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Mara Gergolet, da Berlino
«Minacce di morte»: Seibt, influencer dell’ultra destra, frequenta gli ambienti Maga già connessi con l’AfD
Che un cittadino dell’Europa occidentale chieda asilo negli Stati Uniti è cosa rara: pochissime volte, finora, è stato concesso. Tanto più se risiede in Germania, dove gli standard di diritto e democrazia sono tra i più alti del mondo. Eppure, Naomi Seibt, 25 anni, la più importante influencer dell’estrema destra, proprio questo ha fatto. Siccome in Germania «non si sente sicura», ha presentato domanda e spera che, con il sostegno dell’amministrazione Trump, l’asilo le venga anche concesso.
Certo, l’articolo 108 della legge statunitense sull’immigrazione, a cui Seibt fa riferimento, contiene al paragrafo 6 la splendida espressione «frivolous applications», che le dovrebbe scoraggiare. Lei però sostiene di non avere libertà, «che i servizi segreti tedeschi la spiano», «che la sua vita è a rischio» perché riceve «minacce di morte» dagli antifascisti. Lo ha annunciato a Fox News.
Di lei si è occupato di recente anche il Washington Post: del resto, nell’ultimo anno ha vissuto prevalentemente negli Usa. Ma quella di Naomi Seibt è ben più di una provocazione. Nulla, nella sua vita e carriera (per quanto a volte frivole), è lineare o ripetitivo.
È stata lei, l’autunno scorso, a mettere in contatto Elon Musk e Alice Weidel, per quell’intervista su X dove l’uomo più ricco del mondo ha dato l’appoggio elettorale ad Alternative für Deutschland: «Solo l’AfD può salvare la Germania». Senza modestia, si è definita una Muskflüsterin, una sussuratrice di Elon. A 25 anni e con 459.000 follower su X e 112.000 iscritti su YouTube, è a suo modo una veterana. Aveva 19 anni, quando fece il primo intervento che si notò a un convegno dei negazionisti del clima Eike. Salì sul palco con una gonna rossa, bollò come bugie insegnate a scuola il cambiamento climatico, prese in giro Greta Thunberg e terminò l’intervento con «How dare you?», come osate? , facendo il verso al suo più celebre discorso. Quel giorno — al posto della Naomi che a partire dai 15 anni trasmetteva video politici su YouTube dalla sua stanzetta — era nata l’anti-Greta tedesca.
È sempre stata veloce. Ha saltato la prima elementare, si è diplomata a 16 anni con il massimo dei voti (tutti 1, ossia 10), gli insegnanti — raccontò lo Spiegel — scrissero sulla pagella che aveva «capacità di apprendimento e di pensiero particolarmente elevate». Non ha mai conosciuto il padre, la madre è un avvocato dell’AfD. Il salto di qualità nel 2020, quando a Madrid viene intervistata dal gruppo Breitbart di Steve Bannon ed entra in contatto con l’universo Maga. Già allora si definì «un’anarco-capitalista», prima che l’argentino Javier Milei entrasse in scena. Oggi dice: «Vorrei una Germania senza Stato e senza leggi».
Ma è ovviamente la saldatura con l’estrema destra americana che è particolarmente interessante. Seibt frequenta la deputata repubblicana della Florida, Anna Paulina Luna. Guarda caso, è la stessa cui hanno fatto visita nelle scorse settimane due deputati dell’AfD. Così come il capo dei social media del Maga, Alex Bruesewitz, ha tenuto una lezione davanti al gruppo parlamentare AfD a Berlino. In modo sempre meno velato, Alternative für Deutschland studia e prova a imitare i Maga. Per Seibt, forse, si apriranno nuove praterie. Se Trump vuole una poster girl nelle sue battaglie contro l’Europa, e se JD Vance e accoliti cercano una testimonial per la loro peculiare interpretazione della «mancanza di libertà di parola» in Europa, Naomi è perfetta per interpretare quel ruolo. E forse è da ingenui credere che non ci abbia pensato per prima.
10 novembre 2025
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