• codice fiscale del contribuente o del familiare a carico cui si riferisce la spesa o il rimborso;
  • codice fiscale o partita Iva e cognome e nome o denominazione del soggetto erogatore della prestazione o del rimborso;
  • data del documento fiscale di spesa;
  • tipologia della spesa (secondo le classificazioni previste per l’invio al sistema TS: ticket, farmaci, dispositivi medici, prestazioni sanitarie e così via);
  • importo della spesa o del rimborso;
  • data del pagamento o rimborso;
  • presenza di pagamento tracciato (quando richiesto per la detraibilità).

Restano esclusi dalla consultazione i dati per i quali il contribuente abbia manifestato l’opposizione.

Novità e controlli 2025

Le nuove modalità di accesso a fini di controllo, applicabili dai dati 2025, renderanno più efficace l’opzione – contenuta nella risposta alla Faq del 17 luglio dell’agenzia delle Entrate – di basare la prova del sostenimento delle spese sanitarie, ai fini della detrazione o deduzione, sul prospetto delle spese scaricato dal Sistema Ts, autocertificato conforme, senza esibire scontrini e fatture. Tale modalità semplificata costituiva, infatti, una agevolazione soprattutto per Caf e professionisti, che possono così apporre il visto di conformità sulle spese risultanti dal sistema Ts senza controllare uno per uno i documenti di spesa. Tuttavia, in sede di controllo le risultanze pure e semplici del sistema Ts potrebbero non bastare: vi sono dati, infatti, che il software della precompilata scarta anche se regolarmente inviati (si veda «Il Sole 24 Ore» del 29 settembre). Con la nuova procedura, in sede di verifica il funzionario potrà esaminare direttamente online i dati di dettaglio di ogni fattura e confermare la detrazione o deduzione, senza necessità di produrre alcun documento cartaceo.

Resta l’esigenza di conservare fatture e scontrini per i quali è stata fatta opposizione (e che, quindi, a seconda dei casi non sono presenti a sistema, o non sono consultabili dall’Agenzia), e quelli delle spese non trasmesse alla precompilata (ad esempio cure all’estero, acquisti online o presso supermercati: si veda ancora «Il Sole 24 Ore» del 29 settembre).

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