Il weekend di Spa ha rappresentato uno dei punti più bassi della stagione per la Mercedes, non tanto sul fronte del risultato, perché George Russell è riuscito a portare a casa un ottimo quinto posto, tenendo a mente che direzione aveva imboccato il fine settimana nelle sessioni sprint.

A preoccupare sono state soprattutto le performance, che rientrano in un trend negativo che ormai già da qualche gara vede la Stella osservare il resto dei top team da distante, senza potersi inserire nella lotta. Silverstone e l’ultimo appuntamento di Spa hanno lanciato un campanello d’allarme in Mercedes, con il team che si è riunito lunedì assieme ai piloti per capire quali contromisure adottare.

Gli ingegneri e i piloti hanno avanzato numerose ipotesi su quali possano essere le motivazioni dietro il passo indietro, concentrando la loro attenzione su due elementi: l’impatto della direttiva tecnica sulle ali anteriori flessibili e gli aggiornamenti. Per risalire con certezza alle cause, la squadra ha quindi scelto di fare un percorso a ritroso, accantonando alcune delle novità, tra cui la sospensione posteriore.

Andrea Kimi Antonelli, Mercedes

Andrea Kimi Antonelli, Mercedes

Foto di: Sam Bloxham / LAT Images via Getty Images

Mercedes ha quindi deciso di accantonare momentaneamente la sospensione posteriore che era stata introdotta a Imola, che non sarà presente sulle due W16 che scenderanno in pista questo fine settimana a Budapest per il Gran Premio d’Ungheria, e che avranno a disposizione la vecchia specifica.

In realtà, non è la prima volta che questa nuova sospensione viene messa da parte, perché già dopo le difficoltà incontrate nel weekend di Imola era stata bocciata, tornando alla vecchia specifica sia per la tappa di Monaco che per quella in Spagna. Dopo aver visionato i dati con calma, gli ingegneri decisero a quel punto di tornare alla nuova sospensione dal Canada fino allo scorso weekend a Spa.

Se il weekend di Montréal rappresenta più un exploit, le deludenti prestazioni in Austria, Gran Bretagna e Belgio hanno generato ben più di qualche dubbio sulla validità degli aggiornamenti, che hanno reso la vettura decisamente più nervosa e difficile da guidare per i piloti, a causa di un’eccessiva instabilità del posteriore che toglie fiducia in ingresso di curva, in particolare in quelle più veloci.

La vecchia sospensione che verrà usata durante questo weekend

La vecchia sospensione che verrà usata durante questo weekend

Se in altri appuntamenti di inizio stagione la W16 si era difesa nei tratti più rapidi, ora questa instabilità ha reso decisamente più complicato estrarre il potenziale della vettura, mentre i rivali hanno compiuto un chiaro passo in avanti. Se si perde uno dei pochi punti di forza, in particolare sul giro secco, è chiaro che si arriverà a dei setup ancora più estremi che metteranno in difficoltà i piloti, come a Spa.

Mercedes, quindi, riparte… compiendo un passo indietro sulla sospensione. “Penso che fosse nell’aria da un po’ di tempo. Fa parte del processo di sviluppo che abbiamo visto anche in altri team quest’anno: quando porti aggiornamenti sulla macchina e cerchi quell’ultimo decimo di secondo, spesso i benefici si vedono, ma prima di montarli non sai quali saranno le limitazioni”, ha commentato George Russell.

“Non è garantito che sia questo il motivo per cui abbiamo fatto un passo indietro. Potrebbe essere un fattore, lo valuteremo questo weekend. Ma, se guardiamo ai risultati nel complesso, è evidente che siamo regrediti e dobbiamo tornare a una base che conosciamo”, ha aggiunto l’inglese alla vigilia della tappa di Budapest, sottolineando quanto sia importante tornare indietro sui propri passi.

Si torna, quindi, a una base conosciuta per capire cosa sia andato storto, perché è chiaro che le difficoltà sulle performance non siano legate solo a un fattore di temperature, ma a qualcosa di decisamente più profondo: “Siamo ovviamente nei mesi estivi, in cui il surriscaldamento delle gomme è generalmente più problematico, ma a Spa faceva freddo e abbiamo comunque faticato”.

La nuova sspensione che verrà accantonata dopo le ultime deludenti prestazioni

La nuova sspensione che verrà accantonata dopo le ultime deludenti prestazioni

Foto di: Circuitpics.de

“Quindi, al momento abbiamo delle idee su perché non stiamo vincendo il mondiale. È la realtà dei fatti. Torneremo indietro su alcune cose. Non mi aspetto che faremo qualcosa di eccezionale questo weekend, ma spero che potremo tornare stabilmente nella top 5 e lottare per buoni punti, senza doverci preoccupare di uscire in Q1 o Q2”, ha aggiunto Russell.

Chi ha faticato maggiormente, invece, è Andrea Kimi Antonelli, che ha pagato ancor più del compagno di squadra, sia per esperienza che per stile di guida, quell’instabilità al posteriore e quel carattere molto nervoso della W16 aggiornata in ingresso curva.

“Ho faticato a guidare la macchina e a trovare fiducia, e probabilmente anche da parte mia non mi sono adattato nel modo migliore, perché ho sempre cercato di mantenere il mio stile e di guidare la macchina come volevo io, ma non ha davvero funzionato. George, invece, si è adattato meglio. Ha anche lui uno stile di guida diverso, ma è riuscito ad adattarsi un po’ di più”, ha raccontato Antonelli.

L’italiano ha uno stile più aggressivo, specie in termini di input, rispetto al compagno di squadra, e sente che queste novità si siano mal sposate con il suo stile, nonostante abbia cercato di adattarsi: “Credo che sia questo ad avermi penalizzato durante la stagione europea. Quindi spero che, tornando alla vecchia sospensione, possa ritrovare un po’ le sensazioni che avevo prima”.

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