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Daniele Sparisci
Il presidente del Cavallino è stanco degli errori che hanno portato via punti e di certi atteggiamenti: «Vinciamo quando siamo coesi. E i nostri meccanici sono i primi nell’esecuzione dei pit-stop»
ROMA – Orgoglioso del doppio titolo conquistato nell’endurance, deluso dalla Scuderia di Formula 1, ma soprattutto dei piloti: Leclerc e Hamilton.
Sono parole forti quelle pronunciate da John Elkann nel salone d’onore del Coni a margine della presentazione dell’accordo fra Stellantis e la Fondazione Milano-Cortina: «La Ferrari vince quando è coesa, questo insegna il risultato del Wec. In Formula 1 abbiamo dei meccanici che sono sempre primi nell’esecuzione dei pit-stop, abbiamo degli ingegneri che lavorano per migliorare la macchina. Abbiamo bisogno di piloti che pensino di più alla Ferrari e meno a loro stessi».
Il presidente del Cavallino, amareggiato per il deludente Gp del Brasile, è stanco degli errori che hanno portato via punti, di certi atteggiamenti da primedonne. È un messaggio diretto nei confronti del Dream team che avrebbe dovuto dominare il Mondiale, almeno a parole.
E invece la Rossa, dopo il doppio ritiro a Interlagos, è stata retrocessa al quarto posto nei costruttori, anche per colpa della sfortuna: «Il trionfo dell’endurance dimostra che si vince quando si è uniti. Mancano ancora delle gare importanti e non è impossibile recuperare il secondo posto, questo è l’obiettivo». Elkann ha poi ribadito la fiducia in Fred Vasseur, rinnovato in estate: «E’ completamente concentrato nel suo lavoro: fare in modo che la squadra possa tornare al vertice. Siamo estremamente felici della grandissima vittoria nell’endurance che è arrivata in un anno difficile ed è stata possibile proprio grazie all’unità. In F1 c’è un grande lavoro dei meccanici, dei tecnici, ma tante cose devono andare meglio. A cominciare dai piloti».
«Juventus? Rapporto con mia famiglia resta inossidabile»
C’è poi il capitolo Juventus, dove l’ennesima rivoluzione in panchina si è appena consumata: «Abbiamo attraversato tanti periodi difficili, il rapporto della mia famiglia con la Juventus è inossidabile. E’ importante tornare a vincere perché da un allenatore come Spalletti ci si aspetta questo. Siamo tornati sempre più forti da periodi duri, noi siamo sempre aperti ad azionisti e sponsor ma ciò che è più importante che è il nostro rapporto non venga mai messo in discussione».
10 novembre 2025 ( modifica il 10 novembre 2025 | 13:17)
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