Ferrara, 11 novembre 2025 – “Inizialmente l’idea era solo quella di salutare i colleghi dopo sette anni di lavoro insieme. Dopotutto, con molti di loro mi ero trovato bene. Poi, scrivendo di getto, mi è venuto in mente quanto di meno positivo ho vissuto in quel periodo. Tendo ad accumulare, ma poi alla fine non riesco a stare zitto”.

L’operaio ha mandato una mail di critiche sulla gestione dell’azienda a tutti i colleghi, vertici compresi, nel suo ultimo giorno di lavoro: “Questo posto non mi mancherà”
La mail di commiato dell’operaio? Nata quasi ‘improvvisata’
E’ nata così, quasi ‘improvvisata’, la mail di commiato che è costata a un operaio 45enne del ferrarese un processo per diffamazione ai danni dell’azienda nella quale lavorava. Un incubo dal quale è uscito di recente, con una sentenza del giudice che lo assolve perché il fatto non costituisce reato.
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Quelle parole solo una legittima critica e non un’offesa
Quelle sue parole, con le quali evidenziava quelle che a suo dire erano alcune criticità sul luogo di lavoro, sarebbero state soltanto una legittima critica e non un’offesa. Ora, a mente fredda, l’uomo (difeso dall’avvocato Denis Lovison) ripercorre quei momenti.

Una mail per l’addio
L’operaio: “Pensavo avrebbero capito che si trattava di una critica costruttiva”
“Non mi aspettavo che per quella lettera sarei finito a processo – spiega -. Da una parte ero disgustato dalla situazione, dall’altra confidavo nell’intelligenza di chi avrebbe letto. Pensavo avrebbero capito il mio discorso, che voleva essere una critica costruttiva”. Ma così, evidentemente, non è stato. I responsabili dell’azienda hanno sporto querela e il caso è arrivato a giudizio. Dopo la sentenza di assoluzione, l’operaio (che ora lavora in un’altra società) si dice sollevato. “È un bel peso che mi sono tolto dalle spalle – prosegue -. Confidavo che sarebbe andata così, ma queste vicende non si chiudono finché non sono effettivamente finite”.
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La mail inviata a tutta la rubrica: “Saluti”
La vicenda prende il via nel maggio 2021. Il 45enne ferrarese, dopo sette anni di lavoro come operaio in un’azienda di tecnologie per l’agricoltura, aveva trovato un altro impiego. Nel suo ultimo giorno aveva deciso di togliersi qualche “sassolino” dalla scarpa, inviando all’intera rubrica aziendale (composta da un centinaio di nominativi tra dirigenti, dipendenti e collaboratori) una mail dal titolo ‘Saluti’.

Una mail per l’addio
“Finalmente me ne vado, non mi mancherete”
Nel testo, l’operaio segnalava una serie di situazioni che evidentemente non aveva gradito nel corso degli anni alle dipendenze della società. “Dopo circa sette anni e mezzo – recita la mail incriminata –, finalmente si conclude la mia avventura, dico finalmente perché mi è costato non poco accettare già il primo rinnovo… di sicuro non mi mancherà”. Chiosa finale: “Ricordo a chi, come me, è stanco, che l’unico modo per trovare altro è cercare e non demordere”.

