Un Gran Premio durato meno di dieci giri. La corsa di Charles Leclerc, che aveva come obiettivo quello di provare a lottare per il podio al fine di conquistare punti importanti per la Ferrari nella lotta al secondo posto nel costruttori, si è chiusa dopo pochi passaggi, quando è stato colpito da Andrea Kimi Antonelli in un incidente a catena di cui, l’unico ritirato, è stato proprio quello che aveva lasciato più margine.

Un paradosso, perché il monegasco si era tenuto largo in curva 1 per evitare contatti alla ripartenza, ma è stato l’unico a pagarne davvero le conseguenze con il ritiro data la rottura della sospensione anteriore sinistra. L’incidente, che ha diviso le opinioni per la sua dinamica, è avvenuto subito dopo la SC per l’uscita di Gabriel Bortoleto, quando Oscar Piastri ha tentato l’attacco su Antonelli in curva 1, arrivando al contatto.

Con una frenata ritardata, l’australiano era riuscito a portarsi circa al livello dello specchietto della monoposto della Stella prima dell’apice, ponendo le basi per rispettare le linee guida sui sorpassi. Tuttavia, proprio in prossimità dell’apice della curva è arrivato al bloccaggio nel tentativo di evitare Antonelli, che nel frattempo stava chiudendo la traiettoria interna. Il contatto tra i due, a quel punto, è stato inevitabile.

Incidente tra Piastri, Antonelli e Leclerc

Incidente tra Piastri, Antonelli e Leclerc

Analizzando l’episodio, i commissari hanno inflitto a Piastri dieci secondi di penalità, ritenendolo totalmente responsabile dell’incidente. Dai documenti emerge che il fattore decisivo sia stato proprio il fatto che all’apice non fosse affiancato all’italiano: a causa della frenata, l’australiano non era riuscito a restare all’altezza dello specchietto di Antonelli e, di conseguenza, non aveva più il diritto di traiettoria come prevedono le linee guida in mano alla FIA.

Tuttavia, non tutti hanno condiviso la decisione dei commissari. Dopo la gara, anche Leclerc ha espresso la sua visione dell’episodio, sottolineando come Antonelli abbia una parte di responsabilità: secondo il monegasco, Kimi avrebbe potuto lasciare più spazio all’interno spostandosi verso destra, soprattutto considerando che lo stesso monegasco aveva adottato un approccio prudente, mantenendo margine per evitare contatti.

“Sono molto incazzato. In queste gare non ho nulla da imparare dal mio lato, non ho sbagliato nulla. Lo rifarei venti volte, ma purtroppo hanno sbagliato all’interno”, ha spiegato il monegasco dopo la corsa ai microfoni di Sky, sottolineando giustamente come non avesse responsabilità nel contatto e che sia dipeso totalmente da chi era sull’interno.

Charles Leclerc, Ferrari

Charles Leclerc, Ferrari

Foto di: Anni Graf – Formula 1 via Getty Images

“Non sono arrabbiato con nessuno dei due. Succede. La mia visione è che Oscar è stato un po’ ottimista ma Kimi aveva spazio. Era una collisione inutile. Ha fatto la curva come se non ci fosse stato Oscar. Sì, Oscar è stato ottimista, ma Kimi poteva fare qualcosa in più per evitare questo”.

Un’occasione sfumata per Leclerc, che puntava al podio e a regalare alla Ferrari punti preziosi nella sfida con la Mercedes, apparsa in gran forma durante il weekend, per il secondo posto nel mondiale costruttori.

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