voto
7.5

  • Band:
    DRAIN
  • Durata: 00:27:24
  • Disponibile dal: 07/11/2025
  • Etichetta:
  • Epitaph

Apple Music non ancora disponibile

Solo per il fatto che i Drain provengano da Santa Cruz, California, li rende schifosamente più fighi della concorrenza. La capitale mondiale del surf, col suo stile di vita rilassato e “da spiaggia” e la fiorente contro cultura giovanile è stata un hub per il punk hardcore sin dagli anni ’80-’90, dando vita a svariate formazioni come gli storici ed influenti Blast! e, più recentemente, band che hanno contribuito alla rinascita del genere come Scowl, Sunami e Gulch. Da questi ultimi nascono i Drain, formazione che più di tutte le altre incarna lo spirito californiano, rendendo estremamente solare il loro crossover tra hardcore e thrash metal. L’attitudine positiva, inclusiva e divertente è quella marcia in più che li rende diversi dall’EP “Over Thinking” (2016) fino all’ottimo “Living Proof” (2023).

Non ci aspettiamo niente di diverso per questo terzo album in studio, nato con l’obiettivo di sintetizzare l’energia unica che il gruppo riesce a sprigionare in sede live, in seguito a un rinnovato bagaglio di esperienza che dopo concerti ‘guerrilla style’ con più di duemila partecipanti si è ampliato a tour mondiali, condividendo palchi con eroi come Terror e formazioni più pop come Neck Deep e, addirittura, accumulando esperienza negli stadi coi Blink 182. Così, questi dieci brani sono stati registrati dal vivo, senza metronomo, per replicare l’animo esplosivo e trascinante di questo trio delle meraviglie.

“Stealing Happiness From Tomorrow” è anomala nella sua lunghezza, ma condivide l’animo frenetico, elettrico e vitale delle ben più brevi “Living In A Memory” e “Nights Like These”, i brani più accessibili e divertenti che uniscono il groove catchy e positivo dei Turnstile al crossover dei Suicidal Tendencies e all’attitudine degli Speed. “Scared Of Everything And Nothing”, “Darkest Days” e “Loudest In The Room” sono più potenti, tese e grezze, ricordando Knocked Loose e Power Trip senza mai cedere all’oscurità.
“Who’s Having Fun?”, “Nothing But Love” e “Can’t Be Bothered”, invece, mescolano ferocia con quei tocchi melodici che ‘difensori della fede’ come i Terror non possono permettersi di prendere in considerazione.

Che i Drain siano una delle migliori espressioni contemporanee dell’hardcore mondiale lo sappiamo, e “…Is Your Friend” non fa altro che confermarlo, perché la formula funziona alla perfezione: Cialamitaro, con il suo scream acuto che ricorda il vecchio Phil Anselmo, è un perfetto ed irresistibile ‘firestarter’, mentre Tim Flegal e Cody Chavez sono capaci di far scattare il putiferio a loro piacimento, in un pit con palloni e gonfiabili da spiaggia come solo i Municipal Waste sanno evocare.

Vista la platea in continua espansione e i moltissimi addetti ai lavori che stanno ancora “saltando sul carro”, ha perfettamente senso riproporre la formula vincente, ma, a dire il vero, per chi li segue dagli inizi, sul piatto non c’è proprio nulla di nuovo, facendo nascere per la prima volta quel senso di ripetitività che, ad oggi non era mai stato associato al gruppo. Siamo sicuri comunque che con la fantasia e la carica della formazione il sentimento sarà minimizzato nel corso del ciclo di vita di questo album, grazie a nuove trovate dal vivo, videoclip umoristici ed inedite follie, quindi uniamoci tranquillamente alla festa targata Drain, con questa raccolta che andrà ad alimentare i loro set scatenati ed inimitabili.