Aveva 70 anni ed era malato da mesi. A Bologna vinse una Coppa delle Coppe e due Coppe Italia, il suo passato da giocatore di grande livello della Nba fu macchiato dalla cocaina, tanto da essere trovato positivo per tre volte fino alla radiazione
Giornalista
11 novembre 2025 (modifica alle 19:28) – ROMA
Lutto nel mondo della pallacanestro. Michael Ray Richardson, conosciuto da tutti come “Sugar”, si è spento all’età di 70 anni dopo una lunga malattia. Ex stella della Virtus Bologna, è stato uno dei giocatori stranieri più iconici e amati mai passati sotto le Due Torri e in generale nel nostro campionato: ancora oggi, quando si parla degli stranieri più forti che abbiano mai calcato i parquet della Serie A, dire Richardson della Virtus viene spontaneo.
larry bird—
Come biglietto da visita basterebbe il numero di scelta al draft: quarto assoluto nel 1978. Due gradini più in giù i Celtics presero tal Larry Joe Bird… Nato in Texas ma spostatosi con la famiglia presto a Denver, Colorado, al liceo venne reclutato da molte università, tra cui Iowa, Colorado State e Montana. Ha giocato nella Nba per otto anni, soprattutto nei New York Knicks dal 1978 al 1982 e nei New Jersey Nets dal 1983 al 1986. Nel 1984 fu trovato positivo alla cocaina per la terza volta e venne sospeso dal campionato Nba, per poi venire definitivamente radiato nel 1986.
italia—
Arrivò in Italia nel 1988 nelle file dell’allora Knorr Bologna, allenatore Bob Hill, vice Ettore Messina: era la Virtus di Porelli, con Villalta e Brunamonti. Giocò in Italia fino al 1994, vincendo la Coppa Italia nel 1989 e diventò Mvp dell’All Star Game. L’anno successivo sempre con la Virtus vinse la Coppa Italia e la Coppa delle Coppe. Segnò 50 punti nell’All Star Game, ottenendo un nuovo record. Nel 1991 iniziò la preparazione con Bologna e venne trovato positivo alla cocaina. ‘Sugar’ si giustificò dicendo che si trattava di un anestetico. Lì iniziò il suo giro d’Europa: Spalato, Livorno, Antibes, Cholet, Forlì, per poi chiudere all’AC Golfe-Juan-Vallauris, nei pressi di Nizza, a 47 anni.
figlio—
Il figlio Amir, classe 2002, lo scorso anno è passato dal Reims alla Fiorentina. Ha anche vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi col Marocco, segnando anche uno splendido gol con un tiro a giro dal vertice dell’area contro l’Iraq a Nizza, nell’ultima partita della fase a gironi. Nato proprio in Riviera francese dove Sugar ha disputato l’ultima stagione prima di ritirarsi, ha iniziato la carriera a Le Havre in Ligue 2, club che ha sfornato talenti come Pogba, Mahrez, Benjamin Mendy e Payet. Centrocampista dai piedi buoni, come si diceva una volta, è stato votato da L’Equipe lo scorso anno come uno dei 5 miglior giovani del campionato.
fiorentina—
È arrivato anche il cordoglio del club viola: “Il Presidente Rocco Commisso, sua moglie Catherine, il Direttore Generale Alessandro Ferrari, il DS Roberto Goretti e tutta la Fiorentina si stringono attorno ad Amir Richardson ed esprimono le più sentite condoglianze a lui ed alla sua famiglia per la scomparsa del padre”.
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