasferire il mio pensiero ai più vecchi e manifestando la mia preoccupazione. Ricordiamoci che a Napoli, dopo uno scudetto vinto, siamo arrivati decimi e questo non è stato di insegnamento perché si pensa ancora che il brutto anatroccolo da un giorno all’altro possa diventare cigno. Stiamo lavorando, ma dobbiamo chiederci come stiamo lavorando, se con l’entusiasmo giusto o crogiolandoci su ciò che è già stato fatto. Nel calcio il compitino non basta: servono cuore, ardore”.

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“Forse non sto facendo un buon lavoro”
“Sicuramente è cambiata l’energia – continua Conte – non c’è più quella positiva che c’era l’anno scorso, e non da oggi. Mi spiace che non sto riuscendo a cambiarla, perché significa o che non sto facendo un buon lavoro o che qualcuno non vuole sentirmi. Dobbiamo affrontare seriamente alcune situazioni e vediamo se riusciamo a risolverle. Parlerò anche con il club, che già sapeva cosa penso… Non c’è più quell’alchimia, quella voglia di combattere tutti insieme, e non so se riusciremo a cambiare la situazione: significa che io non sto facendo un buon lavoro perché non vedo energia positiva, passione, cuore, e ognuno pensa a se stesso. Ed è giusto che il club sappia. Io non voglio accompagnare un morto. Ognuno si prenda le proprie responsabilità: io me le prendo, sono il primo responsabile”. Poi commentando la gara evidenzia le differenze tra il suo Napoli e il Bologna: “Loro hanno avuto più energia in tutto ed è quello che dispiace: avevano più voglia, più positività, più entusiasmo. Dispiace constatarlo e deve farci riflettere. È la quinta sconfitta da inizio anno, non la prima. Loro hanno giocato giovedì e sembravano avvelenati, noi abbiamo fatto il compitino finché la partita è stata in equilibrio e poi ci siamo sciolti. Ci deve essere un’energia diversa da quella che sto vedendo da inizio anno. Hojlund? Oggi non mi è dispiaciuto, forse è stato il migliore in campo dei nostri: ha tenuto botta, attaccato la profondità, non si può ridurre tutto a fare o non fare gol. Dovevamo supportarlo di più e invece siamo mancati”.