Continua con l’intervento dell’artista Carlo D’Oria il progetto Landandart – andar per arte, creato e curato dall’Associazione culturale VIA, con l’obiettivo di valorizzare il territorio del Monregalese in Piemonte attraverso differenti linguaggi artistici contemporanei, con il coinvolgimento di attori locali, nazionali e internazionali.
Dopo gli artisti Emilio Ferro, Giovanni Ozzola e Antonio Capaccio, sabato 8 novembre è stata inaugurata l’opera Flusso Pellegrino di Carlo D’Oria, installata nel campo” Dietro San Rocco”, proprio dietro la Cappella omonima, a Vicoforte. La scultura, in ferro corten, vuole essere un omaggio dell’artista “a tutta l’umanità che proprio grazie al suo spirito nomade ha contribuito alla mescolanza delle etnie, allo scambio di pensieri e all’incontro di culture diverse”.

[Carlo D’Oria, Flusso Pellegrino – Fotografia di Silvia Mangosio]
Prendendo ispirazione dagli esploratori, dai migranti, dai pellegrini, da coloro che son dovuti fuggire da una terra invasa o distrutta da cataclismi naturali, D’Oria rappresenta un flusso di figure umane che si liberano nell’aria come foglie al vento, in direzioni differenti, inseguendo nuovi orizzonti, e racconta così lo storia del nomadismo dell’uomo, dettato da tanti motivi differenti, dalla necessità, dalla voglia di esplorare, dal desiderio di raggiungere una meta, una persona, una vita diversa.
Le sagome in acciaio corten, con le loro superfici ossidate e i profili irregolari, ricordano anche foglie agitate e sostenute dal vento, frammenti di un’umanità che si muove, si disperde e si ritrova nel ciclo vitale della natura. In questo dialogo tra materia, ambiente e memoria, la scultura di D’Oria si fa presenza viva, forte eppur leggera, proiettata verso uno spazio e un tempo nuovi eppur saldamente radicata nel qui e ora, quasi un arbusto vivo che ha voluto nascere proprio lì, per radicare in profondità e poi espandersi in una diaspora che porterà frutti.

[Carlo D’Oria, Flusso Pellegrino – Fotografia di Silvia Mangosio]
Un altro intervento da poco inaugurato è quello di Antonio Capaccio che con l’opera La Vergine dei Battuti ha colmato il vuoto che si era venuto a creare nella maestosa nicchia ornata di stucchi che sovrasta l’altare dell’ex Oratorio della Confraternita dei Battuti a Vicoforte, un tempo occupata da uno stendardo processionale ora conservato nella Sala Consiliare del Comune di Vicoforte.
Capaccio mescola arte figurativa e arte astratta offrendo un compendio di tutto il suo percorso artistico, che ha visto nel tempo l’alternarsi di lavori squisitamente astratti ad altri più barocchi, ad altri ancora decisamente figurativi, sempre connotati da una costante ricerca dell’armonia, dell’eleganza. Il titolo focalizza l’attenzione sul personaggio centrale dell’opera, una Madonna col Bambino che l’artista ipotizza fosse presente anticamente sullo stendardo ma ora non più visibile, in un ideale completamento dell’antico dipinto ormai usurata dal tempo, che ora rivive in una trasposizione rigorosa e al contempo poetica nello spazio appartenuto ai Battuti.
Associazione culturale VIA
Fondata da Giulia Carbone, Geremia Siboni e Sergio Basso, l’associazione VIA prende il nome dall’incrocio tra Mondovì e Vicoforte – due dei centri più importanti del Monregalese dai quali si snodano i percorsi artistici – e A di Arte e di Ambiente.
VIA è un’associazione nata per la valorizzazione culturale e turistica del patrimonio naturalistico e artistico attraverso iniziative che spaziano dalle arti visive a tutte le altre espressioni artistiche contemporanee, musica, letteratura, cinema, arti performative, mettendo in relazione gli aspetti culturali con l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità.
Il progetto Landandart è sostenuto da Fondazione CRC, Fondazione CRT; patrocinato da Provincia di Cuneo, Comune di Mondovì, Comune di Vicoforte, Fondazione Italia Patria della Bellezza; supportato da Visit Piemonte, ATL Cuneese, Ente Turismo Langhe Roero e Monferrato, Gal Mongioie, Confindustria Cuneo.