Le persone nel mondo vivono più a lungo. Secondo i dati della World Health Organization, nel 2030 ci sarà una persona su 6 con più di 60 anni, raggiungendo quota 1,4 miliardi, che nel 2050 arriverà a 2,1 miliardi. Si prevede che il numero di persone di età pari o superiore a 80 anni triplicherà entro il 2050, raggiungendo i 426 milioni. Una vita più lunga dovrebbe essere garanzia di nuove opportunità: per gli anziani, le loro famiglie, la società nel suo complesso. Tuttavia la portata di queste opportunità dipende in larga misura da un fattore: la salute. I dati suggeriscono che la percentuale di vita in buona salute è rimasta sostanzialmente costante, il che implica che gli anni in più non sono vissuti in buone condizioni fisiche.

Bastano queste premesse per dare l’idea dell’importanza della Healthy Ageing Week che inizia domani alla Fondazione Ferrero di Alba: sei intense giornate di riflessione dedicate all’invecchiamento attivo e di successo, con interventi di relatori internazionali nel campo della medicina, ricerca scientifica e comunicazione. Organizzata dalla Fondazione Ferrero con l’Accademia di Medicina di Torino, l’Università Cattolica di Milano e il Karolinska Institutet di Stoccolma, la Healthy Ageing Week è un’occasione di studio, formazione e divulgazione che conferma l’impegno della Fondazione verso i suoi «anziani» (i dipendenti e pensionati con almeno 25 anni di attività) e per promuovere la riflessione sui cambiamenti demografici con le conseguenti ricadute sociali. «Il confronto scientifico nelle giornate di Healthy Ageing Week è un’occasione preziosa per studiosi, ricercatori e operatori di vari settori per gettare le basi di una società capace di integrare misure sociali, sanitarie e assistenziali, per far sì che la longevità diventi un periodo ricco di stimoli, di interessi e di potenzialità – spiega Ettore Bologna, responsabile attività mediche della Fondazione Ferrero -. Il progressivo invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida per la medicina, le scienze, la società, il benessere ambientale, le politiche del lavoro che si trovano a far dialogare sistema previdenziale e sostenibilità economica, le politiche della famiglia e del volontariato».

Una sfida attuale e strategica che la Fondazione Ferrero ha accettato sin dagli Anni ’80, avviando un ampio programma di servizi socio-sanitari diretto a dipendenti e pensionati. «L’attività della Fondazione tende a garantire che tutte le persone possano realizzare il loro potenziale con dignità e uguaglianza e in un ambiente sano – dice il segretario generale, Carlo Vassallo -. L’obiettivo è promuovere il benessere della persona anziana favorendo uno stile di vita attivo in un ambiente salutare».

Domani la settimana inizierà con il corso «La relazione uomo-animale per il benessere degli anziani» organizzato con VETeris, l’Associazione Italiana Geriatri e Veterinari per gli Interventi Assistiti con Animali, creata per ottimizzare le linee guida della pet therapy, volte al miglioramento della qualità di vita degli anziani. Martedì è in programma il workshop «Age-It: Invecchiare bene in una società che invecchia», mercoledì quello dedicato a «Redox Biology and Medicine in Age-Related Disease» con l’Oxigen Club of California. Giovedì e venerdì il convegno scientifico internazionale «New Strategies to Prolong Healthspan»; sabato una riflessione divulgativa e aperta al pubblico sulla longevità avrà per protagonisti monsignor Vincenzo Paglia della Pontificia Accademia per la Vita, Laura Fratiglioni, membro del comitato scientifico della Fondazione Ferrero e dell’Aging Research Center del Karolinska Institutet di Stoccolma, Michela Matteoli, direttrice del programma di Neuroscienze all’Istituto Clinico Humanitas e ordinaria di Farmacologia all’Humanitas University, e Andrea Ungar, ordinario di Geriatria all’Università di Firenze, direttore di Geriatria e Terapia intensiva geriatrica all’ospedale Careggi. Da lunedì a venerdì, alle 18,30, nell’auditorium della Fondazione, troverà spazio il ciclo di appuntamenti «Dopo le sei, racconti di esperienze e sfide intorno alla Healthy Ageing Week», coordinato da Piero Bianucci.