La carriera di Jonas Vingegaard ha conosciuto diversi punti di svolta. Uno in particolare, però, ne ha condizionato il rendimento, mettendone anche a rischio la stessa carriera, ovvero l’incidente di gara in cui è stato coinvolto durante il Giro dei Paesi Baschi 2024, quando il danese fu uno dei corridori che uscì peggio da una maxi-caduta. Allora il campione della Visma|Lease a Bike riportò uno pneumotorace e diverse fratture, che però non gli impedirono di presentarsi, appena qualche mese dopo, al Tour de France 2024, chiuso al secondo posto alle spalle di Tadej Pogačar.

La condizione generale di Vingegaard non poteva però essere quella ideale, per via di quei guai fisici superati forse un po’ troppo in fretta. Nel 2025, poi, il danese è tornato al Tour a duellare con lo sloveno e ha dovuto accontentarsi di nuovo del secondo posto; questa volta il divario fra i due è sembrato meno netto, ma è rimasto comunque significativo. Vingegaard ha poi fatto rotta verso la Vuelta a España 2025, conquistando quella Maglia Roja che è andata a far compagnia, in bacheca, alle due Gialle già portate a casa.

In linea di massima, quindi, un rendimento per cui quasi tutti i corridori in gruppo metterebbero la firma. Ma, a detta dello stesso Vingegaard, c’era ancora qualcosa da sistemare. “Solo alla fine di questa stagione mi sono reso conto di riuscire a spingere sui pedali nello stesso modo in cui lo facevo prima di quella caduta nei Paesi Baschi – le parole del danese riportate da AFP e raccolte a margine del Saitama Criterium 2025, andato in scena domenica 9 novembreMi ci è voluto tantissimo tempo per riuscire a tornare a quel livello“.

Vingegaard ha aggiunto: “Quando ti capitano incidenti come quello che è capitato a me, non sai mai se riuscirai a tornare a com’eri prima – il pensiero del corridore della Visma|Lease a Bike, sei volte sul podio del Tour in carriera – Da adesso in poi spero di poter iniziare a concentrarmi di nuovo sul migliorare e non sul tentativo di tornare a quello che ero stato in grado di esprimere in passato“.

Il danese, peraltro, è finito a terra anche durante il Saitama Criterium, poi vinto: “Una scivolata, la ruota ha perso aderenza, ma fortunatamente non mi sono fatto niente. Così, sono riuscito a rientrare, a seguire l’attacco che c’è stato e poi anche a vincere”, il commento di Vingegaard.