Interviene Elkann
Dopo il deludente Gran Premio di San Paolo, conclusosi con un doppio ritiro da parte di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, la Ferrari è scivolata al quarto posto nel mondiale costruttori, distante 36 lunghezze dalla Mercedes seconda quando mancano 3 gare al termine del campionato.
A margine di un evento svoltosi al Coni per celebrare la partnership tra Stellantis e il Comitato Olimpico delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina, il presidente John Elkann ha parlato sia del mondiale di F1 che della gioia del successo nel WEC, nelle dichiarazioni riportate da Repubblica.
Strigliata ai piloti
“Vincere il campionato dell’Endurance, sia come Costruttori che come piloti, è stata un’emozione straordinaria sabato sera. È una bellissima dimostrazione di quando la Ferrari è unita e quando tutti sono insieme, si possono ottenere delle grandissime cose.
In Brasile è stata invece una grandissima delusione e se guardiamo alla F1, vediamo che da una parte ci sono i nostri meccanici con l’ottimo lavoro fatto, per esempio ai pit stop, e così se guardiamo ai nostri ingegneri, non c’è dubbio che la macchina è migliorata.
Ma se guardiamo al resto, non è all’altezza: abbiamo dei piloti che è importante che si concentrino a guidare e parlino meno. Abbiamo ancora delle gare importanti davanti a noi e non è impossibile ottenere il secondo posto nei Costruttori. E questo è l’invito più importante che arriva dal Bahrain: è la dimostrazione che quando la Ferrari è una squadra, noi vinciamo.
Vasseur è assolutamente dedicato a fare in modo che la Ferrari possa performare, è stato confermato durante l’estate. Quello che è importante, lo ripeto e l’ho scritto anche internamente sabato, noi siamo estremamente felici per la grandissima vittoria nell’Endurance, arrivato in un anno difficile ed è stata ottenuta perché si è riusciti a lavorare, nonostante le difficoltà, in maniera coesa.
Quello che è importante in Formula 1 è lavorare in maniera coesa. Ripeto: meccanici coi pit stop e ingegneri stanno lavorando bene per far progredire la macchina durante l’anno. Abbiamo tante cose che devono andare meglio e sicuramente abbiamo bisogno di piloti che pensano non a loro stessi, ma alla Ferrari”.