È finita con venti persone dietro le sbarre e tre ai domiciliari la maxi operazione scattata all’alba di oggi, martedì 11 novembre, in provincia di Trento (e non solo) che ha visto in campo 160 poliziotti: gli arrestati sono accusati di associazione per delinquere legata ai furti in abitazione in Trentino tra l’estate e l’autunno 2024 e allo spaccio di droga.
Batterie e pusher: come (e dove) erano divisi i due gruppi
“Dalle indagini svolte dalla squadra mobile di Trento è emersa l’interazione di due gruppi criminali: l’uno composto prevalentemente da cittadini dell’Est Europa – stabilizzatisi a Mattarello, nonché nella zona della Piana Rotaliana e della Val di Non – impegnati nei furti in abitazione e nello smercio di sostanze stupefacenti; l’altro rappresentato per lo più da nordafricani dediti allo spaccio di droga in città a Trento” spiegano dalla questura.
Una cooperazione quella tra batterie di ladri e pusher che ha portato alla costituzione di un’associazione a delinquere ben radicata a Trento. Avevano basi logistiche, mezzi e utenze telefoniche per gestire al meglio colpi e traffici, così è emerso dalle indagini.
Coca, hashish e una montagna di soldi
Durante le indagini erano già state arrestate in flagranza di reato sei persone, mentre nove sono state denunciate. A essere sequestrati, invece, 4,5 chili di cocaina, circa 14 chili di hashish, 112mila euro e una pistola semiautomatica Kimber, risultata rubata nel corso di un furto in abitazione commesso in provincia di Perugia nel 2019.