di
Gianna Fregonara
Emendamento leghista al Ddl Valditara che cancella il divieto chiesto in Commissione un mese fa sempre dalla Lega. L’opposizione protesta: il consenso informato fuori dal tempo
Pasticcio leghista sul testo di legge sull’educazione sessuale a scuola. Durante la discussione in aula alla Camera è la stessa deputata Giorgia Latini, che aveva firmato un mese fa l’emendamento che ne vietata l’insegnamento alle medie, a presentare a sorpresa un nuovo emendamento che di fatto cancella il precedente. Una marcia indietro che il relatore della legge, il leghista Rossano Sasso, spiega così: «Puntiamo a fare chiarezza. Noi non siamo quelli che vogliono vietare che in classe si parli di affetto e rispetto, e dunque abbiamo optato per una modifica normativa alla luce della strumentalizzazione in atto». Più che una strumentalizzazione era stata un’ondata di polemiche non solo dell’opposizione ma anche nel mondo della scuola a travolgere la decisione leghista di inasprire ulteriormente le misure restrittive contenute nel disegno di legge presentato dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
«Non basta un correttivo»
Lo spiega la responsabile scuola del Pd Irene Manzi: «Alla fine la destra ha dovuto fare marcia indietro dopo settimane di critiche da parte del mondo della scuola, degli psicologi e di chiunque ha a cuore gli adolescenti, cade il divieto di introdurre percorsi di educazione sessuale per gli studenti delle medie. Ma non basta un correttivo a cancellare l’errore di fondo: quello che la scuola debba tacere su tutto». «Sono ossessionati», è il commento di Sasso.
L’approvazione del testo di legge è prevista per mercoledì o giovedì, ma il clima resta infuocato. Ieri mattina alla Camera l’associazione Pro Vita ha depositato 50 mila firme a sostegno del provvedimento che restringe le attività legate all’educazione sessuale.
Le nuove regole
Quando saranno in vigore le nuove regole, sarà vietata qualsiasi iniziativa che faccia riferimento ai temi dell’educazione sessuale nella scuola dell’infanzia e alle elementari, mentre per le medie e superiori servirà il consenso dei genitori che dovranno conoscere i materiali didattici e temi prima di esprimersi.
10 novembre 2025 ( modifica il 10 novembre 2025 | 17:31)
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