MILANO. ”Un brillamento solare molto intenso (classe X5.1) si è verificato alle 11:04 ora italiana del 11/11/2025. Ciò può implicare la possibilità di blackout radio nelle regioni dell’Europa centrale, del Mediterraneo e del Nord Africa”. Le esplosioni sul sole continuano a causare conseguenze anche sulla Terra e nelle prossime ore ce ne potrebbero essere alcune, anche marcate, alla nostre latitudini. L’allarme lo lancia l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Dipartimento Ambiente

 

Quanto sta accadendo è presto riassunto. ”A seguito dell’arrivo di diverse espulsioni di massa coronale (CME) nei giorni scorsi, la Terra ha attraversato fasi di intensa attività geomagnetica – spiegano – che potrebbe ulteriormente aumentare nei prossimi giorni. Tra le 18:00 del 5 novembre e le 12:00 UT del 6 novembre, le condizioni geomagnetiche hanno raggiunto livelli compresi tra STORM G1 e STORM G2. Episodi di attività simile si sono verificati anche nelle notti del 6–7 e 7–8 novembre, quando la velocità del vento solare ha toccato un massimo di circa 850 km/s alle 10:15 UT del 7. Tuttavia, non si sono registrate perturbazioni geomagnetiche più intense”.

 

”La regione attiva AR 14274, che aveva generato CME la scorsa settimana, si trova ora in una posizione rivolta verso la Terra – aggiunge l’Ingv -. Il 9 novembre, alle 07:35 UT, ha prodotto un brillamento solare di classe X1.7 accompagnato da una CME di tipo “full halo”, la cui onda d’urto dovrebbe raggiungere il nostro pianeta nel tardo pomeriggio o in serata dell’11 novembre (ora del Regno Unito). Gli effetti delle precedenti espulsioni renderanno probabilmente già turbolento il vento solare nelle prossime ore, con conseguente aumento dell’attività geomagnetica nella giornata di domani. Nella mattinata di ieri, alle 09:00 UT, si è verificato un nuovo brillamento solare di lunga durata di classe X1.2. Saranno necessarie ulteriori osservazioni e analisi per valutare l’impatto di una possibile CME associata, ma le prime indicazioni suggeriscono che l’attività geomagnetica potrebbe intensificarsi ancora nei prossimi giorni. In presenza di cieli sereni e buone condizioni di oscurità, aumenta la probabilità di osservare l’aurora nei prossimi giorni, soprattutto dalle regioni della Scozia, del nord dell’Inghilterra e dell’Irlanda del Nord, dove le condizioni meteorologiche lo permetteranno”.