Con una crescita tanto rapida quanto costante, ormai nessuno dubita che il gruppo cinese Chery sia un attore globale di primo piano. Ora il colosso punta a mettere radici solide in Europa e, a giudicare dai numeri, sembra sulla strada giusta.
Per ripercorrere i risultati recenti e scoprire i piani futuri, i colleghi di Motor1.com Spagna hanno intervistato Jeff Zhang, vicepresidente di Chery International e responsabile per le operazioni europee, che ci ha anticipato l’arrivo di un’auto più piccola della Omoda 3.
Non solo, altre fonti vicine all’azienda hanno anticipato in queste ore che nel 2026 arriverà un nuovo brand chiamato LEPAS. È ancora presto per parlare di posizionamento, ma i tre modelli dovrebbero essere tre SUV.
Vendite in crescita e debutti in nuovi mercati
“Non siamo più solo un’azienda cinese. Siamo un’organizzazione globale – ha detto -. Nel 2024 abbiamo venduto oltre 2,6 milioni di veicoli a livello mondiale, di cui 1,14 milioni fuori dalla Cina. Solo in Europa, abbiamo superato le 70.000 unità in appena un anno e mezzo”.
Un risultato trainato soprattutto dai brand pensati per il mercato europeo: Omoda, Jaecoo e la storica Ebro, rilanciata con EV Motors e ora con uno stabilimento proprio nella Zona Franca di Barcellona. “La Spagna è stata fondamentale per il nostro ingresso in Europa. In appena un anno abbiamo venduto più di 20.000 unità a marchio Omoda e Jaecoo Paese”, ha spiegato Zhang.
Dopo l’ingresso in cinque mercati europei, tra cui, appunto, la Spagna e Italia, Omoda e Jaecoo si apprestano a debuttare nella seconda metà dell’anno anche nei Paesi Bassi, Germania e Francia.
I nuovi marchi e i modelli in arrivo
L’espansione europea di Chery non si fermerà qui. Zhang conferma l’arrivo di nuovi modelli e l’ingresso di altri brand del gruppo, come Exeed e la sua gamma elettrica Exlantix, già disponibili in Norvegia e Danimarca. È previsto anche il lancio di iCaur, un marchio dedicato a SUV e fuoristrada 100% elettrici.
Sul fronte modelli, sono in arrivo:
- Jaecoo 5 HEV
- Jaecoo 7 HEV
- Omoda 5 HEV
- Omoda 3 (un urban SUV pensato appositamente per le città europee, in arrivo nella prima metà del 2026)
“Stiamo anche lavorando a un’auto ancora più compatta e urbana per Omoda, in linea con le esigenze dei clienti europei”, ha aggiunto Zhang.
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Fonte: Omoda
Chery propone una gamma molto ampia, per adattarsi al ritmo di elettrificazione dei singoli Paesi. “Ogni mercato avanza con tempi diversi – ha spiegato -. Ecco perché offriamo motorizzazioni che spaziano dai modelli a combustione interna fino ai 100% elettrici, passando per HEV e PHEV. Crediamo che le motorizzazioni ibride siano essenziali per facilitare la transizione, soprattutto dove le infrastrutture per l’elettrico sono ancora carenti”.
Tuttavia, il gruppo è determinato a ridurre gradualmente la quota di auto termiche nelle vendite europee.
Una seconda fabbrica in Europa?
La fabbrica di Ebro a Barcellona non sarà sufficiente per sostenere la crescita europea. “Stiamo valutando l’apertura di un secondo impianto di produzione – ha annunciato Zhang -. Le prime Omoda 5 e Jaecoo 5 elettriche saranno assemblate a Barcellona entro fine anno, evitando così i dazi sulle auto elettriche cinesi“.
Dove sorgerà il secondo impianto? Al momento, nessuna conferma ufficiale. Stessa incertezza sulla futura sede europea di Chery International. La Spagna è una candidata forte, insieme a Germania e Paesi Bassi. “Vogliamo una sede che permetta decisioni rapide, con orari compatibili con l’Europa. Decideremo nei prossimi mesi”, ha precisato.
Il gruppo sta valutando anche un nuovo centro di Ricerca e Sviluppo in Spagna, oltre a quello già presente in Germania. “La Spagna è molto strategica per noi. Vogliamo avere lì un centro di competenza solido per supportare tutta l’Europa”, ha detto Zhang.
Il centro in Germania finora si è occupato di omologazioni e ottimizzazioni. Il prossimo passo? Lo sviluppo completo dei veicoli direttamente in Europa. Questo permetterà a Chery di applicare miglioramenti in tempi record, anche entro sei mesi dal feedback dei clienti.
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