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Oggi vi parleremo di un modello di Peugeot che nessuno ricorda, e che è dotato di ben due varianti che hanno conquistato l’attenzione dei fan. A distanza di anni, i modelli tornano in voga.
La storia della Peugeot è contraddistinta da un gran numero di modelli che hanno scritto la leggenda del marchio, modelli impossibili da dimenticare che ancora oggi sono molto popolari. Esistono poi altre vetture meno note, ma per questo ancor più iconiche, che è bene andare a riscoprire. Oggi vi parleremo di due varianti station wagon della mitica 205, che solo poche centinaia di persone ricordano, ma la loro avventura sta per acquisire una grande popolarità.

Peugeot logo (ANSA) – Reportmotori.it
La Peugeot 205 nacque come auto di Segmento B, e non divenne una giardinetta come accadde invece per la 204 precedente e che sarebbe poi avvenuto anche per la 206, la 207 e la 208 che avrebbero debuttato negli anni seguenti. La Peugeot 205 non aveva versioni station wagon di serie, se non per le due eccezioni delle quali vi parleremo oggi, che non avevano nulla a che fare con la tradizionale catena di produzione della casa del Leone. Andiamo a scoprire i loro segreti più profondi.
Peugeot, le versioni station wagon della 205 fanno sognare
La Peugeot 205 ebbe due versioni esclusive, che meritano di essere riscoperte. La più nota è la 205 Verve by Pininfarina, che nacque in collaborazione con la celebre carrozzeria di Torino, dotata di un tetto galleggiante, un effetto ottico che si doveva ai montanti posteriori di colore nero. La parte finale del tetto diventava così una sorta di mensola. Vennero però conservate le portiere della versione standard a cinque porte, cosa che non portava ad eccessive modifiche in fase di produzione, riducendo l’aumento dei costi. Si decise comunque di non realizzarne una versione di serie, che avrebbe potuto conquistare l’attenzione dei fan.

Peugeot 205 Verve in mostra (Stellantis) – Reportmotori.it
Inoltre, fu prodotta la Peugeot 205 Break Nepala, da un’idea del designer Benoit Contreau e del carrozziere Jean Pirard. Si optò per uno sviluppo artigianale di questo modello, che venne trasformato dalla versione standard ad una giardinetta vera e propria. La lunghezza fu ampliata di 30 centimetri, e solamente due esemplari furono prodotti, dal momento che la casa del Leone decise di non dare seguito al progetto. Uno dei essi, l’unico con il motore a bordo, si trova attualmente in Olanda, visto che l’altro rimase solamente una carrozzeria, non dotata di una parte meccanica e, dunque, impossibilitata a muoversi.
Giornalista pubblicista. Amante del motorsport e della scrittura, passioni che ho coniugato facendone il lavoro che amo. Non fermatevi mai davanti a nulla.