Moussa Sangare, l’uomo sospettato di aver ucciso Sharon Verzeni a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, nel 2024, ha ritrattato la sua confessione durante un’udienza del processo di primo grado. Secondo la sua nuova versione dei fatti, Sangare avrebbe visto Verzeni litigare con un altro uomo, mentre lui passava di lì in bicicletta. Sangare ha aggiunto di avere confessato l’omicidio perché messo sotto pressione durante l’interrogatorio, e perché pensava che confessando i carabinieri lo avrebbero lasciato libero.
Verzeni aveva 33 anni e verso la mezzanotte tra il 29 e il 30 luglio del 2024 era uscita di casa per fare una passeggiata, come faceva spesso. Dopo l’aggressione era stata lei stessa a chiamare il 118. Morì poco dopo in ospedale, a Bergamo.
Sangare fu arrestato un mese dopo l’omicidio: era stato ripreso da una telecamera di sorveglianza mentre si allontanava in bicicletta dalla via in cui la donna era stata appena uccisa a coltellate. Sulla bicicletta peraltro sono state ritrovate tracce del DNA di Verzeni.
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