Una violenta esplosione ha scosso ieri, 10 novembre, il centro di Nuova Delhi, causando almeno 13 morti e numerosi feriti. L’episodio, avvenuto quando un’auto è esplosa improvvisamente dopo aver rallentato a un semaforo rosso, ha gettato nel panico residenti e turisti. Le autorità hanno immediatamente innalzato il livello di allerta nella capitale.

Identificato l’attentatore: un medico originario del Kashmir

La polizia indiana ha identificato il presunto attentatore suicida come Umar Un Nabi, un medico originario del Kashmir, in servizio da tre anni presso l’Al-Falah Medical College di Faridabad. Le indagini, coordinate dall’antiterrorismo, hanno permesso di risalire alla sua identità grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza, che lo mostrano alla guida della Hyundai i20 pochi minuti prima dell’esplosione.

Una rete di medici dietro la cospirazione

Secondo le fonti investigative citate dall’Hindustan Times, Umar Un Nabi farebbe parte di una rete più ampia di cospiratori, composta anche da Adeel Ahmad Rather, medico del college medico governativo di Anantang, arrestato la scorsa settimana. Le informazioni ottenute durante il suo interrogatorio hanno portato a una serie di raid a Faridabad, dove gli agenti hanno rinvenuto una grande quantità di materiale esplosivo.

Gli investigatori sospettano inoltre il coinvolgimento di Muzammil Shakil, studente di medicina al quarto anno, che avrebbe accompagnato Nabi nel trasporto degli esplosivi da Faridabad a Nuova Delhi.

Operazioni di polizia su vasta scala

Oltre 800 agenti sono stati mobilitati per un’operazione di sicurezza straordinaria nell’area compresa tra Faridabad e Nuova Delhi.

“Stiamo perquisendo ogni strada, casa e campo della regione per assicurarci che non vi siano altri sospetti o ordigni inesplosi,” ha dichiarato il vice capo della polizia di Faridabad, sottolineando che la rete di medici coinvolti potrebbe essere “vasta”.

Modi: “Andremo fino in fondo”

Il premier indiano Narendra Modi ha espresso profonda tristezza per l’accaduto:

“Oggi vengo qui con il cuore pesante. Il terribile incidente avvenuto a Delhi ha profondamente rattristato tutti. Comprendo il dolore delle famiglie colpite. Le nostre agenzie andranno a fondo di questa cospirazione.”

Modi ha inoltre ribadito che “i cospiratori non saranno risparmiati”, assicurando che le indagini continueranno senza sosta fino all’individuazione di tutti i responsabili.

Allerta massima in Punjab e Haryana

Dopo l’attentato, gli stati confinanti del Punjab e dell’Haryana hanno rafforzato le misure di sicurezza. Secondo il quotidiano The Hindu, la polizia del Punjab ha ricevuto l’ordine di mantenere il massimo livello di allerta, intensificando i controlli ai confini e lungo le vie di comunicazione principali.

In Haryana, gli agenti stanno controllando trasporti pubblici, parcheggi, alberghi e veicoli in transito tra gli stati. La tensione rimane alta, mentre il Forte Rosso, simbolo storico e meta turistica di Delhi, resta sotto stretta sorveglianza.