“Cultura non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri”. Sono le parole di Antonio Gramsci, emblematica figura di politico, filosofo, politologo, giornalista, antifascista, linguista e critico letterario italiano del Novecento, cresciuto in Sardegna e poi trasferitosi “in continente”.
E proprio la sua casa d’infanzia, a Ghilarza, nella Sardegna occidentale, è diventata un luogo di cultura, recentemente rinnovata e riaperta al pubblico in seguito a un concorso di progettazione bandito nel 2021 per continuare a tramandare e divulgare quella dimensione di pensiero intellettuale, morale e culturale che ci ha insegnato come libertà e giustizia si costruiscano con le idee e la partecipazione critica di tutti, anticipando il concetto di inclusione
Firmato dallo studio sassarese LERUA (Fabiana Ledda e Paolo Russo), con Riccardo Onnis e Federica Carta, il progetto si colloca nel cuore del centro storico della cittadina, lungo Corso Umberto I, dove Gramsci trascorse i primi anni di vita e l’adolescenza.
Un intervento di ampliamento silenzioso ma deciso, che coinvolgendo la casa-museo, l’ex sede del Pci, l’ex prefettura e un altro edificio adiacente al museo, ha dato vita ad un percorso espositivo interattivo e contemporaneo, per restituire importanza e dignità a un edificio già dichiarato Monumento Nazionale per il valore simbolico racchiuso tra le sue mura.
Con l’intento di riconnettere le parti, il progetto di LERUA sembra proprio tradurre in spazio il pensiero gramsciano, incarnando l’idea di cultura come pratica collettiva e spazio di emancipazione. La fusione delle parti in un’unica entità architettonica, poi, mostra la volontà di unire e mai cancellare il passato, ricucendo frammenti di storia in un corpo coerente ma poroso e permeabile, aperto al dialogo e alle diverse possibilità di fruizione.

foto: © Aldo Amoretti
Il progetto, tra memoria e presente
A dettare le linee guida dell’intero progetto è stato il vincolo di tutela imposto dal D.Lgs. 42/2004, che ha supervisionato ogni azione con una cura quasi chirurgica. Il fronte storico sul Corso rimane immobile, come soglia tra le epoche; sul retro, invece, la trasformazione si esprime attraverso un linguaggio di leggerezza contemporanea.
La parziale demolizione dell’ex sede del PCI e delle unità limitrofe ha consentito l’inserimento di un nuovo volume che non si impone come contrappunto, ma è pensata per esaltare il carattere della casa originaria.
I materiali tipici della tradizione costruttiva sarda, come pietra calcarea e basalto, sono stati reinterpretati con rigore e sobrietà, mentre le superfici vetrate alternano riflessi e trasparenze, moltiplicando i punti di vista e instaurando un dialogo costante tra interno ed esterno, tra spazio costruito e paesaggio.
Memoria e presente, materia e pensiero si intrecciano, utilizzando l’architettura come strumento di pensiero critico. Al suo interno, la nuova configurazione accoglie una hall, una biglietteria, un bookshop, spazi espositivi e una sala polivalente, insieme ad ambienti dedicati alla lettura e alla ricerca.
La Casa Museo, cuore vivo dell’intero complesso, mantiene intatta la sua dimensione domestica, presentando un percorso narrativo che attraversa l’infanzia, la formazione e il pensiero del filosofo, per restituire un’esperienza intima e riflessiva.
Ogni dettaglio – una soglia, una finestra, un corridoio – racconta un frammento di memoria, per culminare in una terrazza panoramica all’ultimo piano che domina paesaggio di Ghilarza. Da qui lo sguardo può spaziare tra colline, tetti, orizzonti di pietra e di luce, luoghi che hanno sicuramente nutrito l’immaginario di Gramsci, invitando il visitatore al silenzio e alla riflessione.
Le fotografie di Aldo Amoretti








Progetto: Polo Museale “Antonio Gramsci”
Luogo: Ghilarza (OR), Sardinia, Italy
Tipologia: Ristrutturazione
Team di progetto: Studio Associato di Architettura LERUA, Mb Engineering, Arch. Riccardo Onnis, Arch. Fabrizio Rubattu
Dimensioni: 351,60 mq
Costi: € 630.051,50
Inizio lavori: 2021
Fine lavori: 2025
Fotografie: ©Aldo Amoretti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
pubblicato il: 10/11/2025