Israele è determinato a far rispettare gli accordi di cessate il fuoco a Gaza e in Libano \”con il pugno di ferro\”. Lo ha assicurato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un discorso al plenum della Knesset. Questo varrà \”solo finché esisteranno\” tali accordi, ha aggiunto, guardando in particolare al Paese dei Cedri dove sono ripresi attacchi quotidiani dell’Idf contro obiettivi di Hezbollah.\n

Il genero e inviato del presidente Usa Donald Trump, Jared Kushner, che ha partecipato con Steve Witkoff alle trattative per l’accordo di cessate il fuoco, è in Israele: incontro con il premier Benjamin Netanyahu per discutere dell’avanzamento dell’accordo su Gaza. 

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I media libanesi riportano che un comandante di Hezbollah, Samir Ali Fakiyya, è stato ucciso questa mattina in un attacco con un drone israeliano nella città  di Al-Bissaria, nella regione di Sidone, nel Libano meridionale. Secondo l’agenzia palestinese Wafa, l’esercito israeliano continua la demolizione delle case palestinesi nel quartiere di Zeitoun, a sud-est della città di Gaza, mentre contemporaneamente lancia pesanti attacchi aerei sulla città meridionale  di Khan Younis.

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“,”postId”:”2ffbd82c-a01a-4709-bd64-09eec6eed53c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T22:45:00.154Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T23:45:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo”,”content”:”

La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.

\n\n”,”postId”:”9ad7a106-0b77-442b-b15e-a49e56171edc”,”postLink”:{“title”:”Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/26/gaza-divisa-piano-usa”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/9faf2e0b46696ee98815577a8eae52def9ec7585/skytg24/it/mondo/2025/10/26/gaza-divisa-piano-usa/ansa-getty-trump-hamas-gaza.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-10T22:30:00.757Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T23:30:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, cos’è il ‘modello IRA’ per il disarmo di Hamas”,”content”:”

Mentre regge – a fatica – il cessate il fuoco a Gaza, ci si interroga su quale possa essere il percorso della seconda fase del piano di Donald Trump verso la pace. E tra le diverse possibilità che sono state ventilate, si è parlato anche di un “modello IRA” per la fine della lotta armata di Hamas. Ma come si arrivò alla fine del conflitto in Irlanda del Nord, ed è davvero replicabile per far terminare la guerra che ha devastato la Striscia?

\n\n”,”postId”:”216bc024-ebfb-402f-9861-958b757ad6bf”,”postLink”:{“title”:”Gaza, cos’è il ‘modello IRA’ per il disarmo di Hamas”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/22/modello-ira-disarmo-hamas-gaza”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/828e8384f5802996ec60a202e356ad45c5737e11/skytg24/it/mondo/2025/10/22/modello-ira-disarmo-hamas-gaza/hero_getty_disarmo_hamas_ira.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-10T21:50:00.639Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T22:50:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Dagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a Gaza”,”content”:”

Dopo la firma ufficiale dell’accordo di pace di Donald Trump a Sharm el Sheikh, i mediatori hanno lavorato alla \”fase 2\” del piano, in particolare sulla sicurezza e la futura amministrazione della Striscia, quando ancora la prima parte resta fragile.  Ma quali sono le cifre di due anni di conflitto?

\n\n”,”postId”:”2c6f13de-a5e3-4fc0-949a-60779ad22b14″,”postLink”:{“title”:”Dagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a Gaza”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/15/ostaggi-liberati-israele-morti-gaza-guerra”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/48ce94bce98c662b9786091741be6603b048aa05/skytg24/it/mondo/2025/10/15/ostaggi-liberati-israele-morti-gaza-guerra/ostaggi_israele_gaza_getty.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-10T21:33:04.880Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T22:33:04+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Primo sì della Knesset alla pena di morte per i terroristi”,”content”:”

La Knesset – il Parlamento di Israele – ha approvato in prima lettura la proposta di legge sulla pena di morte per i terroristi che uccidono cittadini israeliani. Si tratta del primo di tre voti necessari all’approvazione definitiva della norma. \”Siamo sulla buona strada per fare la storia. Lo abbiamo promesso e lo abbiamo mantenuto\”, ha esultato su X il ministro dell’ultradestra Itamar Ben Gvir

“,”postId”:”eb00e3e4-529c-44c3-a266-4aac1f08bfd5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T21:16:00.779Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T22:16:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni”,”content”:”

Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l’impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.

\n\n”,”postId”:”a15e6183-ef19-45ce-b5e7-9928bf3ad9e1″,”postLink”:{“title”:”Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/israele-palestina-pace-piani”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/109f4c6e66aad5b71647ac9d7eb42ea1d01d862a/skytg24/it/mondo/2024/02/16/israele-palestina-piani-pace/hero_palestina_israele_ansa.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-10T21:02:44.856Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T22:02:44+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Capo dell’Idf: \”Serve un’inchiesta sistemica sul 7 ottobre\””,”content”:”

Il Capo di Stato Maggiore israeliano ha chiesto \”un’indagine sistemica\” sugli attacchi del 7 ottobre, mentre il governo si rifiuta di istituire una commissione nazionale d’inchiesta per determinare le responsabilità dell’incapacità delle autorità di impedire l’attacco più mortale nella storia di Israele. Il tenente generale Eyal Zamir ha avanzato la richiesta dopo la pubblicazione di un rapporto di un comitato di esperti da lui incaricato, che segna la fine delle indagini militari interne sulle mancanze che hanno portato alla tragedia del 7 ottobre 2023. Questo rapporto \”segna un passo importante verso la comprensione globale di cui abbiamo bisogno, come società e come organizzazione\”, ha affermato Zamir, secondo una dichiarazione rilasciata dall’esercito. \”Tuttavia, per garantire che tali fallimenti non si ripetano mai più, è ora necessaria un’indagine sistematica ampia e completa\”. Nonostante i sondaggi mostrino che un’ampia maggioranza degli israeliani, indipendentemente dal loro orientamento politico, sostiene l’istituzione di una commissione nazionale d’inchiesta sugli attacchi del 7 ottobre, il governo di Benyamin Netanyahu vi si oppone. Secondo la legge israeliana la decisione di istituire una commissione nazionale d’inchiesta spetta al governo e la Corte Suprema è responsabile della nomina dei suoi membri. Anche oggi, sollecitato dall’opposizione a commentare la questione, Netanyahu ha ribadito ai parlamentari la sua opposizione all’istituzione di una commissione d’inchiesta nazionale, che ha descritto come uno \”strumento politico\” nelle mani dei suoi avversari. Ha invece suggerito la creazione di una commissione d’inchiesta \”con ampio consenso nazionale\”, modellata su quella istituita dagli Stati Uniti dopo l’11 settembre. Questa proposta è stata immediatamente respinta dall’opposizione.

“,”postId”:”ad1a1e58-e28e-46c0-9402-2324bdec4eea”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T20:40:41.061Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T21:40:41+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Siria, gli Usa sospendono le sanzioni per sei mesi “,”content”:”

Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato la sospensione delle sanzioni imposte alla Siria ai sensi del Caesar Act. Il Dipartimento di Stato americano ha annunciato che \”la sospensione delle sanzioni del Caesar Act sulla Siria sarà parziale per 180 giorni, a dimostrazione del nostro impegno a continuare ad allentare le sanzioni alla Siria. Ciò sostituisce la deroga alle sanzioni del Caesar Act emessa il 23 maggio\”. Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il Presidente siriano, Ahmed al-Sharaa, si sono incontrati oggi alla Casa Bianca. Il Dipartimento di Stato americano ha aggiunto: \”Questa sospensione interrompe l’applicazione delle sanzioni previste dal Caesar Act, ad eccezione di transazioni specifiche relative ai governi di Russia e Iran, o al trasferimento di beni, tecnologie, software, fondi, finanziamenti o servizi di origine russa o iraniana\”.

“,”postId”:”0db89175-a87c-4802-a15a-90e8768a74b3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T20:30:00.846Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T21:30:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Tregua Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas. FOTO”,”content”:”

Venti persone rapite nell’attacco del 7 ottobre 2023 sono state liberate, consegnate alla Croce Rossa e riportate in Israele. Ecco le loro storie.

\n\n”,”postId”:”2668f098-e0fe-4a62-842a-c1df3bc7328a”,”postLink”:{“title”:”Tregua Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas. FOTO”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/13/rilascio-ostaggi-liberati-hamas-israele”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/e555d9b3e45aa00469e7369bd8285c5eed60f647/skytg24/it/mondo/2025/10/13/rilascio-ostaggi-liberati-hamas-israele/ostaggi_liberati_hamas_hero_ansa.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-10T19:50:00.173Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T20:50:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Jared Kushner, chi è il genero di Trump e il ruolo tra Israele e Hamas”,”content”:”

Del genero del presidente americano Donald Trump (marito della figlia Ivanka), si è tornati a parlare dopo l’accordo di tregua tra Israele e Hamas, siglato dopo oltre due anni di conflitto. Insieme a Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti in Ucraina e in Medio Oriente, Kushner ha avuto un ruolo attivo nelle trattative tra le parti: ecco chi è.

\n\n”,”postId”:”0259a210-136f-4395-8c29-f91aae26d1b1″,”postLink”:{“title”:”Jared Kushner, chi è il genero di Trump e il ruolo tra Israele e Hamas”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/jared-kushner-chi-e”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/d6b6a2d11173775b61bfb58c846206c3a70d5be3/skytg24/it/mondo/2025/10/13/jared-kushner-chi-e/hero_jared_kushner_ansa.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-10T19:29:51.250Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T20:29:51+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Armi a Israele, giudice spagnolo cita i manager di Sidenor”,”content”:”

Il presidente del gruppo siderurgico spagnolo Sidenor, José Antonio Jainaga, e altri due manager sono stati citati a dichiarare mercoledì 12 novembre presso il tribunale dell’Audiencia Nacional per la vendita di acciaio all’impresa israeliana Imi (Israeli  Military Industries) per la fabbricazione di armamenti. I dirigenti sono accusati di contrabbando e di un reato di partecipazione in complicità in crimini di lesa umanità e di genocidio, previsti rispettivamente dagli articoli 29 e 607 bis e dall’articolo 607 del Codice Penale spagnolo. Secondo l’ordinanza di citazione, ripresa dall’agenzia Europa Press, la vendita di acciaio destinato alla fabbricazione di armamenti è stata effettuata \”senza comunicarla al Governo\” spagnolo \”e senza che fosse iscritta al registro corrispondente\”. Le accuse di partecipazione in crimini di lesa umanità e di genocidio si basano sulla qualifica provvisoria attribuita dalla Corte Penale di Giustizia e sulle \”denunce di genocidio fatte dalla relatrice speciale dell’Onu, signora Albanese, la Unrwa e altre persone e agenzie delle Nazioni Unite\” in relazione ai fatti sulla striscia di Gaza. L’inchiesta è partita da una denuncia presentata dalla Comunitat Palestina de Catalunya, che si è costituita parte civile nel procedimento in rappresentanza della Campagna Fine al Commercio di armi con Israele. 

“,”postId”:”aec43343-b2d8-499b-b7f9-eebc7af5e335″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T19:10:00.641Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T20:10:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace”,”content”:”

Dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, nella Striscia di Gaza cresce l’attesa per la riapertura dei valichi di frontiera e l’ingresso degli aiuti umanitari alla popolazione. Nel frattempo, il ritiro dell’Idf pone la questione della sicurezza con diversi Stati che hanno dato la disponibilità a inviare forze di peacekeeping. Di questo si è parlato in una puntata di \”Numeri\”, approfondimento di Sky TG24.

\n\n”,”postId”:”359fca0a-74a9-41ee-9b44-a310ba60cd13″,”postLink”:{“title”:”Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/11/tregua-gaza-forza-multilaterale-pace”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/7681cde1c4e2a55d79fe47b87dab584c38573979/skytg24/it/mondo/2025/10/11/tregua-gaza-forza-multilaterale-pace/tregua_gaza_hero_ansa.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-10T18:30:00.279Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T19:30:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”La guerra Israele-Hamas e il sì al piano Usa: cos’è successo in 2 anni”,”content”:”

Il 7 ottobre del 2023 i terroristi sono penetrati nel Sud dello Stato ebraico, attaccando i kibbutz vicini al confine con la Striscia di Gaza, uccidendo famiglie e sequestrando persone. Le vittime del massacro, in totale, sono state circa 1.300.

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Israele ha risposto lanciando l’operazione ‘Spade di Ferro’ con massicci bombardamenti su Gaza, a cui poi è seguita un’offensiva di terra che ha portato all’invasione della Striscia, che ancora oggi è stretta nella morsa israeliana. Si contano oltre 60mila morti. Nel corso dei mesi, il conflitto si è allargato a Hezbollah nel Sud Libano e all’Iran.

“,”postId”:”573225a3-9345-477a-8211-2e0c807942a3″,”postLink”:{“title”:”La guerra Israele-Hamas e il sì al piano Usa: cos’è successo in 2 anni”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/guerra-israele-palestina”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/91476a3d360d7d5a793394e26c00990109488455/skytg24/it/mondo/2024/10/07/attacco-hamas-israele-anniversario/collage_ansa_getty.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-10T18:21:52.663Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T19:21:52+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Herzog nello Zambia: \”Vogliamo la pace con i palestinesi\””,”content”:”

Il Presidente israeliano, Isaac Herzog, ha incontrato oggi a Lusaka il suo omologo zambiano, Hakainde Hichilema, diventando il primo Presidente israeliano a visitare il Paese dell’Africa meridionale. Durante l’incontro con Hichilema, Herzog ha commentato le questioni mediorientali, affermando: \”Vogliamo la pace. Cerchiamo la pace. Non c’è niente che desideriamo di più della pace con i nostri vicini palestinesi\”, secondo quanto riportato dal suo ufficio. Il Presidente aggiunge che Israele sta attraversando un \”periodo terribile\” dopo l’attacco guidato da Hamas del 7 ottobre 2023, sottolineando che l’atrocità \”ha causato la morte di cittadini di molte nazioni, compresi i Paesi africani\” e che, solo la scorsa settimana, Hamas ha rilasciato i resti dell’ostaggio tanzaniano ucciso Joshua Loitu Mollel.

“,”postId”:”296c270e-c2a0-428e-8af2-e3f9b99339da”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T17:23:04.220Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T18:23:04+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf, a novembre uccisi 15 membri di Hezbollah”,”content”:”

Israele ha rivendicato di aver ucciso 15 membri di Hezbollah dall’inizio di novembre, nonostante il cessate il fuoco in vigore da un anno. Nell’ultimo periodo, l’Idf ha intensificato gli attacchi contro il gruppo sciita filo-iraniano nel sud e nell’est del Libano, accusandolo di \”continuare a tentare di riabilitare le sue risorse terroristiche in tutto il Libano\”. 

“,”postId”:”f115aa0e-909b-4fd1-b166-46857efa51e4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T16:50:29.023Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T17:50:29+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu: \”Guerra non finita, nemici si stanno riarmando\””,”content”:”

La guerra \”non è finita, coloro che cercano di colpire (Israele) si stanno riarmando. Non hanno rinunciato al loro obiettivo di distruggerci\”. Lo ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu alla Knesset, durante la riunione della plenaria indetta dall’opposizione. Hamas \”sarà disarmato, Gaza sarà smilitarizzata. Accadrà nel modo più facile o nel modo più difficile, ma accadrà\”, ha assicurato il capo di governo. 

“,”postId”:”8c6e9b43-4d56-4ecf-80ab-a12f4ee53c3c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T16:21:55.207Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T17:21:55+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu: attueremo tregue a Gaza e Libano \”con pugno ferro\””,”content”:”

Israele è determinato a far rispettare gli accordi di cessate il fuoco a Gaza e in Libano \”con il pugno di ferro\”. Lo ha assicurato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un discorso al plenum della Knesset. Questo varrà \”solo finché esisteranno\” tali accordi, ha aggiunto, guardando in particolare al Paese dei Cedri dove sono ripresi attacchi quotidiani dell’Idf contro obiettivi di Hezbollah. La pressione militare su Hamas e l’operazione di terra dell’Idf a Gaza City, \”insieme alla pressione diplomatica per isolare Hamas esercitata dagli Stati Uniti, ci hanno permesso di riportare a casa tutti gli ostaggi vivi e la stragrande maggioranza degli ostaggi caduti\”, ha proseguito Netanyahu, rivendicando aver \”impedito una resa dolorosa\” non cedendo alle pressioni interne e internazionali. 

“,”postId”:”a2bbc170-1a6d-467b-9d09-ceb5d08cafcd”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T16:20:46.038Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T17:20:46+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media Israele, Abbas ha rimosso ministro delle Finanze”,”content”:”

Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, ha rimosso dall’incarico il ministro delle Finanze, Omar Bitar, per aver autorizzato pagamenti diretti ai detenuti palestinesi nelle carceri israeliane secondo il vecchio meccanismo che prevedeva sussidi calcolati in base alla durata della pena. Lo ha riferito il Times of Israel, citando un funzionario palestinese e una seconda fonte a conoscenza dei fatti.

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L’ufficio di Abbas, come riportato dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, ha annunciato che a prendere il posto di Bitar sarà il ministro per la Pianificazione e la Cooperazione internazionale, Istifan Salameh, senza specificare le ragioni della decisione.

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Secondo le fonti, la rimozione di Bitar è avvenuta dopo un’inchiesta interna che ha rivelato l’erogazione di pagamenti ad alcuni prigionieri al di fuori del nuovo sistema di assistenza introdotto lo scorso febbraio, che lega i sussidi al solo criterio del bisogno economico. La riforma era stata richiesta da Stati Uniti, Israele e diversi Paesi arabi ed europei, che accusavano Ramallah di incentivare gli attacchi contro israeliani attraverso la precedente politica dei pagamenti.

“,”postId”:”69b9cd82-5413-4284-891a-f32a31b272a4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T16:19:38.780Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T17:19:38+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu: \”Popolo non vuole commissione d’inchiesta su 7 ottobre\””,”content”:”

Durante il dibattito alla Knesset sulla creazione di una commissione d’inchiesta statale per il massacro del 7 ottobre, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che \”un’enorme maggioranza nel popolo non crede in una commissione d’inchiesta\”. Le famiglie delle vittime di Hamas, riunite nel ‘Consiglio di Ottobre’, hanno interrotto il suo intervento gridando \”vergogna\” dalle tribune. Il primo ministro non ha affrontato direttamente la questione della commissione, concentrandosi invece sui successi militari di Israele. Avigdor Lieberman, leader di Israel Beitenu, lo ha accusato di essere \”il principale responsabile del massacro del 7 ottobre\” e di aver trasferito fondi del Qatar a Hamas. Prima del dibattito, il Consiglio di Ottobre ha annunciato una manifestazione sabato sera a Tel Aviv per chiedere l’istituzione immediata di una commissione d’inchiesta statale. 

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Hamas afferma che dall’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco il mese scorso, Israele \”non ha cessato le sue violazioni quotidiane e continue\”. E’ quanto si legge su Al-Jazeera, che cita la dichiarazione pubblicata su Telegram. Gli attacchi israeliani, secondo Hamas, hanno ucciso 271 persone a Gaza, di cui oltre il 90% civili. Gli attacchi hanno anche ferito 622 persone, di cui il 99% civili. Le forze israeliane hanno arrestato 35 palestinesi, di cui 29 ancora detenuti. Inoltre secondo il gruppo, Israele ha \”demolito quotidianamente e sistematicamente le case all’interno della Linea Gialla, la linea di ritiro temporanea delle forze israeliane; continua a impedire l’ingresso degli aiuti umanitari forniti dall’Unrwa e non ha consentito l’ingresso di almeno 600 camion di aiuti umanitari al giorno, come concordato, inclusi 50 camion di vari tipi di carburante\”. Inoltre Hamas afferma di aver \”rispettato l’attuazione\” dell’accordo di cessate il fuoco, consegnando i 20 prigionieri ancora vivi entro 72 ore \”nonostante le condizioni estremamente difficili sul campo create dalla guerra\”. Ed ha aggiunto di essere riuscito a recuperare 24 dei 28 corpi e, tramite intermediari e la Croce Rossa, di aver fornito le coordinate per altri corpi situati in aree sotto il controllo israeliano. 

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per lunedì 17 novembre 2025 alle ore 16.30. L’ordine del giorno prevede l’esame dell’evoluzione dei conflitti in corso e delle iniziative di pace, con particolare riferimento all’Ucraina ed al Medio Oriente. Inoltre, il Consiglio valuterà le minacce ibride con riferimento anche alla dimensione cognitiva e alle possibili ripercussioni sulla sicurezza dell’Unione Europea e dell’Italia. 

“,”postId”:”a4a77125-9899-4f89-89fe-8a5f705d1057″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T15:14:48.344Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T16:14:48+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu: \”Con Kushner parlato della fase due\””,”content”:”

L’inviato Usa e genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner, e il premier israeliano Benjamin Netanyahu si sono incontrati a Gerusalemme e hanno discusso della prima e della seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza, mediato da Washington. \”Insieme hanno discusso della fase uno, in cui ci troviamo ancora, e del futuro della fase due di questo piano, che include il disarmo di Hamas, la smilitarizzazione di Gaza e la garanzia che Hamas non avrà mai più alcun ruolo nel futuro di Gaza\”, ha dichiarato la portavoce dell’ufficio di Netanyahu, Shosh Bedrosian. \”La fase due include anche l’istituzione della forza internazionale di stabilizzazione, i cui dettagli, ovviamente, sono in fase di discussione\”, ha aggiunto. 

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La città che conduce alla cintura delle fortezze è uno snodo cruciale per l’avanzata delle forze russe. Ma mentre le truppe di Kiev sembrano sempre più in difficoltà, Mosca pare aver rallentato le operazioni militari. L’approfondimento su Insider

“,”postId”:”30923209-25e0-486d-9d7e-9a433dd319ce”,”postLink”:{“title”:”Ciò che accadrà a Pokrovsk potrebbe decidere le sorti dell’Ucraina”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/11/10/guerra-ucraina-pokrovsk”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/16cd9bba113459b3e05777d783808a16ebada6d2/skytg24/it/mondo/2025/11/10/perche-lassedio-di-pokrovsk-potrebbe-decidere-le-sorti-dellucraina/Pokrovsk-GettyImages-2239287565.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-10T14:40:48.579Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T15:40:48+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Kushner e Netanyahu hanno discusso fase due piano Trump”,”content”:”

La fase due dell’accordo per il cessate il fuoco a Gaza è stata al centro dell’incontro che si è tenuto a Gerusalemme tra il genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner, ed il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo ha reso noto la portavoce dell’ufficio di Netanyahu, Shosh Bedrosian, precisando che \”i due hanno discusso della fase uno, in cui ci troviamo ancora, e della fase due di questo piano, che include il disarmo di Hamas, la smilitarizzazione di Gaza e la garanzia che Hamas non avrà mai alcun ruolo nel futuro di Gaza\”. \”La fase due include anche l’istituzione della forza internazionale di stabilizzazione, i cui dettagli ovviamente sono in fase di discussione\”, ha aggiunto Bedrosian.

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\”Il libro ‘Il nuovo Medio Oriente. Il declino\ndella Mezzaluna sciita’, ripercorre circostanze e fatti dal 7 ottobre alla\nsituazione di Gaza, offrendo anche una prospettiva complessiva sull’area\nMediorientale. Sono millenni che quei territori sono attraversati da\nconflitti. E’ una vicenda che dura, ahime’, dalla fuga di Mose’\ndall’Egitto e affonda le sue radici nella storia. Voglio anche\nsottolineare la qualita’ dell’informazione data da Brunori e da altri\ncorrispondenti della Rai in Israele, come Maria Gianniti. E solidarizzo\ncon loro per gli attacchi ricevuti per il solo fatto di aver detto la\nverita’\”. Lo ha detto il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio\nGasparri, intervenendo in Senato, alla presentazione del libro \”Il nuovo\nMedio Oriente. Il declino della Mezzaluna sciita\”, di Giovan Battista\nBrunori, \”L’Unrwa e’ un’organizzazione infiltrata da Hamas, questa e’ la\nverita’. E se all’Onu non se ne sono accorti, e’ l’Onu ad avere un\nproblema, non chi denuncia i fatti. La distribuzione degli aiuti al popolo\npalestinese e’ stata condizionata da Hamas per creare un clima di\ntensione. E appena l’esercito israeliano si e’ ritirato, sempre Hamas ha\ncominciato a uccidere gli altri palestinesi per regolamenti di conti.\nPercio’ il libro di Brunori nella sua onesta’, nella sua ampiezza, offre\nmotivi di riflessione molto equilibrati, cosi’ come e’ equilibrato il\nlavoro che Brunori e altri corrispondenti Rai stanno svolgendo, anche se a\nqualcuno forse non va bene\”, ha osservato.

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Il segretario di Stato Marco Rubio si recherà nella regione del Niagara, in Ontario, Canada, dall’11 al 12 novembre per partecipare alla riunione dei ministri degli esteri del G7. Rubio, informa una nota del dipartimento di stato, \”promuoverà gli interessi degli Stati Uniti in materia di pace e sicurezza, cooperazione strategica e stabilità globale\”. \”Le discussioni – prosegue la nota – si concentreranno sul progresso delle iniziative di pace del presidente Trump in Ucraina e Gaza, sulla sicurezza marittima, su Haiti, sul Sudan, sulla resilienza della catena di approvvigionamento e sui minerali essenziali. I ministri degli esteri si baseranno sugli impegni assunti al Vertice dei leader del G7 a Kananaskis, in Canada, all’inizio di quest’anno\”.

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L’esercito israeliano riferisce di aver colpito nelle ultime ore infrastrutture terroristiche di Hezbollah nella valle della Bekaa, tra cui un sito strategico di produzione e stoccaggio di armi, e nel sud del Libano.    In particolare, afferma l’Idf, nel sud è stato bombardato un sito da cui erano stati lanciati razzi verso Israele e in cui, negli ultimi mesi, erano state identificate attività terroristiche di Hezbollah.    In precedenza media libanesi avevano riportato una serie di attacchi dell’Idf nel sud del Paese.

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Il 7 ottobre 2023, nell’attacco di Hamas, in 251 vengono rapiti: giovani, vecchi, uomini, donne e bambini, in maggioranza israeliani ma anche stranieri, soprattutto asiatici, che lavoravano nei kibbutz al confine con Gaza. Uno dei primi punti nell’accordo di cessate il fuoco nella Striscia riguardava proprio la liberazione degli ultimi 48 nelle mani del gruppo militante palestinese, i vivi e i morti. I venti rapiti ancora in vita dopo oltre due anni di prigionia sono stati rilasciati, la fine di un incubo per le loro famiglie. Quanto alle salme degli altri 28, un mese dopo l’avvio della tregua, quattro sono ancora nell’enclave palestinese. Si tratta di tre israeliani e un thailandese: Meny Godard, Ran Gvili, Dror Or e Sudthisak Rinthalak. Ieri, dopo oltre 11 anni nelle mani di Hamas, sono stati restituiti i resti di Hadar Goldin, soldato israeliano ucciso durante la guerra nel 2014 nella Striscia. Sul punto degli ostaggi si sono registrate nelle ultime settimane forti tensioni tra Hamas e Israele: il gruppo palestinese ha sottolineato fin da subito le forti difficolta’ nel localizzare i resti dei rapiti, stante la situazione disastrosa di Gaza, ridotta a un cumulo di macerie. Israele dal canto suo continua a fare pressioni e per aiutare a trovare i corpi si e’ attivata anche la Croce Rossa. Gli aiuti saranno distribuiti – senza interferenze da entrambe le parti – dalle Nazioni Unite e le sue agenzie, e dalla Mezzaluna Rossa, insieme ad altre organizzazioni internazionali non associate ne’ a Israele ne’ ad Hamas. L’apertura del valico di Rafah in entrambe le direzioni sara’ soggetta alle previsioni dell’accordo del 19 gennaio 2025. 9. Gaza sara’ governata transitoriamente da un esecutivo tecnocratico e apolitico palestinese, che sara’ responsabile della fornitura di servizi quotidiani al popolo della Striscia. Questo comitato sara’ composto da palestinesi qualificati ed esperti internazionali, con la supervisione e la supervisione di un nuovo organo internazionale di transizione, il ‘Consiglio di pace’, che sara’ guidato e presieduto dal presidente Donald Trump, con altri membri e capi di Stato, tra cui l’ex primo ministro Tony Blair. Questo organismo stabilira’ il quadro e gestira’ i finanziamenti per la riqualificazione di Gaza fino a quando l’Autorita’ Palestinese non avra’ completato il suo programma di riforme, come delineato in varie proposte, tra cui il piano di pace del presidente Trump nel 2020 e la proposta franco-saudita. A quel punto, l’Anp potra’ riprendere il controllo di Gaza in modo sicuro ed efficace. Questo organismo fara’ appello ai migliori standard internazionali per creare una governance moderna ed efficiente che serva la popolazione di Gaza e favorisca l’attrazione degli investimenti. 10. Sara’ varato un piano Trump di sviluppo economico per ricostruire Gaza con la partecipazione di esperti che hanno gia’ contribuito alla costruzione delle moderne citta’ del Medio Oriente, tenendo in considerazione piani esistenti volti ad attirare investimenti e creare posti di lavoro. 11. Sara’ istituita una zona economica speciale, con tassazione ridotta da stabilire con i paesi che parteciperanno alla ricostruzione. 12. Nessuno sara’ costretto a lasciare Gaza e a chi sceglie di andarsene sara’ permesso di tornare. Gli abitanti di Gaza saranno incoraggiati a rimanere nella Striscia e sara’ offerta loro l’opportunita’ di costruire un futuro migliore. 13. Hamas e altre fazioni non avranno alcun ruolo nella governance di Gaza, direttamente, indirettamente o in qualsiasi forma. Tutte le infrastrutture militari, terroristiche e offensive, compresi i tunnel e gli impianti di produzione di armi, saranno distrutte e non ricostruite. Ci sara’ un processo di smilitarizzazione di Gaza sotto la supervisione di osservatori indipendenti, che includera’ la messa fuori uso permanente delle armi attraverso un processo concordato di smantellamento, e sostenuto da un programma di riacquisto e reintegrazione finanziato a livello internazionale, il tutto verificato dagli osservatori indipendenti. La nuova Gaza sara’ pienamente impegnata a costruire un’economia prospera e a una coesistenza pacifica con i suoi vicini. 14. I partner regionali saranno garanti della\nsicurezza e faranno si’ che Hamas e le altre fazioni di Gaza rispettino i\nloro obblighi, e che Gaza cessi di rappresentare una minaccia per Israele\no il suo stesso popolo. 15. Gli Stati Uniti lavoreranno con partner arabi\ne altri partner internazionali per creare una forza di stabilizzazione\ninternazionale temporanea – Isf – che sara’ dispiegata immediatamente a\nGaza per supervisionare la sicurezza nella Striscia. L’Isf addestrera’ e\nfornira’ sostegno alle forze di polizia palestinesi controllate a Gaza e\nsi consultera’ con la Giordania e l’Egitto che hanno una vasta esperienza\nin questo campo. Le Isf lavoreranno con Israele ed Egitto per aiutare a\nproteggere le aree di confine, insieme alle forze di polizia palestinesi\ndi recente addestramento. E’ fondamentale impedire l’ingresso di munizioni\na Gaza e facilitare il flusso rapido e sicuro di merci per ricostruire e\nrivitalizzare Gaza. Le parti concorderanno un meccanismo di distensione.\n16. Israele non occupera’ o annettera’ Gaza. Man mano che l’Isf prendera’\nil controllo, le Forze di Difesa Israeliane (Idf) si ritireranno sulla\nbase di standard e scadenze legati alla smilitarizzazione che saranno\nconcordati tra l’Idf, l’Isf, i garanti e gli Stati Uniti, con l’obiettivo\ndi una Gaza sicura che non rappresenti piu’ una minaccia per Israele,\nl’Egitto o i suoi cittadini. Di fatto, l’Idf consegnera’ progressivamente\nil territorio di Gaza che occupa all’Isf, in base a un accordo da\nsottoscrivere con l’autorita’ di transizione, fino a quando non sara’\ncompletamente ritirato da Gaza, fatta eccezione per una presenza sul\nperimetro di sicurezza che rimarra’ fino a quando Gaza non sara’\nadeguatamente protetta da qualsiasi minaccia terroristica risorgente. 17.\nSe Hamas ritardasse o respingesse questa proposta, si procederebbe\ncomunque con il piano nelle aree occupate che l’Idf consegnera’\ngradualmente all’Isf. 18. Sara’ avviato un processo per de-radicalizzare\nla popolazione. Questo includera’ un dialogo inter-religioso basato sui\nprincipi di tolleranza e coesistenza pacifica che, sottolineando i\nbenefici della pace, porti a cambiare mentalita’ e narrazioni in Israele e\na Gaza. 19. Quando la riqualificazione di Gaza sara’ in fase avanzata e il\nprogramma di riforma dell’Anp portato a compimento, potrebbero esservi\nfinalmente le condizioni per un percorso credibile verso\nl’auto-determinazione e uno Stato palestinese, che riconosca le\naspirazioni del popolo palestinese. 20. Gli Stati Uniti stabiliranno un\ndialogo tra Israele e i palestinesi per concordare un orizzonte politico\ndi coesistenza pacifica dei due popoli.

“,”postId”:”44ea3ab8-caaf-48ba-853a-8a08bf910e41″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T12:40:00.902Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T13:40:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:” Israele ha restituito altre 15 salme di palestinesi a Gaza”,”content”:”

Israele ha restituito alle autorità della Striscia di Gaza le salme di altri 15 palestinesi, nell’ambito dell’accordo sul cessate il fuoco, dopo la riconsegna ieri del corpo del tenente Hadar Goldin, ucciso e rapito da Hamas durante la guerra del 2014. Lo ha annunciato il ministero della Salute controllato dal gruppo islamista palestinese, precisando che la consegna dei corpi è avvenuta con la mediazione del Comitato internazionale della Croce Rossa. Sale così a 315 il numero dei corpi di palestinesi restituiti a Gaza nell’ambito dell’intesa che prevede la restituzione di 15 salme per ogni ostaggio. Secondo Israele, a Gaza restano ancora i corpi di quattro ostaggi.

“,”postId”:”859f5566-fde2-43ef-aa06-3d4293b35daa”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T12:38:00.847Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T13:38:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: ‘Attacco di droni israeliani nel sud del Libano, nessuna vittima’”,”content”:”

Un attacco con un drone israeliano ha colpito un’area aperta nella provincia di Tiro, nel Libano meridionale. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa nazionale libanese, che in mattinata aveva riferito che una persona era stata uccisa in un raid con drone israeliano nella città di Al-Baisariyah, nel Libano meridionale.

\n\n”,”postId”:”b92aad80-719e-4789-a004-8260a76288f0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T12:36:28.113Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T13:36:28+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: ‘Uccisi 2 terroristi che avevano attraversato linea gialla’”,”content”:”

\”Due terroristi\” che si erano avvicinati alle truppe israeliane nella Striscia di Gaza meridionale, attraversando la cosiddetta linea gialla ed entrando nel territorio sotto il controllo delle Idf, sono stati uccisi dai militari dell’esercito israeliano. L’Idf ha ribadito che le sue truppe restano schierate in conformità con l’accordo di cessate il fuoco e \”continueranno a operare per rimuovere qualsiasi minaccia immediata\”.

“,”postId”:”be26d5c3-b559-4e64-a8b5-13102703c252″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T12:34:16.871Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T13:34:16+0100″,”altBackground”:false,”title”:” Fidan va da Rubio: Gaza e Siria in agenda”,”content”:”

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan si trova negli Stati Uniti dove nelle prossime ore partecipera’ a una serie di colloqui con funzionari americani e con il segretario di Stato Marco Rubio. La missione di Fidan negli Usa e’ stata resa nota solo oggi dal ministero degli Esteri turco. 

“,”postId”:”46ff5a27-2eeb-4e5d-ad36-adcda428c25f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T11:37:59.628Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T12:37:59+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu incontra Kushner e Witkoff”,”content”:”

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, sta incontrando i consiglieri della Casa Bianca, Jared Kushner e Steve Witkoff. Lo riferisce un funzionario dell’ufficio del primo ministro al Times of Israel. L’incontro si concentrerà sullo stato del cessate il fuoco a Gaza e sugli sforzi per riportare in patria gli ostaggi rimasti caduti, aggiunge la fonte.

“,”postId”:”9ccb83d9-8fff-48ee-888b-934fe96ae119″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T09:17:17.124Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T10:17:17+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: al via 3 giorni di esercitazioni militari in Cisgiordania”,”content”:”

L’esercito israeliano ha avviato stamani un’esercitazione militare su larga scala in Cisgiordania, denominata \”Ruggito del Leone\”, che durerà tre giorni.    Le operazioni mirano a \”migliorare la prontezza operativa e affrontare una serie di scenari in Giudea e Samaria e nella valle del Giordano\”, ha spiegato su X il portavoce dell’Idf in lingua araba.

“,”postId”:”0598763c-87b6-47a0-881c-6a1c95730936″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T09:08:56.055Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T10:08:56+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Macron riceve domani all’Eliseo Abu Mazen”,”content”:”

Il presidente francese, Emmanuel Macron, riceve domani a Parigi il  presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen, per discutere della  \”piena applicazione\” dell’accordo di tregua a Gaza. Lo ha annunciato la  presidenza francese in un comunicato. Nel comunicato, si definisce Abu  Mazen \”presidente dello stato di Palestina\”, dopo che la Francia ha  ufficialmente riconosciuto a settembre scorso lo stato palestinese  durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.    \”Questo incontro –  fa sapere l’Eliseo – si inserisce nella continuità del riconoscimento  dello stato palestinese da parte della Francia e del lavoro avviato per  l’applicazione di un piano di pace e di sicurezza per tutti in Medio  Oriente\”. I due leader \”parleranno delle prossime tappe del piano di  pace – si legge ancora nel comunicato – in particolare nel campo della  sicurezza, della governance e della ricostruzione, in relazione con i  partner arabi e internazionali, allo scopo di preparare il ‘giorno  dopo’\”.

“,”postId”:”0f2288e2-8a5f-4739-8441-792e3a13ce3a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T08:56:06.121Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T09:56:06+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Nuovo raid di Israele nel sud del Libano, un morto”,”content”:”

Un nuovo raid di un drone israeliano ha preso di mira con tre missili un’auto che viaggiava tra Tiro e Sidone, nel sud del Libano, uccidendo il conducente. Lo riferiscono i media libanesi secondo cui Hezbollah ha poi annunciato che la vittima era uno dei suoi combattenti.

“,”postId”:”d16856ad-ca0a-40e3-84a1-24944a486330″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T08:49:00.084Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T09:49:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Iran: \”Assurda idea complotto contro amb. Israele in Messico\””,”content”:”

L’Iran ha respinto le accuse degli Stati Uniti secondo cui avrebbe tentato di uccidere l’ambasciatore israeliano in Messico, definendole \”assurde\”. \”Abbiamo trovato questa affermazione decisamente ridicola e assurda\”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baqaei durante una conferenza stampa, aggiungendo che l’accusa fa parte di un tentativo \”di distruggere le relazioni amichevoli dell’Iran con altri Paesi\”. Dopo le accuse che Washington aveva mosso venerdi’\nscorso all’Iran, il ministero degli Esteri israeliano aveva ringraziato le\nautorita’ messicane \”per aver smantellato una rete terroristica sostenuta\ndall’Iran\”. Ma in seguito proptrio il ministero degli Esteri messicano\naveva dichiarato di \”non aver ricevuto alcuna informazione\” sul presunto\ncomplotto, e l’ambasciata iraniana in Messico lo aveva definito \”una\ngrande bugia\”. Secondo una fonte statunitense, la Forza Quds, un’unita’\nd’elite del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran,\naveva messo a punto alla fine del 2014 il complotto che prevedeva il\nreclutamento di agenti tramite l’ambasciata iraniana in Venezuela,\napprofittando dell’alleanza tattica che Nicolas Maduro mantiene con\nTeheran.

“,”postId”:”2471a0e5-4059-4564-bc21-26bca2a209db”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T08:44:42.787Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T09:44:42+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Soldati Idf a tv: \”A Gaza saltate regole, puoi sparare senza freni\””,”content”:”

Nel documentario televisivo ‘Breaking Ranks: Inside Israel’s War’, che verrà trasmesso nel Regno Unito su ITV stasera ma anticipato dal Guardian, i soldati israeliani descrivono una situazione di caos a Gaza e un crollo delle regole e dei vincoli legali, con civili uccisi per capriccio di singoli ufficiali. \”Se vuoi sparare senza freni, puoi farlo\”, afferma Daniel, comandante di un’unità di carri armati delle Idf.\n   I soldati, che hanno accettato di parlare, hanno confermato l’uso sistematico di scudi umani da parte dell’Idf, contraddicendo le smentite ufficiali, e hanno fornito dettagli sulle truppe israeliane che hanno aperto il fuoco, senza essere provocate, sui civili che correvano per raggiungere le distribuzioni di cibo nei punti militarizzati allestiti dalla controversa Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), sostenuta da Stati Uniti e Israele. \”Durante l’addestramento di base dell’esercito, tutti noi cantavamo ‘mezzi, intenti e capacità’\”, afferma il capitano Yotam Vilk, ufficiale del corpo corazzato, riferendosi alle linee guida ufficiali dell’addestramento delle Idf, che stabiliscono che un soldato può sparare solo se il bersaglio ha i mezzi, dimostra intenzione e ha la capacità di causare danni. \”Non esistono ‘mezzi, intenzioni e capacità’ a Gaza\”, dice Vilk. \”Nessun soldato menziona mai ‘mezzi, intenzioni e capacità’. È solo: il sospetto di camminare dove non è permesso, per uomini di età compresa tra i 20 e i 40 anni\”.\n    Un altro soldato, identificato nel programma solo come Eli, afferma: \”La vita e la morte non sono determinate dalle procedure o dalle regole di apertura del fuoco. È la coscienza del comandante sul campo che decide\”. In tali circostanze, la designazione di chi è un nemico o un terrorista diventa arbitraria, afferma Eli nel documentario. \”Se camminano troppo velocemente, sono sospetti. Se camminano troppo lentamente, sono sospetti. Stanno tramando qualcosa. Se tre uomini camminano e uno di loro resta indietro, si tratta di una formazione di fanteria con due uomini a uno: è una formazione militare\”, afferma.\n    Un’analisi del Guardian di agosto sui dati di intelligence dell’IDF ha mostrato che, secondo i calcoli dei funzionari militari israeliani, l’83% delle vittime a Gaza erano civili, un record storico per i conflitti moderni, sebbene l’Idf abbia contestato l’analisi. Più di 69.000 palestinesi sono stati uccisi dall’inizio della guerra e molti altri continuano a morire nonostante un cessate il fuoco iniziato un mese fa.

“,”postId”:”254285a6-82dd-4f5e-9e74-dbfba2cf8da8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T08:06:01.238Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T09:06:01+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Iran: \”Ridicole accuse Usa su ambasciatrice Israele in Messico\””,”content”:”

L’Iran respinge le accuse degli Stati Uniti secondo cui Teheran avrebbe tentato di uccidere l’ambasciatore israeliano in Messico, definendole \”assurde\”. \”Riteniamo questa affermazione molto ridicola e assurda\”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baqaei durante una conferenza stampa settimanale, aggiungendo che si tratta di un tentativo di \”distruggere le relazioni amichevoli dell’Iran con altri paesi\”. Venerdì gli Stati Uniti hanno accusato l’Iran di aver tentato di assassinare l’ambasciatrice israeliana in Messico, aggiungendo che il piano era stato sventato. Secondo una fonte statunitense il \”complotto\” è stato avviato nel 2024 dalla Forza Qods, il ramo delle operazioni esterne dei Guardiani della Rivoluzione, l’esercito ideologico dell’Iran, ed è stato sventato quest’anno.

“,”postId”:”3031b36c-d498-4726-bb0b-256d69cf2ec7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T07:54:42.120Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T08:54:42+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: attacco israeliano in Libano, ucciso comandante Hezbollah”,”content”:”

Media libanesi, citati dal canale televisivo israeliano Kan news, riportano che un comandante di Hezbollah, Samir Ali Fakiyya, è stato ucciso questa mattina in un attacco con un drone israeliano nella città di Al-Bissaria, nella regione di Sidone, nel Libano meridionale.

“,”postId”:”af50ced2-66e5-4d66-945e-30ffe72dfb9b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T07:30:46.065Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T08:30:46+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Albanese: \”Non rifarei quel commento al sindaco Reggio Emilia\””,”content”:”

‘Quando ho rivisto quel mio commento, me lo son detta: no, non è proprio da me’. Così Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu sui territori palestinesi occupati, affermando in un’intervista al Corriere della Sera che ‘sicuramente’ non rifarebbe quel commento al sindaco di Reggio Emilia, che aveva detto che per il processo di pace serviva la liberazione degli ostaggi israeliani.\n    ‘Sono la prima funzionaria nella storia delle Nazioni Unite a subire un simile trattamento – dice in merito alle sanzioni -, che condivido con Putin, Khamenei e Maduro. E che mi viene riservato perché collaboro con la Corte penale internazionale. La verità è che ho denunciato le violazioni dei diritti umani compiute da Israele’. Su Hamas, ‘non c’è dubbio che ci sia stato un attacco terroristico violento, da condannare. Però Israele cosa cavolo fa da 60 anni, nel territorio palestinese occupato? Il mio libro comincia con una frase di Brecht: ‘Tutti vedono la violenza del fiume in piena, nessuno vede la violenza degli argini che lo costringono”.\n   La pressione ‘è molto forte’, spiega. ‘Nel 2024, sono cominciate le minacce di morte, lettere in cui dicevano sappiamo dove vivi, minacce di stupro verso mia figlia: ‘Le faremo quel che han fatto alle donne israeliane’. Lì, è partita l’esigenza d’avere protezione dove vivo, in Tunisia’.

“,”postId”:”5bb2e3d4-b0e5-4995-af5e-e173c4743c21″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T07:24:24.715Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T08:24:24+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Turchia al lavoro per passaggio sicuro 200 civili in tunnel Rafah”,”content”:”

La Turchia sta \”lavorando per garantire il passaggio sicuro di circa 200  civili di Gaza attualmente intrappolati nei tunnel\” a Rafah, nel sud  dell’enclave palestinese. Lo ha affermato un funzionario turco spiegando  che il suo Paese \”ha contribuito con successo al ritorno di Hadar  Goldin dopo 11 anni, a seguito di intensi sforzi che dimostrano il  chiaro impegno di Hamas per un cessate il fuoco\”.\nLa  scorsa settimana Israele e gli Stati Uniti hanno discusso della  possibilità di far uscire dalla Striscia di Gaza circa 200 militanti di  Hamas intrappolati nei tunnel di Rafah, in un’area sotto il controllo  israeliano, in modo che potessero spostarsi nel territorio controllato  dai palestinesi.

“,”postId”:”786c6b9c-13e6-4c63-937d-9aaf627b88dd”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T07:22:02.798Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T08:22:02+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas: \”Determinati a garantire rispetto della tregua\””,”content”:”

Hamas e’ \”determinata a garantire il successo\ndell’accordo di cessate il fuoco\” e \”sta lavorando per applicarlo sul\ncampo\”. E’ quanto si legge in una dichiarazione rilasciata da Ismail\nRadwan e rilanciata da Channel 12, secondo la quale la questione dei corpi\ndegli ostaggi \”deve essere affrontata rapidamente\” e \”si deve trovare una\nsoluzione in tempi rapidi\”. Radwan ha chiesto che vengano esercitate\npressioni su Israele affinche’ apra il valico di Rafah e ha osservato che\ne’ stato trasmesso un messaggio ai mediatori in cui si esprime la volonta’\ndi ritirare i miliziani di Hamas da Rafah e dalle aree contrassegnate come\n\”gialle\” in base all’accordo di cessate il fuoco entrato in vigore un mese\nfa.

“,”postId”:”b830ea09-81d0-4571-af4c-aa8e70fbae9c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T07:16:00.336Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T08:16:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Wafa: \”Continuano gli attacchi dell’Idf su Gaza City\””,”content”:”

L’esercito israeliano continua la demolizione delle case palestinesi nel quartiere di Zeitoun, a sud-est della città di Gaza, mentre contemporaneamente lancia pesanti attacchi aerei sulla città meridionale di Khan Younis. Secondo l’agenzia palestinese Wafa veicoli militari israeliani stanno sparando pesantemente a est della città e droni sorvolano la parte occidentale di Gaza City. Sempre secondo Wafa aerei da guerra israeliani stanno inoltre effettuando intensi e pesanti attacchi sulle zone settentrionali e orientali di Khan Younis, mentre l’artiglieria dell’esercito israeliano ha sparato diversi colpi di cannone sulla zona di Zanna, a nord-est della città.

“,”postId”:”ac0cd0c6-fa4b-4148-a0d6-3eae1b3f6fcb”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T07:08:00.446Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T08:08:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Emirati in forse su partecipazione a forza stabilizzazione Gaza”,”content”:”

Gli Emirati Arabi Uniti non hanno intenzione di partecipare alla forza internazionale di stabilizzazione per Gaza perché manca un quadro chiaro, ha dichiarato un alto funzionario. \”Gli Emirati Arabi Uniti non vedono ancora un quadro chiaro per la forza di stabilizzazione e, in tali circostanze, probabilmente non parteciperanno a tale forza\”, ha dichiarato il consigliere presidenziale Anwar Gargash in occasione di un forum ad Abu Dhabi. \”Sosterranno tutti gli sforzi politici a favore della pace e rimarranno in prima linea negli aiuti umanitari\”, ha assicurato il funzionario ricordando che il suo Paese ha fornito 2,57 miliardi di dollari in aiuti alla Striscia di Gaza dall’inizio della guerra. Donald Trump ha annunciato la scorsa settimana che la forza internazionale sara’ dispiegata \”molto presto\”. Il dispiegamento e’ previsto dall’accordo che ha portato al cessate il fuoco del 10 ottobre, dopo due anni di guerra devastante innescata dall’attacco di Hamas del 7 ottobre in Israele. Secondo fonti diplomatiche, diversi Paesi hanno gia’ manifestato la loro disponibilita’ a partecipare e tra questi l’Indonesia, ma insistono su un mandato del Consiglio di Sicurezza prima di schierare effettivamente le truppe nel territorio palestinese. Gli Emirati sono uno dei Paesi della regione che nel 2020 hanno normalizzato le relazioni con Israele con gli Accordi di Abramo. \”Questi sforzi non devono solo\ncontinuare, ma intensificarsi parallelamente alla stabilizzazione e alla\nricostruzione\”, ha affermato Gargash, secondo il quale l’accordo di\ncessate il fuoco \”deve essere un inizio, non una fine\”. A questo\nproposito, ha osservato che \”e’ necessaria una tabella di marcia per\nripristinare la stabilita’, garantire un governo palestinese sotto\nun’autorita’ riformata (il riferimento e’ all’Autorita’ Nazionale\nPalestinese, ndr) e sostenere legalmente la leadership statunitense e il\nsostegno arabo\”. \”Oggi, il piano di pace per Gaza, imperfetto ma\nsignificativo, ha portato a un cessate il fuoco e al rilascio di ostaggi\nisraeliani e prigionieri palestinesi\”, ha sottolineato il funzonario che\nha insistito sul fatto che l’accordo richiede alla comunita’\ninternazionale di \”realizzare un cambiamento reale\” nell’enclave\npalestinese e di \”tracciare un orizzonte piu’ chiaro verso una soluzione a\ndue stati\”. \”La regione rimane fragile, ma ci sono motivi per un cauto\nottimismo. Il progresso dipende dalla riaffermazione dei principi degli\nAccordi di Abramo: dialogo, coesistenza e cooperazione, l’unica via\nsostenibile verso la pace e uno Stato palestinese vitale\”.

“,”postId”:”5cc84142-7e1e-477d-bd2c-38bf1b060e97″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T06:31:04.331Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T07:31:04+0100″,”altBackground”:false,”title”:” Israele: \”Dalla Bbc copertura faziosa, bene le dimissioni\””,”content”:”

Il ministero degli Esteri israeliano ha accolto con favore il terremoto che ha colpito i vertici della Bbc sotto il peso delle polemiche per un documentario su Donald Trump e le accuse di faziosità con proteste arrivate direttamente anche dalla Casa Bianca. Lo riporta Ynet. Il ministero israeliano ha affermato che \”le dimissioni evidenziano la natura faziosa che da tempo caratterizza la copertura mediatica della Bbc su Israele. Per troppo tempo, hanno diffuso disinformazione che ha alimentato l’antisemitismo e l’estremismo\”.

“,”postId”:”389ce79f-c9c0-4746-bdfa-195b211986c5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-10T06:25:21.718Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-10T07:25:21+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Libano, media: raid idf ha colpito auto: un morto”,”content”:”

Un raid aereo condotto dalle Forze di difesa israeliane ha colpito  un’auto nella zona di Sidone, in Libano. Lo scrivono i media libanesi.  In particolare l’emittente ‘Al-Mayadeen’, vicina a Hezbollah, ha  riferito che ”una persona è stata uccisa a causa di un attacco con ujn  drone contro un veicolo nella zona di Tyre nel sud del Paese\”.

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Il genero e inviato di Donald Trump, Jared Kushner, è arrivato in Israele dove oggi incontrerà il premier Benyamin Netanyahu. Lo riporta Channel 12.

\n”,”postId”:”d5dad6d1-5227-449e-bc42-19660fefee05″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}}]}” query='{“configurationName”:”LIVEBLOG_CONTAINER_WIDGET”,”liveblogId”:”be50e73e-a24b-49c8-b3fb-31e0bf71b9f6″,”tenant”:”tg24″,”limit”:800}’ config='{“live”:true,”isWebView”:false,”postsPerPageMobile”:10,”postsPerPageDesktop”:10}’>

Israele è determinato a far rispettare gli accordi di cessate il fuoco a Gaza e in Libano “con il pugno di ferro”. Lo ha assicurato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un discorso al plenum della Knesset. Questo varrà “solo finché esisteranno” tali accordi, ha aggiunto, guardando in particolare al Paese dei Cedri dove sono ripresi attacchi quotidiani dell’Idf contro obiettivi di Hezbollah.

Il genero e inviato del presidente Usa Donald Trump, Jared Kushner, che ha partecipato con Steve Witkoff alle trattative per l’accordo di cessate il fuoco, è in Israele: incontro con il premier Benjamin Netanyahu per discutere dell’avanzamento dell’accordo su Gaza. 

I media libanesi riportano che un comandante di Hezbollah, Samir Ali Fakiyya, è stato ucciso questa mattina in un attacco con un drone israeliano nella città  di Al-Bissaria, nella regione di Sidone, nel Libano meridionale. Secondo l’agenzia palestinese Wafa, l’esercito israeliano continua la demolizione delle case palestinesi nel quartiere di Zeitoun, a sud-est della città di Gaza, mentre contemporaneamente lancia pesanti attacchi aerei sulla città meridionale  di Khan Younis.

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Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo

La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.

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Gaza, cos’è il ‘modello IRA’ per il disarmo di Hamas

Mentre regge – a fatica – il cessate il fuoco a Gaza, ci si interroga su quale possa essere il percorso della seconda fase del piano di Donald Trump verso la pace. E tra le diverse possibilità che sono state ventilate, si è parlato anche di un “modello IRA” per la fine della lotta armata di Hamas. Ma come si arrivò alla fine del conflitto in Irlanda del Nord, ed è davvero replicabile per far terminare la guerra che ha devastato la Striscia?

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Dagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a Gaza

Dopo la firma ufficiale dell’accordo di pace di Donald Trump a Sharm el Sheikh, i mediatori hanno lavorato alla “fase 2” del piano, in particolare sulla sicurezza e la futura amministrazione della Striscia, quando ancora la prima parte resta fragile.  Ma quali sono le cifre di due anni di conflitto?

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Primo sì della Knesset alla pena di morte per i terroristi

La Knesset – il Parlamento di Israele – ha approvato in prima lettura la proposta di legge sulla pena di morte per i terroristi che uccidono cittadini israeliani. Si tratta del primo di tre voti necessari all’approvazione definitiva della norma. “Siamo sulla buona strada per fare la storia. Lo abbiamo promesso e lo abbiamo mantenuto”, ha esultato su X il ministro dell’ultradestra Itamar Ben Gvir

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Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l’impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.

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22:02

Capo dell’Idf: “Serve un’inchiesta sistemica sul 7 ottobre”

Il Capo di Stato Maggiore israeliano ha chiesto “un’indagine sistemica” sugli attacchi del 7 ottobre, mentre il governo si rifiuta di istituire una commissione nazionale d’inchiesta per determinare le responsabilità dell’incapacità delle autorità di impedire l’attacco più mortale nella storia di Israele. Il tenente generale Eyal Zamir ha avanzato la richiesta dopo la pubblicazione di un rapporto di un comitato di esperti da lui incaricato, che segna la fine delle indagini militari interne sulle mancanze che hanno portato alla tragedia del 7 ottobre 2023. Questo rapporto “segna un passo importante verso la comprensione globale di cui abbiamo bisogno, come società e come organizzazione”, ha affermato Zamir, secondo una dichiarazione rilasciata dall’esercito. “Tuttavia, per garantire che tali fallimenti non si ripetano mai più, è ora necessaria un’indagine sistematica ampia e completa”. Nonostante i sondaggi mostrino che un’ampia maggioranza degli israeliani, indipendentemente dal loro orientamento politico, sostiene l’istituzione di una commissione nazionale d’inchiesta sugli attacchi del 7 ottobre, il governo di Benyamin Netanyahu vi si oppone. Secondo la legge israeliana la decisione di istituire una commissione nazionale d’inchiesta spetta al governo e la Corte Suprema è responsabile della nomina dei suoi membri. Anche oggi, sollecitato dall’opposizione a commentare la questione, Netanyahu ha ribadito ai parlamentari la sua opposizione all’istituzione di una commissione d’inchiesta nazionale, che ha descritto come uno “strumento politico” nelle mani dei suoi avversari. Ha invece suggerito la creazione di una commissione d’inchiesta “con ampio consenso nazionale”, modellata su quella istituita dagli Stati Uniti dopo l’11 settembre. Questa proposta è stata immediatamente respinta dall’opposizione.

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21:40

Siria, gli Usa sospendono le sanzioni per sei mesi

Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato la sospensione delle sanzioni imposte alla Siria ai sensi del Caesar Act. Il Dipartimento di Stato americano ha annunciato che “la sospensione delle sanzioni del Caesar Act sulla Siria sarà parziale per 180 giorni, a dimostrazione del nostro impegno a continuare ad allentare le sanzioni alla Siria. Ciò sostituisce la deroga alle sanzioni del Caesar Act emessa il 23 maggio”. Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il Presidente siriano, Ahmed al-Sharaa, si sono incontrati oggi alla Casa Bianca. Il Dipartimento di Stato americano ha aggiunto: “Questa sospensione interrompe l’applicazione delle sanzioni previste dal Caesar Act, ad eccezione di transazioni specifiche relative ai governi di Russia e Iran, o al trasferimento di beni, tecnologie, software, fondi, finanziamenti o servizi di origine russa o iraniana”.

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Tregua Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas. FOTO

Venti persone rapite nell’attacco del 7 ottobre 2023 sono state liberate, consegnate alla Croce Rossa e riportate in Israele. Ecco le loro storie.

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Jared Kushner, chi è il genero di Trump e il ruolo tra Israele e Hamas

Del genero del presidente americano Donald Trump (marito della figlia Ivanka), si è tornati a parlare dopo l’accordo di tregua tra Israele e Hamas, siglato dopo oltre due anni di conflitto. Insieme a Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti in Ucraina e in Medio Oriente, Kushner ha avuto un ruolo attivo nelle trattative tra le parti: ecco chi è.

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20:29

Armi a Israele, giudice spagnolo cita i manager di Sidenor

Il presidente del gruppo siderurgico spagnolo Sidenor, José Antonio Jainaga, e altri due manager sono stati citati a dichiarare mercoledì 12 novembre presso il tribunale dell’Audiencia Nacional per la vendita di acciaio all’impresa israeliana Imi (Israeli  Military Industries) per la fabbricazione di armamenti. I dirigenti sono accusati di contrabbando e di un reato di partecipazione in complicità in crimini di lesa umanità e di genocidio, previsti rispettivamente dagli articoli 29 e 607 bis e dall’articolo 607 del Codice Penale spagnolo. Secondo l’ordinanza di citazione, ripresa dall’agenzia Europa Press, la vendita di acciaio destinato alla fabbricazione di armamenti è stata effettuata “senza comunicarla al Governo” spagnolo “e senza che fosse iscritta al registro corrispondente”. Le accuse di partecipazione in crimini di lesa umanità e di genocidio si basano sulla qualifica provvisoria attribuita dalla Corte Penale di Giustizia e sulle “denunce di genocidio fatte dalla relatrice speciale dell’Onu, signora Albanese, la Unrwa e altre persone e agenzie delle Nazioni Unite” in relazione ai fatti sulla striscia di Gaza. L’inchiesta è partita da una denuncia presentata dalla Comunitat Palestina de Catalunya, che si è costituita parte civile nel procedimento in rappresentanza della Campagna Fine al Commercio di armi con Israele. 

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20:10

Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace

Dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, nella Striscia di Gaza cresce l’attesa per la riapertura dei valichi di frontiera e l’ingresso degli aiuti umanitari alla popolazione. Nel frattempo, il ritiro dell’Idf pone la questione della sicurezza con diversi Stati che hanno dato la disponibilità a inviare forze di peacekeeping. Di questo si è parlato in una puntata di “Numeri”, approfondimento di Sky TG24.

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19:30

La guerra Israele-Hamas e il sì al piano Usa: cos’è successo in 2 anni

Il 7 ottobre del 2023 i terroristi sono penetrati nel Sud dello Stato ebraico, attaccando i kibbutz vicini al confine con la Striscia di Gaza, uccidendo famiglie e sequestrando persone. Le vittime del massacro, in totale, sono state circa 1.300.

Israele ha risposto lanciando l’operazione ‘Spade di Ferro’ con massicci bombardamenti su Gaza, a cui poi è seguita un’offensiva di terra che ha portato all’invasione della Striscia, che ancora oggi è stretta nella morsa israeliana. Si contano oltre 60mila morti. Nel corso dei mesi, il conflitto si è allargato a Hezbollah nel Sud Libano e all’Iran.

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19:21

Herzog nello Zambia: “Vogliamo la pace con i palestinesi”

Il Presidente israeliano, Isaac Herzog, ha incontrato oggi a Lusaka il suo omologo zambiano, Hakainde Hichilema, diventando il primo Presidente israeliano a visitare il Paese dell’Africa meridionale. Durante l’incontro con Hichilema, Herzog ha commentato le questioni mediorientali, affermando: “Vogliamo la pace. Cerchiamo la pace. Non c’è niente che desideriamo di più della pace con i nostri vicini palestinesi”, secondo quanto riportato dal suo ufficio. Il Presidente aggiunge che Israele sta attraversando un “periodo terribile” dopo l’attacco guidato da Hamas del 7 ottobre 2023, sottolineando che l’atrocità “ha causato la morte di cittadini di molte nazioni, compresi i Paesi africani” e che, solo la scorsa settimana, Hamas ha rilasciato i resti dell’ostaggio tanzaniano ucciso Joshua Loitu Mollel.

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18:23

Idf, a novembre uccisi 15 membri di Hezbollah

Israele ha rivendicato di aver ucciso 15 membri di Hezbollah dall’inizio di novembre, nonostante il cessate il fuoco in vigore da un anno. Nell’ultimo periodo, l’Idf ha intensificato gli attacchi contro il gruppo sciita filo-iraniano nel sud e nell’est del Libano, accusandolo di “continuare a tentare di riabilitare le sue risorse terroristiche in tutto il Libano”. 

17:50

Netanyahu: “Guerra non finita, nemici si stanno riarmando”

La guerra “non è finita, coloro che cercano di colpire (Israele) si stanno riarmando. Non hanno rinunciato al loro obiettivo di distruggerci”. Lo ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu alla Knesset, durante la riunione della plenaria indetta dall’opposizione. Hamas “sarà disarmato, Gaza sarà smilitarizzata. Accadrà nel modo più facile o nel modo più difficile, ma accadrà”, ha assicurato il capo di governo. 

17:21

Netanyahu: attueremo tregue a Gaza e Libano “con pugno ferro”

Israele è determinato a far rispettare gli accordi di cessate il fuoco a Gaza e in Libano “con il pugno di ferro”. Lo ha assicurato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un discorso al plenum della Knesset. Questo varrà “solo finché esisteranno” tali accordi, ha aggiunto, guardando in particolare al Paese dei Cedri dove sono ripresi attacchi quotidiani dell’Idf contro obiettivi di Hezbollah. La pressione militare su Hamas e l’operazione di terra dell’Idf a Gaza City, “insieme alla pressione diplomatica per isolare Hamas esercitata dagli Stati Uniti, ci hanno permesso di riportare a casa tutti gli ostaggi vivi e la stragrande maggioranza degli ostaggi caduti”, ha proseguito Netanyahu, rivendicando aver “impedito una resa dolorosa” non cedendo alle pressioni interne e internazionali. 

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17:20

Media Israele, Abbas ha rimosso ministro delle Finanze

Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, ha rimosso dall’incarico il ministro delle Finanze, Omar Bitar, per aver autorizzato pagamenti diretti ai detenuti palestinesi nelle carceri israeliane secondo il vecchio meccanismo che prevedeva sussidi calcolati in base alla durata della pena. Lo ha riferito il Times of Israel, citando un funzionario palestinese e una seconda fonte a conoscenza dei fatti.

L’ufficio di Abbas, come riportato dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, ha annunciato che a prendere il posto di Bitar sarà il ministro per la Pianificazione e la Cooperazione internazionale, Istifan Salameh, senza specificare le ragioni della decisione.

Secondo le fonti, la rimozione di Bitar è avvenuta dopo un’inchiesta interna che ha rivelato l’erogazione di pagamenti ad alcuni prigionieri al di fuori del nuovo sistema di assistenza introdotto lo scorso febbraio, che lega i sussidi al solo criterio del bisogno economico. La riforma era stata richiesta da Stati Uniti, Israele e diversi Paesi arabi ed europei, che accusavano Ramallah di incentivare gli attacchi contro israeliani attraverso la precedente politica dei pagamenti.

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17:19

Netanyahu: “Popolo non vuole commissione d’inchiesta su 7 ottobre”

Durante il dibattito alla Knesset sulla creazione di una commissione d’inchiesta statale per il massacro del 7 ottobre, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che “un’enorme maggioranza nel popolo non crede in una commissione d’inchiesta”. Le famiglie delle vittime di Hamas, riunite nel ‘Consiglio di Ottobre’, hanno interrotto il suo intervento gridando “vergogna” dalle tribune. Il primo ministro non ha affrontato direttamente la questione della commissione, concentrandosi invece sui successi militari di Israele. Avigdor Lieberman, leader di Israel Beitenu, lo ha accusato di essere “il principale responsabile del massacro del 7 ottobre” e di aver trasferito fondi del Qatar a Hamas. Prima del dibattito, il Consiglio di Ottobre ha annunciato una manifestazione sabato sera a Tel Aviv per chiedere l’istituzione immediata di una commissione d’inchiesta statale. 

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17:15

Gaza, un mese dopo tregua popolazione è ancora allo stremo. VIDEO

17:09

Hamas: “Da Israele violazioni tregua quotidiane e continue”

Hamas afferma che dall’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco il mese scorso, Israele “non ha cessato le sue violazioni quotidiane e continue”. E’ quanto si legge su Al-Jazeera, che cita la dichiarazione pubblicata su Telegram. Gli attacchi israeliani, secondo Hamas, hanno ucciso 271 persone a Gaza, di cui oltre il 90% civili. Gli attacchi hanno anche ferito 622 persone, di cui il 99% civili. Le forze israeliane hanno arrestato 35 palestinesi, di cui 29 ancora detenuti. Inoltre secondo il gruppo, Israele ha “demolito quotidianamente e sistematicamente le case all’interno della Linea Gialla, la linea di ritiro temporanea delle forze israeliane; continua a impedire l’ingresso degli aiuti umanitari forniti dall’Unrwa e non ha consentito l’ingresso di almeno 600 camion di aiuti umanitari al giorno, come concordato, inclusi 50 camion di vari tipi di carburante”. Inoltre Hamas afferma di aver “rispettato l’attuazione” dell’accordo di cessate il fuoco, consegnando i 20 prigionieri ancora vivi entro 72 ore “nonostante le condizioni estremamente difficili sul campo create dalla guerra”. Ed ha aggiunto di essere riuscito a recuperare 24 dei 28 corpi e, tramite intermediari e la Croce Rossa, di aver fornito le coordinate per altri corpi situati in aree sotto il controllo israeliano. 

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16:16

Mattarella convoca Consiglio supremo difesa

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per lunedì 17 novembre 2025 alle ore 16.30. L’ordine del giorno prevede l’esame dell’evoluzione dei conflitti in corso e delle iniziative di pace, con particolare riferimento all’Ucraina ed al Medio Oriente. Inoltre, il Consiglio valuterà le minacce ibride con riferimento anche alla dimensione cognitiva e alle possibili ripercussioni sulla sicurezza dell’Unione Europea e dell’Italia. 

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16:14

Netanyahu: “Con Kushner parlato della fase due”

L’inviato Usa e genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner, e il premier israeliano Benjamin Netanyahu si sono incontrati a Gerusalemme e hanno discusso della prima e della seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza, mediato da Washington. “Insieme hanno discusso della fase uno, in cui ci troviamo ancora, e del futuro della fase due di questo piano, che include il disarmo di Hamas, la smilitarizzazione di Gaza e la garanzia che Hamas non avrà mai più alcun ruolo nel futuro di Gaza”, ha dichiarato la portavoce dell’ufficio di Netanyahu, Shosh Bedrosian. “La fase due include anche l’istituzione della forza internazionale di stabilizzazione, i cui dettagli, ovviamente, sono in fase di discussione”, ha aggiunto. 

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16:03

Ciò che accadrà a Pokrovsk potrebbe decidere le sorti dell’Ucraina

La città che conduce alla cintura delle fortezze è uno snodo cruciale per l’avanzata delle forze russe. Ma mentre le truppe di Kiev sembrano sempre più in difficoltà, Mosca pare aver rallentato le operazioni militari. L’approfondimento su Insider

Ciò che accadrà a Pokrovsk potrebbe decidere le sorti dell'UcrainaCiò che accadrà a Pokrovsk potrebbe decidere le sorti dell’UcrainaVai al contenuto

15:40

Kushner e Netanyahu hanno discusso fase due piano Trump

La fase due dell’accordo per il cessate il fuoco a Gaza è stata al centro dell’incontro che si è tenuto a Gerusalemme tra il genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner, ed il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo ha reso noto la portavoce dell’ufficio di Netanyahu, Shosh Bedrosian, precisando che “i due hanno discusso della fase uno, in cui ci troviamo ancora, e della fase due di questo piano, che include il disarmo di Hamas, la smilitarizzazione di Gaza e la garanzia che Hamas non avrà mai alcun ruolo nel futuro di Gaza”. “La fase due include anche l’istituzione della forza internazionale di stabilizzazione, i cui dettagli ovviamente sono in fase di discussione”, ha aggiunto Bedrosian.

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14:53

Mo, Gasparri (FI): “Unrwa è infiltrata da Hamas”

“Il libro ‘Il nuovo Medio Oriente. Il declino
della Mezzaluna sciita’, ripercorre circostanze e fatti dal 7 ottobre alla
situazione di Gaza, offrendo anche una prospettiva complessiva sull’area
Mediorientale. Sono millenni che quei territori sono attraversati da
conflitti. E’ una vicenda che dura, ahime’, dalla fuga di Mose’
dall’Egitto e affonda le sue radici nella storia. Voglio anche
sottolineare la qualita’ dell’informazione data da Brunori e da altri
corrispondenti della Rai in Israele, come Maria Gianniti. E solidarizzo
con loro per gli attacchi ricevuti per il solo fatto di aver detto la
verita’”. Lo ha detto il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio
Gasparri, intervenendo in Senato, alla presentazione del libro “Il nuovo
Medio Oriente. Il declino della Mezzaluna sciita”, di Giovan Battista
Brunori, “L’Unrwa e’ un’organizzazione infiltrata da Hamas, questa e’ la
verita’. E se all’Onu non se ne sono accorti, e’ l’Onu ad avere un
problema, non chi denuncia i fatti. La distribuzione degli aiuti al popolo
palestinese e’ stata condizionata da Hamas per creare un clima di
tensione. E appena l’esercito israeliano si e’ ritirato, sempre Hamas ha
cominciato a uccidere gli altri palestinesi per regolamenti di conti.
Percio’ il libro di Brunori nella sua onesta’, nella sua ampiezza, offre
motivi di riflessione molto equilibrati, cosi’ come e’ equilibrato il
lavoro che Brunori e altri corrispondenti Rai stanno svolgendo, anche se a
qualcuno forse non va bene”, ha osservato.

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14:41

Rubio vola in Canada per la ministeriale G7

Il segretario di Stato Marco Rubio si recherà nella regione del Niagara, in Ontario, Canada, dall’11 al 12 novembre per partecipare alla riunione dei ministri degli esteri del G7. Rubio, informa una nota del dipartimento di stato, “promuoverà gli interessi degli Stati Uniti in materia di pace e sicurezza, cooperazione strategica e stabilità globale”. “Le discussioni – prosegue la nota – si concentreranno sul progresso delle iniziative di pace del presidente Trump in Ucraina e Gaza, sulla sicurezza marittima, su Haiti, sul Sudan, sulla resilienza della catena di approvvigionamento e sui minerali essenziali. I ministri degli esteri si baseranno sugli impegni assunti al Vertice dei leader del G7 a Kananaskis, in Canada, all’inizio di quest’anno”.

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14:40

Idf: “Colpite infrastrutture Hezbollah nella Bekaa e sud Libano”

L’esercito israeliano riferisce di aver colpito nelle ultime ore infrastrutture terroristiche di Hezbollah nella valle della Bekaa, tra cui un sito strategico di produzione e stoccaggio di armi, e nel sud del Libano.    In particolare, afferma l’Idf, nel sud è stato bombardato un sito da cui erano stati lanciati razzi verso Israele e in cui, negli ultimi mesi, erano state identificate attività terroristiche di Hezbollah.    In precedenza media libanesi avevano riportato una serie di attacchi dell’Idf nel sud del Paese.

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14:21

Un mese tregua, salme 4 ostaggi ancora a Gaza

Il 7 ottobre 2023, nell’attacco di Hamas, in 251 vengono rapiti: giovani, vecchi, uomini, donne e bambini, in maggioranza israeliani ma anche stranieri, soprattutto asiatici, che lavoravano nei kibbutz al confine con Gaza. Uno dei primi punti nell’accordo di cessate il fuoco nella Striscia riguardava proprio la liberazione degli ultimi 48 nelle mani del gruppo militante palestinese, i vivi e i morti. I venti rapiti ancora in vita dopo oltre due anni di prigionia sono stati rilasciati, la fine di un incubo per le loro famiglie. Quanto alle salme degli altri 28, un mese dopo l’avvio della tregua, quattro sono ancora nell’enclave palestinese. Si tratta di tre israeliani e un thailandese: Meny Godard, Ran Gvili, Dror Or e Sudthisak Rinthalak. Ieri, dopo oltre 11 anni nelle mani di Hamas, sono stati restituiti i resti di Hadar Goldin, soldato israeliano ucciso durante la guerra nel 2014 nella Striscia. Sul punto degli ostaggi si sono registrate nelle ultime settimane forti tensioni tra Hamas e Israele: il gruppo palestinese ha sottolineato fin da subito le forti difficolta’ nel localizzare i resti dei rapiti, stante la situazione disastrosa di Gaza, ridotta a un cumulo di macerie. Israele dal canto suo continua a fare pressioni e per aiutare a trovare i corpi si e’ attivata anche la Croce Rossa. Gli aiuti saranno distribuiti – senza interferenze da entrambe le parti – dalle Nazioni Unite e le sue agenzie, e dalla Mezzaluna Rossa, insieme ad altre organizzazioni internazionali non associate ne’ a Israele ne’ ad Hamas. L’apertura del valico di Rafah in entrambe le direzioni sara’ soggetta alle previsioni dell’accordo del 19 gennaio 2025. 9. Gaza sara’ governata transitoriamente da un esecutivo tecnocratico e apolitico palestinese, che sara’ responsabile della fornitura di servizi quotidiani al popolo della Striscia. Questo comitato sara’ composto da palestinesi qualificati ed esperti internazionali, con la supervisione e la supervisione di un nuovo organo internazionale di transizione, il ‘Consiglio di pace’, che sara’ guidato e presieduto dal presidente Donald Trump, con altri membri e capi di Stato, tra cui l’ex primo ministro Tony Blair. Questo organismo stabilira’ il quadro e gestira’ i finanziamenti per la riqualificazione di Gaza fino a quando l’Autorita’ Palestinese non avra’ completato il suo programma di riforme, come delineato in varie proposte, tra cui il piano di pace del presidente Trump nel 2020 e la proposta franco-saudita. A quel punto, l’Anp potra’ riprendere il controllo di Gaza in modo sicuro ed efficace. Questo organismo fara’ appello ai migliori standard internazionali per creare una governance moderna ed efficiente che serva la popolazione di Gaza e favorisca l’attrazione degli investimenti. 10. Sara’ varato un piano Trump di sviluppo economico per ricostruire Gaza con la partecipazione di esperti che hanno gia’ contribuito alla costruzione delle moderne citta’ del Medio Oriente, tenendo in considerazione piani esistenti volti ad attirare investimenti e creare posti di lavoro. 11. Sara’ istituita una zona economica speciale, con tassazione ridotta da stabilire con i paesi che parteciperanno alla ricostruzione. 12. Nessuno sara’ costretto a lasciare Gaza e a chi sceglie di andarsene sara’ permesso di tornare. Gli abitanti di Gaza saranno incoraggiati a rimanere nella Striscia e sara’ offerta loro l’opportunita’ di costruire un futuro migliore. 13. Hamas e altre fazioni non avranno alcun ruolo nella governance di Gaza, direttamente, indirettamente o in qualsiasi forma. Tutte le infrastrutture militari, terroristiche e offensive, compresi i tunnel e gli impianti di produzione di armi, saranno distrutte e non ricostruite. Ci sara’ un processo di smilitarizzazione di Gaza sotto la supervisione di osservatori indipendenti, che includera’ la messa fuori uso permanente delle armi attraverso un processo concordato di smantellamento, e sostenuto da un programma di riacquisto e reintegrazione finanziato a livello internazionale, il tutto verificato dagli osservatori indipendenti. La nuova Gaza sara’ pienamente impegnata a costruire un’economia prospera e a una coesistenza pacifica con i suoi vicini. 14. I partner regionali saranno garanti della
sicurezza e faranno si’ che Hamas e le altre fazioni di Gaza rispettino i
loro obblighi, e che Gaza cessi di rappresentare una minaccia per Israele
o il suo stesso popolo. 15. Gli Stati Uniti lavoreranno con partner arabi
e altri partner internazionali per creare una forza di stabilizzazione
internazionale temporanea – Isf – che sara’ dispiegata immediatamente a
Gaza per supervisionare la sicurezza nella Striscia. L’Isf addestrera’ e
fornira’ sostegno alle forze di polizia palestinesi controllate a Gaza e
si consultera’ con la Giordania e l’Egitto che hanno una vasta esperienza
in questo campo. Le Isf lavoreranno con Israele ed Egitto per aiutare a
proteggere le aree di confine, insieme alle forze di polizia palestinesi
di recente addestramento. E’ fondamentale impedire l’ingresso di munizioni
a Gaza e facilitare il flusso rapido e sicuro di merci per ricostruire e
rivitalizzare Gaza. Le parti concorderanno un meccanismo di distensione.
16. Israele non occupera’ o annettera’ Gaza. Man mano che l’Isf prendera’
il controllo, le Forze di Difesa Israeliane (Idf) si ritireranno sulla
base di standard e scadenze legati alla smilitarizzazione che saranno
concordati tra l’Idf, l’Isf, i garanti e gli Stati Uniti, con l’obiettivo
di una Gaza sicura che non rappresenti piu’ una minaccia per Israele,
l’Egitto o i suoi cittadini. Di fatto, l’Idf consegnera’ progressivamente
il territorio di Gaza che occupa all’Isf, in base a un accordo da
sottoscrivere con l’autorita’ di transizione, fino a quando non sara’
completamente ritirato da Gaza, fatta eccezione per una presenza sul
perimetro di sicurezza che rimarra’ fino a quando Gaza non sara’
adeguatamente protetta da qualsiasi minaccia terroristica risorgente. 17.
Se Hamas ritardasse o respingesse questa proposta, si procederebbe
comunque con il piano nelle aree occupate che l’Idf consegnera’
gradualmente all’Isf. 18. Sara’ avviato un processo per de-radicalizzare
la popolazione. Questo includera’ un dialogo inter-religioso basato sui
principi di tolleranza e coesistenza pacifica che, sottolineando i
benefici della pace, porti a cambiare mentalita’ e narrazioni in Israele e
a Gaza. 19. Quando la riqualificazione di Gaza sara’ in fase avanzata e il
programma di riforma dell’Anp portato a compimento, potrebbero esservi
finalmente le condizioni per un percorso credibile verso
l’auto-determinazione e uno Stato palestinese, che riconosca le
aspirazioni del popolo palestinese. 20. Gli Stati Uniti stabiliranno un
dialogo tra Israele e i palestinesi per concordare un orizzonte politico
di coesistenza pacifica dei due popoli.

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13:40

Israele ha restituito altre 15 salme di palestinesi a Gaza

Israele ha restituito alle autorità della Striscia di Gaza le salme di altri 15 palestinesi, nell’ambito dell’accordo sul cessate il fuoco, dopo la riconsegna ieri del corpo del tenente Hadar Goldin, ucciso e rapito da Hamas durante la guerra del 2014. Lo ha annunciato il ministero della Salute controllato dal gruppo islamista palestinese, precisando che la consegna dei corpi è avvenuta con la mediazione del Comitato internazionale della Croce Rossa. Sale così a 315 il numero dei corpi di palestinesi restituiti a Gaza nell’ambito dell’intesa che prevede la restituzione di 15 salme per ogni ostaggio. Secondo Israele, a Gaza restano ancora i corpi di quattro ostaggi.

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13:38

Media: ‘Attacco di droni israeliani nel sud del Libano, nessuna vittima’

Un attacco con un drone israeliano ha colpito un’area aperta nella provincia di Tiro, nel Libano meridionale. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa nazionale libanese, che in mattinata aveva riferito che una persona era stata uccisa in un raid con drone israeliano nella città di Al-Baisariyah, nel Libano meridionale.

13:36

Idf: ‘Uccisi 2 terroristi che avevano attraversato linea gialla’

“Due terroristi” che si erano avvicinati alle truppe israeliane nella Striscia di Gaza meridionale, attraversando la cosiddetta linea gialla ed entrando nel territorio sotto il controllo delle Idf, sono stati uccisi dai militari dell’esercito israeliano. L’Idf ha ribadito che le sue truppe restano schierate in conformità con l’accordo di cessate il fuoco e “continueranno a operare per rimuovere qualsiasi minaccia immediata”.

13:34

Fidan va da Rubio: Gaza e Siria in agenda

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan si trova negli Stati Uniti dove nelle prossime ore partecipera’ a una serie di colloqui con funzionari americani e con il segretario di Stato Marco Rubio. La missione di Fidan negli Usa e’ stata resa nota solo oggi dal ministero degli Esteri turco. 

12:37

Netanyahu incontra Kushner e Witkoff

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, sta incontrando i consiglieri della Casa Bianca, Jared Kushner e Steve Witkoff. Lo riferisce un funzionario dell’ufficio del primo ministro al Times of Israel. L’incontro si concentrerà sullo stato del cessate il fuoco a Gaza e sugli sforzi per riportare in patria gli ostaggi rimasti caduti, aggiunge la fonte.

10:17

Idf: al via 3 giorni di esercitazioni militari in Cisgiordania

L’esercito israeliano ha avviato stamani un’esercitazione militare su larga scala in Cisgiordania, denominata “Ruggito del Leone”, che durerà tre giorni.    Le operazioni mirano a “migliorare la prontezza operativa e affrontare una serie di scenari in Giudea e Samaria e nella valle del Giordano”, ha spiegato su X il portavoce dell’Idf in lingua araba.

10:08

Macron riceve domani all’Eliseo Abu Mazen

Il presidente francese, Emmanuel Macron, riceve domani a Parigi il  presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen, per discutere della  “piena applicazione” dell’accordo di tregua a Gaza. Lo ha annunciato la  presidenza francese in un comunicato. Nel comunicato, si definisce Abu  Mazen “presidente dello stato di Palestina”, dopo che la Francia ha  ufficialmente riconosciuto a settembre scorso lo stato palestinese  durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.    “Questo incontro –  fa sapere l’Eliseo – si inserisce nella continuità del riconoscimento  dello stato palestinese da parte della Francia e del lavoro avviato per  l’applicazione di un piano di pace e di sicurezza per tutti in Medio  Oriente”. I due leader “parleranno delle prossime tappe del piano di  pace – si legge ancora nel comunicato – in particolare nel campo della  sicurezza, della governance e della ricostruzione, in relazione con i  partner arabi e internazionali, allo scopo di preparare il ‘giorno  dopo’”.

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09:56

Nuovo raid di Israele nel sud del Libano, un morto

Un nuovo raid di un drone israeliano ha preso di mira con tre missili un’auto che viaggiava tra Tiro e Sidone, nel sud del Libano, uccidendo il conducente. Lo riferiscono i media libanesi secondo cui Hezbollah ha poi annunciato che la vittima era uno dei suoi combattenti.

09:49

Iran: “Assurda idea complotto contro amb. Israele in Messico”

L’Iran ha respinto le accuse degli Stati Uniti secondo cui avrebbe tentato di uccidere l’ambasciatore israeliano in Messico, definendole “assurde”. “Abbiamo trovato questa affermazione decisamente ridicola e assurda”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baqaei durante una conferenza stampa, aggiungendo che l’accusa fa parte di un tentativo “di distruggere le relazioni amichevoli dell’Iran con altri Paesi”. Dopo le accuse che Washington aveva mosso venerdi’
scorso all’Iran, il ministero degli Esteri israeliano aveva ringraziato le
autorita’ messicane “per aver smantellato una rete terroristica sostenuta
dall’Iran”. Ma in seguito proptrio il ministero degli Esteri messicano
aveva dichiarato di “non aver ricevuto alcuna informazione” sul presunto
complotto, e l’ambasciata iraniana in Messico lo aveva definito “una
grande bugia”. Secondo una fonte statunitense, la Forza Quds, un’unita’
d’elite del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran,
aveva messo a punto alla fine del 2014 il complotto che prevedeva il
reclutamento di agenti tramite l’ambasciata iraniana in Venezuela,
approfittando dell’alleanza tattica che Nicolas Maduro mantiene con
Teheran.

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09:44

Soldati Idf a tv: “A Gaza saltate regole, puoi sparare senza freni”

Nel documentario televisivo ‘Breaking Ranks: Inside Israel’s War’, che verrà trasmesso nel Regno Unito su ITV stasera ma anticipato dal Guardian, i soldati israeliani descrivono una situazione di caos a Gaza e un crollo delle regole e dei vincoli legali, con civili uccisi per capriccio di singoli ufficiali. “Se vuoi sparare senza freni, puoi farlo”, afferma Daniel, comandante di un’unità di carri armati delle Idf.
   I soldati, che hanno accettato di parlare, hanno confermato l’uso sistematico di scudi umani da parte dell’Idf, contraddicendo le smentite ufficiali, e hanno fornito dettagli sulle truppe israeliane che hanno aperto il fuoco, senza essere provocate, sui civili che correvano per raggiungere le distribuzioni di cibo nei punti militarizzati allestiti dalla controversa Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), sostenuta da Stati Uniti e Israele. “Durante l’addestramento di base dell’esercito, tutti noi cantavamo ‘mezzi, intenti e capacità'”, afferma il capitano Yotam Vilk, ufficiale del corpo corazzato, riferendosi alle linee guida ufficiali dell’addestramento delle Idf, che stabiliscono che un soldato può sparare solo se il bersaglio ha i mezzi, dimostra intenzione e ha la capacità di causare danni. “Non esistono ‘mezzi, intenzioni e capacità’ a Gaza”, dice Vilk. “Nessun soldato menziona mai ‘mezzi, intenzioni e capacità’. È solo: il sospetto di camminare dove non è permesso, per uomini di età compresa tra i 20 e i 40 anni”.
    Un altro soldato, identificato nel programma solo come Eli, afferma: “La vita e la morte non sono determinate dalle procedure o dalle regole di apertura del fuoco. È la coscienza del comandante sul campo che decide”. In tali circostanze, la designazione di chi è un nemico o un terrorista diventa arbitraria, afferma Eli nel documentario. “Se camminano troppo velocemente, sono sospetti. Se camminano troppo lentamente, sono sospetti. Stanno tramando qualcosa. Se tre uomini camminano e uno di loro resta indietro, si tratta di una formazione di fanteria con due uomini a uno: è una formazione militare”, afferma.
    Un’analisi del Guardian di agosto sui dati di intelligence dell’IDF ha mostrato che, secondo i calcoli dei funzionari militari israeliani, l’83% delle vittime a Gaza erano civili, un record storico per i conflitti moderni, sebbene l’Idf abbia contestato l’analisi. Più di 69.000 palestinesi sono stati uccisi dall’inizio della guerra e molti altri continuano a morire nonostante un cessate il fuoco iniziato un mese fa.

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09:06

Iran: “Ridicole accuse Usa su ambasciatrice Israele in Messico”

L’Iran respinge le accuse degli Stati Uniti secondo cui Teheran avrebbe tentato di uccidere l’ambasciatore israeliano in Messico, definendole “assurde”. “Riteniamo questa affermazione molto ridicola e assurda”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baqaei durante una conferenza stampa settimanale, aggiungendo che si tratta di un tentativo di “distruggere le relazioni amichevoli dell’Iran con altri paesi”. Venerdì gli Stati Uniti hanno accusato l’Iran di aver tentato di assassinare l’ambasciatrice israeliana in Messico, aggiungendo che il piano era stato sventato. Secondo una fonte statunitense il “complotto” è stato avviato nel 2024 dalla Forza Qods, il ramo delle operazioni esterne dei Guardiani della Rivoluzione, l’esercito ideologico dell’Iran, ed è stato sventato quest’anno.

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08:54

Media: attacco israeliano in Libano, ucciso comandante Hezbollah

Media libanesi, citati dal canale televisivo israeliano Kan news, riportano che un comandante di Hezbollah, Samir Ali Fakiyya, è stato ucciso questa mattina in un attacco con un drone israeliano nella città di Al-Bissaria, nella regione di Sidone, nel Libano meridionale.

08:30

Albanese: “Non rifarei quel commento al sindaco Reggio Emilia”

‘Quando ho rivisto quel mio commento, me lo son detta: no, non è proprio da me’. Così Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu sui territori palestinesi occupati, affermando in un’intervista al Corriere della Sera che ‘sicuramente’ non rifarebbe quel commento al sindaco di Reggio Emilia, che aveva detto che per il processo di pace serviva la liberazione degli ostaggi israeliani.
    ‘Sono la prima funzionaria nella storia delle Nazioni Unite a subire un simile trattamento – dice in merito alle sanzioni -, che condivido con Putin, Khamenei e Maduro. E che mi viene riservato perché collaboro con la Corte penale internazionale. La verità è che ho denunciato le violazioni dei diritti umani compiute da Israele’. Su Hamas, ‘non c’è dubbio che ci sia stato un attacco terroristico violento, da condannare. Però Israele cosa cavolo fa da 60 anni, nel territorio palestinese occupato? Il mio libro comincia con una frase di Brecht: ‘Tutti vedono la violenza del fiume in piena, nessuno vede la violenza degli argini che lo costringono”.
   La pressione ‘è molto forte’, spiega. ‘Nel 2024, sono cominciate le minacce di morte, lettere in cui dicevano sappiamo dove vivi, minacce di stupro verso mia figlia: ‘Le faremo quel che han fatto alle donne israeliane’. Lì, è partita l’esigenza d’avere protezione dove vivo, in Tunisia’.

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08:24

Turchia al lavoro per passaggio sicuro 200 civili in tunnel Rafah

La Turchia sta “lavorando per garantire il passaggio sicuro di circa 200  civili di Gaza attualmente intrappolati nei tunnel” a Rafah, nel sud  dell’enclave palestinese. Lo ha affermato un funzionario turco spiegando  che il suo Paese “ha contribuito con successo al ritorno di Hadar  Goldin dopo 11 anni, a seguito di intensi sforzi che dimostrano il  chiaro impegno di Hamas per un cessate il fuoco”.
La  scorsa settimana Israele e gli Stati Uniti hanno discusso della  possibilità di far uscire dalla Striscia di Gaza circa 200 militanti di  Hamas intrappolati nei tunnel di Rafah, in un’area sotto il controllo  israeliano, in modo che potessero spostarsi nel territorio controllato  dai palestinesi.

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08:22

Hamas: “Determinati a garantire rispetto della tregua”

Hamas e’ “determinata a garantire il successo
dell’accordo di cessate il fuoco” e “sta lavorando per applicarlo sul
campo”. E’ quanto si legge in una dichiarazione rilasciata da Ismail
Radwan e rilanciata da Channel 12, secondo la quale la questione dei corpi
degli ostaggi “deve essere affrontata rapidamente” e “si deve trovare una
soluzione in tempi rapidi”. Radwan ha chiesto che vengano esercitate
pressioni su Israele affinche’ apra il valico di Rafah e ha osservato che
e’ stato trasmesso un messaggio ai mediatori in cui si esprime la volonta’
di ritirare i miliziani di Hamas da Rafah e dalle aree contrassegnate come
“gialle” in base all’accordo di cessate il fuoco entrato in vigore un mese
fa.

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08:16

Wafa: “Continuano gli attacchi dell’Idf su Gaza City”

L’esercito israeliano continua la demolizione delle case palestinesi nel quartiere di Zeitoun, a sud-est della città di Gaza, mentre contemporaneamente lancia pesanti attacchi aerei sulla città meridionale di Khan Younis. Secondo l’agenzia palestinese Wafa veicoli militari israeliani stanno sparando pesantemente a est della città e droni sorvolano la parte occidentale di Gaza City. Sempre secondo Wafa aerei da guerra israeliani stanno inoltre effettuando intensi e pesanti attacchi sulle zone settentrionali e orientali di Khan Younis, mentre l’artiglieria dell’esercito israeliano ha sparato diversi colpi di cannone sulla zona di Zanna, a nord-est della città.

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08:08

Emirati in forse su partecipazione a forza stabilizzazione Gaza

Gli Emirati Arabi Uniti non hanno intenzione di partecipare alla forza internazionale di stabilizzazione per Gaza perché manca un quadro chiaro, ha dichiarato un alto funzionario. “Gli Emirati Arabi Uniti non vedono ancora un quadro chiaro per la forza di stabilizzazione e, in tali circostanze, probabilmente non parteciperanno a tale forza”, ha dichiarato il consigliere presidenziale Anwar Gargash in occasione di un forum ad Abu Dhabi. “Sosterranno tutti gli sforzi politici a favore della pace e rimarranno in prima linea negli aiuti umanitari”, ha assicurato il funzionario ricordando che il suo Paese ha fornito 2,57 miliardi di dollari in aiuti alla Striscia di Gaza dall’inizio della guerra. Donald Trump ha annunciato la scorsa settimana che la forza internazionale sara’ dispiegata “molto presto”. Il dispiegamento e’ previsto dall’accordo che ha portato al cessate il fuoco del 10 ottobre, dopo due anni di guerra devastante innescata dall’attacco di Hamas del 7 ottobre in Israele. Secondo fonti diplomatiche, diversi Paesi hanno gia’ manifestato la loro disponibilita’ a partecipare e tra questi l’Indonesia, ma insistono su un mandato del Consiglio di Sicurezza prima di schierare effettivamente le truppe nel territorio palestinese. Gli Emirati sono uno dei Paesi della regione che nel 2020 hanno normalizzato le relazioni con Israele con gli Accordi di Abramo. “Questi sforzi non devono solo
continuare, ma intensificarsi parallelamente alla stabilizzazione e alla
ricostruzione”, ha affermato Gargash, secondo il quale l’accordo di
cessate il fuoco “deve essere un inizio, non una fine”. A questo
proposito, ha osservato che “e’ necessaria una tabella di marcia per
ripristinare la stabilita’, garantire un governo palestinese sotto
un’autorita’ riformata (il riferimento e’ all’Autorita’ Nazionale
Palestinese, ndr) e sostenere legalmente la leadership statunitense e il
sostegno arabo”. “Oggi, il piano di pace per Gaza, imperfetto ma
significativo, ha portato a un cessate il fuoco e al rilascio di ostaggi
israeliani e prigionieri palestinesi”, ha sottolineato il funzonario che
ha insistito sul fatto che l’accordo richiede alla comunita’
internazionale di “realizzare un cambiamento reale” nell’enclave
palestinese e di “tracciare un orizzonte piu’ chiaro verso una soluzione a
due stati”. “La regione rimane fragile, ma ci sono motivi per un cauto
ottimismo. Il progresso dipende dalla riaffermazione dei principi degli
Accordi di Abramo: dialogo, coesistenza e cooperazione, l’unica via
sostenibile verso la pace e uno Stato palestinese vitale”.

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07:31

Israele: “Dalla Bbc copertura faziosa, bene le dimissioni”

Il ministero degli Esteri israeliano ha accolto con favore il terremoto che ha colpito i vertici della Bbc sotto il peso delle polemiche per un documentario su Donald Trump e le accuse di faziosità con proteste arrivate direttamente anche dalla Casa Bianca. Lo riporta Ynet. Il ministero israeliano ha affermato che “le dimissioni evidenziano la natura faziosa che da tempo caratterizza la copertura mediatica della Bbc su Israele. Per troppo tempo, hanno diffuso disinformazione che ha alimentato l’antisemitismo e l’estremismo”.

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07:25

Libano, media: raid idf ha colpito auto: un morto

Un raid aereo condotto dalle Forze di difesa israeliane ha colpito  un’auto nella zona di Sidone, in Libano. Lo scrivono i media libanesi.  In particolare l’emittente ‘Al-Mayadeen’, vicina a Hezbollah, ha  riferito che ”una persona è stata uccisa a causa di un attacco con ujn  drone contro un veicolo nella zona di Tyre nel sud del Paese”.

07:16

Media: Kushner arrivato in Israele, oggi vedrà Netanyahu

Il genero e inviato di Donald Trump, Jared Kushner, è arrivato in Israele dove oggi incontrerà il premier Benyamin Netanyahu. Lo riporta Channel 12.