Cluedo, il film Signori, il delitto è servito usciva 40 anni fa al cinema: storia di un flop diventato cult

Nel 1985 usciva nelle sale “Clue”, tradotto in Italia con il titolo “Signori, il delitto è servito”. Diretto da Jonathan Lynn e prodotto da Debra Hill (già collaboratrice di John Carpenter), il film rappresenta un curioso esperimento cinematografico: una commedia gialla tratta da un gioco da tavolo, Cluedo, che da decenni appassiona famiglie e gruppi di amici di ogni età. Quella che poteva sembrare un’operazione commerciale si rivelò invece una pellicola originale, ironica e sorprendentemente intelligente, capace di unire mistero, humour britannico e un cast di altissimo livello.

A quarant’anni dalla sua uscita, “Signori, il delitto è servito” è diventato un cult del cinema anni 80 e, parallelamente, Cluedo ha consolidato il suo status di evergreen tra i giochi da tavolo. Due mondi – cinema e gioco – che si sono fusi in un raro esempio di sinergia creativa, trasformando un semplice passatempo domestico in un fenomeno culturale globale.

Cluedo, il gioco da tavolo: nascita di un classico del mistero

Per capire da dove arriva questo universo di misteri, bisogna tornare indietro nel tempo, fino alla Gran Bretagna del dopoguerra. È il 1943 quando un musicista inglese, Anthony E. Pratt, durante la Seconda guerra mondiale, trascorreva il tempo organizzando giochi di società per amici e parenti. L’idea gli venne pensando ai romanzi gialli di Agatha Christie e alle storie di mistero ambientate in manieri inglesi isolati, dove un gruppo di ospiti si ritrova improvvisamente coinvolto in un omicidio.inventa un passatempo per le serate in compagnia: un gioco in cui bisogna scoprire chi ha commesso un omicidio, con quale arma e in quale stanza. Nasce così Cluedo (da “clue”, indizio, e “ludo”, gioco).

Pubblicato nel 1949 dalla Waddingtons Games, diventa subito un fenomeno internazionale e molto più di un gioco: è entrato nell’immaginario collettivo come simbolo del “giallo da salotto”, del mistero elegante e intellettuale. E non si tratta solo di un passatempo: Cluedo ti dà la possibilità di vivere un giallo in prima persona, di sentirsi detective per una sera.

La sua formula è un piccolo capolavoro di design ludico: sei sospettati, nove stanze di una grande villa, sei armi e un solo assassino da smascherare. Le regole erano semplici ma geniali: i giocatori dovevano scoprire chi avesse commesso un omicidio, dove e con quale arma (candeliere, rivoltella, tubo di piombo, corda, pugnale, chiave inglese). Sotto la lente d’ingrandimento i sei personaggi – il Colonnello Mustard, la Signora Peacock, il Professor Plum, la Signorina Scarlet, la Signora White e il Signor Green – che, tra un lancio di dadi e un colpo di scena, nascondono segreti, mentono e si aggrappanno a un movente. Il gioco diventa teatro puro: una commedia di maschere, misteri e risate.