Trattative fra l’attuale proprietario, il fondo Permira, e il conglomerato cinese che gestisce 55 miliardi di dollari e ha 160 aziende in portafoglio
Operazione Marco Polo. Le sneaker di lusso veneziane di Golden Goose vanno verso il fondo cinese Hongshan. Secondo indiscrezioni, il private equity Permira sta trattando la cessione dell’azienda veneta che produce le scarpe indossate da star del calibro di Taylor Swift. Al tavolo con l’attuale proprietario c’è il conglomerato cinese Hongshan che gestisce oltre 55 miliardi di dollari e ha partecipazioni in più di 160 imprese fra cui Alibaba, Byd, Bytedance (TikTok) e il gruppo Amer Sports (Wilson, Salomon e Atomic). La valutazione di Golden Goose nell’operazione potrebbe superare i 2,5 miliardi e a curare il negoziato — ben avviato, seppure non ancora concluso — sarebbe la banca d’affari statunitense Jp Morgan per gli aspetti finanziari e lo studio White & Case per quelli legali.
La storia dell’azienda
Fondata nel 2000 a Marghera (Venezia), Golden Goose ha conosciuto una crescita costante che l’ha portata a chiudere il 2024 con ricavi per 654 milioni e utili per 52 milioni. Questo percorso è stato accompagnato da tre fondi che si sono avvicendati nella proprietà: Ergon Capital, Carlyle e infine Permira. Quest’ultimo aveva deciso nell’estate del 2024 di quotare l’azienda a Piazza Affari, accettando una valutazione iniziale di circa 1,7 miliardi di euro. A poche ore dal suono della campanella, però, Permira ha preferito rinviare l’approdo in Borsa in attesa di tempi migliori per il settore della moda. Pochi mesi più tardi, nel capitale di Golden Goose è entrato con una quota del 12% Blue Pool Capital, family office del co-fondatore di Alibaba, Joe Tsai. Un primo segnale del forte interesse dall’Oriente per il gruppo veneto che potrebbe preludere alla cessione al conglomerato cinese Hongshan.
I numeri di Golden Goose
Nel frattempo, l’azienda guidata da Silvio Campara ha proseguito nella sua traiettoria di crescita, realizzando nei primi sei mesi del 2025 ricavi per 342,1 milioni (+13%), con un margine di profitto del 33%. Merito soprattutto della strategia di espansione della rete di negozi, arrivati a contare 225 punti vendita, che ha permesso a Golden Goose di realizzare circa l’80% del fatturato netto tramite vendite dirette alla clientela, saltando cioè i canali distributivi intermedi.
11 novembre 2025 ( modifica il 11 novembre 2025 | 17:58)
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