Fin qui nessuna sfida reale

La stagione di Formula 1 arriva al suo quattordicesimo appuntamento, l’ultimo prima della pausa estiva, sulla storica pista dell’Hungaroring. Fin qui la sfida in casa Ferrari si è corsa quasi esclusivamente a distanza: Charles Leclerc ha chiuso davanti a Lewis Hamilton in 11 gare su 13, e, in generale, la pista non ci ha mai regalato un vero testa a testa tra i due. Se, infatti, generalmente Leclerc è stato superiore, negli episodi in cui era Hamilton ad avere un vantaggio, come ad esempio la Sprint in Cina e la gara di Silverstone, il suo compagno non gli era particolarmente vicino, per cui, a parte un paio di sorpassi telecomandati dai box, non abbiamo fin qui visto battaglia vera tra le due Ferrari.

Cosa è cambiato a Spa (e da Zeltweg)

Nelle ultime gare, però, l’impressione è che Hamilton abbia un livello di prestazione diverso, e non sembra essere una casualità. A Silverstone il podio non è arrivato, ma dopo comunque un’ottima gara, a Spa la condanna in classifica è arrivata da due brutti errori in qualifica, e non da mancanza di velocità pura, come invece è spesso accaduto nella prima parte di stagione. La SF25 si è evoluta molto nelle ultime gare, a partire dal nuovo fondo che ha debuttato in Austria, fino alla sospensione posteriore introdotta in Belgio. La vettura sta iniziando ad avere un bilanciamento ideale più neutro, specialmente con l’introduzione della sospensione, come raccontato anche direttamente da Leclerc, e questo significa che la necessità di quell’enorme disequilibrio verso l’assale anteriore, indispensabile prima per far funzionare in qualche modo la monoposto, sta man mano venendo meno. Il posteriore progressivamente più solido e l’aumento di carico vanno incontro in maniera naturale alle preferenze di Hamilton, fino a poco tempo fa totalmente spaesato nella gestione delle reazioni della monoposto. Per chi pensa che ci siano direzioni di sviluppo pro o contro qualche pilota, non è questo il caso: la SF25 era così estrema da riuscire ad essere portata al limite solo da Leclerc (che è molto a suo agio quando ha un anteriore solido e deve solo gestire il posteriore), ma una vettura in generale più semplice aiuta ad ottenere una performance migliore anche al monegasco, che infatti si è detto molto contento delle novità.

F1 GP Ungheria 2024, Budapest: Atmosfera del circuito - Foto: Getty Images

Budapest aiuta ulteriormente Hamilton

All’Hungaroring, si sa, si gira al massimo del carico, e abbiamo visto anche a Spa che il britannico sette volte iridato con la monoposto molto carica a partire dal posteriore si trova subito a suo agio. In terra magiara curvoni veloci “da fiducia”, terreno di sofferenza fin qui di Lewis, ce ne sono pochi, quanto una continua sequela di curve medio lente e tecniche, dove quindi Hamilton può più facilmente riuscire a mostrare il suo potenziale di guida. Budapest è anche una pista storicamente favorevole ad Hamilton, mentre Leclerc ha anche avuto qualche difficoltà in passato (sebbene la prestazione dell’anno scorso del monegasco in gara sia stata comunque molto buona). Tutto questo dovrebbe già avvicinare molto i due piloti della Ferrari, che potrebbero, forse (finalmente dirà qualcuno) trovarsi a duellare in pista.

La parte psicologica: Lewis con grande esperienza

Non bisogna poi dimenticare l’aspetto psicologico di questa gara all’interno del box della rossa. Hamilton ha un’enorme esperienza nei bracci di ferro psicologici e di potere all’interno dei team, è sicuramente cosciente di essere stato fin qui surclassato da Leclerc, e vorrà assolutamente cercare di riequilibrare almeno in parte la situazione per guadagnarsi autorevolezza, anche in vista delle decisioni sulla vettura 2026, peraltro con un appena rinnovato Fred Vasseur. In generale, per quanto ovviamente non ci sia nessuno scontro diretto o palese tra i due alfieri della rossa, che anzi sembrano andare molto d’accordo, è comunque più che normale ritenere che entrambi vogliano dimostrare di essere migliori del compagno. Ed entrambi, ma forse ancor di più Hamilton, sanno che chiudere il “girone d’andata” della stagione con una prestazione migliore dell’altro significherebbe andare al riposo molte settimane lasciando il pensiero di quanto accaduto nella mente di tutti, pubblico e squadra.

Nessuna anomalia, solo normale competitività, che potrebbe risultare in un tema di interessa aggiuntivo

Alla luce di tutto ciò, appare quindi possibile, se non addirittura probabile, che (in condizioni standard) questo weekend si possa vedere una lotta accesa, forse la più accesa da inizio stagione, tra i due piloti Ferrari. Sia chiaro: non parliamo di nulla di anomalo, ma semplicemente della naturale competitività tra compagni, fin qui emersa poco o niente, che proprio a Budapest potrebbe creare situazioni di maggior interesse anche tra i due piloti della rossa. Vedremo se la pista confermerà questa previsione o se uno dei due prevarrà in maniera netta.