Tutta un’altra serie di errori è poi legata alla febbre. Tra questi ci sono la misurazione non corretta o un’errata interpretazione della temperatura del bambino. “C’è la cosiddetta ‘febbre da calura’, che si presenta d’estate quando si è fuori e ci sono picchi di temperature. Se si sta in un ambiente a 39 gradi non si può pretendere che il bambino abbia una temperatura corporea a 37, come sarebbe ideale. Un’eccessiva sudorazione, l’attività fisica, l’alimentazione sono fattori che possono indurre in errore, facendo aumentare la temperatura corporea”, dice Farnetani. Il medico riconosce comunque che dopo la pandemia da Covid-19, i genitori in generale “hanno recepito meglio l’informazione che la temperatura normale può arrivare fino a 37,5 gradi e può aumentare o quando fa molto caldo oppure perché c’è un surriscaldamento dell’organismo, e questo capita ad esempio quando il bambino fa sport, è sudato e così via”. In questi casi si consiglia sempre di “far riposare e misurare nuovamente la febbre”.