Gentile Direttore,
tutte le argomentazioni finora lette hanno un loro fondamento, ma bisogna rassegnarsi al fatto che i prezzi dei prodotti sono irragionevoli. Non parlo solo della bici comlpeta ma anche dei componenti e dei vari gadget o ancora dell’abbigliamento. In aggiunta dico che oltre alla politica dei prezzi delle ditte, anche gli acquirenti hanno le loro colpe, soprattutto se acquistano bici da 15/18mila euro. Se poi la clientela diventa esigente al punto di pretendere mezzi da campionato del mondo è chiaro che le ditte esigano prezzi alti. Il  risultato di questa situazione e’ che adesso ci sono magazzini e ditte che devono ritornare sui loro passi, in aggiunta e’ di dominio pubblico che molte compagnie soprattutto di mtb hanno chiuso, son fallite o sono andate in amministrazione controllata. Addirittura Shimano ha visto i suoi incassi scendere nettamente pur rimanendo in salute finanziariamente parlando. Prima del COVID le bici erano accessibili con allestimenti decenti, ora con la scusa delle materie prime, costi di gestione, vendite online etc. il mondo bici è mutato snaturandosi. Da parer mio acquirenti, ditte, marketing etc dovrebbero far 3/4 passi indietro e riflettere attentamente.

Saluti

Alessandro Monti

Purtroppo il prezzo delle bici di vertice si è impennato per tanti motivi, anche globali, che cita anche lei. Difficile immaginare un abbassamento dei prezzi.
Ma il mercato non è fatto solo di prodotti di vertice.