Primož Roglič punta alla quinta Vuelta a España, ma sogna sempre il Tour de France. Negli scorsi giorni, lo sloveno non aveva nascosto che un suo desiderio per il 2026 è quello di conquistare per la quinta volta in carriera il GT iberico e diventare così il primatista assoluto per numero di vittorie finali della corsa, che attualmente condivide con Roberto Heras, tuttavia quella Grande Boucle solo sfiorata nel 2020 rimane il pallino fisso del 36enne, che il prossimo anno, con l’arrivo in squadra di Remco Evenepoel, potrebbe però non trovare addirittura posto nella selezione della Red Bull-Bora-hansgrohe per la gara transalpina.
“Se sarò in grado di partecipare al Tour, se me la sentirò, vorrò esserci, perché è la gara più importante al mondo ed è davvero fantastico farne parte – ha dichiarato Roglič a L’Équipe – Amo la folla, il sostegno, l’obiettivo che ti prefiggi di competere contro i migliori corridori del mondo, dove puoi mostrare la tua determinazione e chi sei. È tutta un’esperienza meravigliosa”.
“È la gara più importante al mondo, l’obiettivo principale per tutti – ha ribadito lo sloveno – Tutti quelli che iniziano a praticare il ciclismo lo fanno perché hanno visto il Tour de France, non il Catalunya. Se dovessi scegliere un’altra gara da vincere, sarebbe ovviamente il Tour, anche se ci sono andato vicino e questo è già fantastico“.
L’età che avanza e avversari sempre più giovani e forti rendono quello di vincere il Tour un sogno che appare irraggiungibile per il 36enne, che sta per entrare nel suo ultimo anno di contratto con la formazione tedesca ed è ormai nella fase finale della sua carriera, pur non avendo ancora fissato una data per il ritiro: “Se si guarda al quadro generale, ogni giorno che passa è un giorno in meno della nostra vita. Si può cercare di rallentare il tempo, ma passa comunque. Quindi sì, cerco di godermela un po’ di più. Ma se ripenso a qualche anno fa, quando vincevo di più, anche quella era una bella sensazione. Diciamo solo che oggi è un tipo diverso di piacere”.
Al momento, comunque, non è chiaro quale sarà il calendario di Roglič per il prossimo anno e a quali gare si presenterà da leader del team: “Devo essere realista. La scorsa stagione non ho vinto molto, quindi prima devo rimettermi in una posizione tale da poter vincere qualcosa. Una volta fatto questo, non sarà un problema scegliere questa o quella gara. Ce ne sono tantissime da gennaio a ottobre, e la squadra non mi dirà ‘No, no, tu resti a casa’ quando sono in grado di vincere”.
