La nuova casa borghese contemporanea secondo Dainelli Studio: conviviale ma anche riservata, capace di proteggere l’intimità e di custodire segreti.

C’era una volta la casa borghese meneghina. Rigorosa, discreta, colta. Ma soprattutto espressione del respiro della città, del suo genius loci e delle sue trasformazioni. Oggi, a ripensare la casa borghese contemporanea è Dainelli Studio con l’appartamento Morozzo 9, una dimora nel cuore più storico della città, a pochi passi da Santa Maria delle Grazie e dall’Ultima Cena di Leonardo.

lampada tavolo porte legno quadri sedia

Pavimento in parquet di rovere naturale con posa a cassero parallelo; tavolo su disegno in frassino tinto nero; sedia “Cab 412” di Cassina. Porta scorrevole in noce nazionale con maniglia in ottone naturale. Quadro della collezione “Faces” di Dainelli Studio

Foto: Lea Anouchinsky

Incastonata all’interno di una residenza d’epoca che porta chiari riferimenti all’opera di Piero Portaluppi – come le scale del palazzo – con i suoi 230 metri quadrati riflette la poetica dello studio: una poetica fondata sull’armonia tra memoria architettonica e riflessione sul presente, sul valore dell’essenziale e sul piacere estetico.

casa borghese scale vetrate Portaluppi

L’ingresso del palazzo

Foto: Lea AnouchinskyLa nuova casa borghese contemporanea: un incontro tra citazioni del passato e spirito del presente

“Desideriamo sempre rispettare il valore storico dell’edificio”, racconta Marzia Dainelli, cofondatrice dello studio insieme a Leonardo Dainelli. “Il nostro intervento si fonda sul rispetto per il luogo, per l’edificio e per gli ambienti interni all’appartamento. Il valore del progettista, specialmente quando si tratta di un Maestro, dovrebbe esserne esaltato con un linguaggio che non inganna: ricucire il vecchio e il nuovo rivelando il gesto vero, autentico”.