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«Vianello mi vedeva come suo successore a Pressing. Mi fecero la guerra e così finì la mia avventura a Italia 1». Volto memorabile della tv italiana negli anni ’90, Corrado Tedeschi si racconta a Il Corriere della Sera. Dal primo concorso vinto in tv, tra avventure amorose, Mediaset, Rai, e teatro il conduttore passa in rassegna gli eventi più clamorosi della sua carriera e vita privata. 


APPROFONDIMENTI

Il debutto in Rai

Corrado Tedeschi, classe 1952, aveva 30 anni quando vinse in Rai il concorso per nuovi volti televisivi “Un volto per gli anni 80”, nel 1984.

Sotto consiglio dell’ex moglie, ha raccontato in un’intervista a Renato Franco, aveva partecipato al concorso seppur scettico. E invece, è proprio qui che avvenne la svolta della sua carriera. Subito dopo aver vinto il concorso, ottiene un ruolo nel programma “Musica d’estate” entrando nelle tv degli spettatori italiani con il suo primo debutto.Il successo con «Doppio Slalom»

Nel 1985 passa poi a Canale 5, con la trasmissione televisiva “Doppio Slalom” fino al settmebre 1990 quando lasciò la conduzione a Paolo Bonolis. «Dopo la prima settimana non potevo più uscire per strada», racconta a Il Corriere della Sera. «Fu un successo spaventoso, facevamo numeri incredibili, ascolti pazzeschi. Essere riconosciuto per strada era bellissimo». Tra i concorrenti, c’era un giovanissimo Salvini, che il conduttore ricorda come «preparatissimo per avere quell’età».

La conduzione di Studio Sport. Pressing?: «Vianello mi considerava suo successore»

Dal1996 ale 1999, Tedeschi conduce il programma televisivo Studio Sport. Intanto, la conduzione della tramissione Pressing viene affidata a Raimondo Vianello, che resta alla guida dello show fino al 1999. «Vianello mi vedeva come suo successore a Pressing». Ha ricordato nell’intervista, raccontando come da quel momento si formò una vera e propria voragine intorno a lui. «Mi fecero la guerra e così finì la mia avventura a Italia 1». Dopo un periodo di totale emarginazione dal mondo dello spettacolo, sono arrivati cinque anni di “Cominciamo bene”, trasmissione di grande successo che fece il boom degli ascolti in Italia.

Il conduttore ha anche raccontato del suo “sogno mancato”: la conduzione de “L’Eredità”. «Mi era stata assegnata L’Eredità» racconta a Il Corriere «Ma nel frattempo sono saltati tutti quelli che mi volevano e io sono rimasto senza niente». Nonostante le delusioni, il conduttore ha poi trovato il suo riscatto lasciando la tv e dedicandosi al teatro, portando in scena 50 spettacoli dal 1990.

Una vita sentimentale «agitata», figlio di marinaio e rubacuori incallito

Figlio di un ufficiale della Marina Militare ha raccontato di tutti quegli spostamenti che in qualche modo hanno forgiato il suo carattere, nonché la sua vita sentimentale da adulto. «Ho fatto molti casini. Ho scritto anche uno spettacolo piuttosto autobiografico, L’uomo che amava le donne. Essendo figlio di un marinaio ho preso tutto il peggio che potevo da lui». La prima volta? A Buckingham Palace, assurdo ma vero. A Londra con suo fratello, una sera i due conoscono un ragazzo napoletano e con alcune ragazze vanno a casa sua. Aveva 14 anni «ed è stata la mia prima volta».


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