La Ferrari sembra entrata in un buco nero dopo le improvvide dichiarazioni di John Elkann. Il presidente, inebriato della vittoria nel campionato mondiale Endurance dopo 53 anni dal successo della 312 PB, ha sparato a zero sulla squadra di F1. 

“Il Brasile è stato una grande delusione e se guardiamo il campionato di Formula 1 possiamo dire che da una parte abbiamo i nostri meccanici che stanno di fatto vincendo il campionato con le prestazioni nei pit stop, se guardiamo i nostri ingegneri non c’è dubbio che la macchina sia migliorata. Se guardiamo il resto non è all’altezza”. 

“Sicuramente abbiamo dei piloti che è importante che si concentrino a guidare e che parlino meno. Abbiamo davanti a noi ancora delle gare importanti e non è impossibile ottenere il secondo posto nel Costruttori”.  

La Ferrari è leader nella classifica dei pit stop più veloci nel 2025

La Ferrari è leader nella classifica dei pit stop più veloci nel 2025

Foto di: Sam Bagnall / Sutton Images via Getty Images

Le parole sono dure, ma non è chiaro l’obiettivo. Ha salvato i meccanici che vinceranno il Fastest Pit Stop Award, vale a dire il trofeo fra i team che nel campionato sommano i cambi gomme più veloci. Ha salvato i tecnici che, secondo lui, avrebbero corretto la deludente SF-25: lo staff di Loic Serra, in realtà ha toppato lo sviluppo della rossa perché nella seconda parte della stagione avrebbe dovuto lottare con le McLaren per tornare al successo e, invece, è ancora a bocca asciutta di vittorie, mentre Mercedes e Red Bull sono cresciute di più, relegando la Scuderia al quarto posto del mondiale Costruttori. 

Se le crew dei meccanici diretta da Diego Ioverno ha fatto la sua parte, non si può dire altrettanto degli ingegneri, che, però, si giustificano sostenendo che la SF-25 è figlia di Enrico Cardile e non di Serra. Come se Diego Tondi, capo dell’aerodinamica, e Fabio Montecchi, capo del telaio, siano scesi da Marte. 
“Abbiamo ancora delle gare importanti davanti a noi e non è impossibile ottenere il secondo posto nei Costruttori. E questo è l’invito più importante che arriva dal Bahrain: è la dimostrazione che quando la Ferrari è una squadra, noi vinciamo”. 

Frederic Vasseur, team principal Ferrari

Frederic Vasseur, team principal Ferrari

Foto di: Sam Bagnall / Sutton Images via Getty Images

E il team principal? “Vasseur è assolutamente dedicato a fare in modo che la Ferrari possa performare, è stato confermato durante l’estate”.  
 
La “sparata”, pareva non preparata e nemmeno programmata, sarebbe venuta di getto e alla fine, gli unici messi sul banco degli imputati sono i piloti. Certo, alcune dichiarazioni di Lewis Hamilton e Charles Leclerc possono aver infastidito il management, perché le loro dichiarazioni sono a volte sopra le righe, ma è evidente che i piloti sono al di fuori del controllo dell’ufficio stampa. Al giovedì fanno professione di fede e alla domenica sparano a palle incrociate.

Ma come dargli torto con una macchina che deprime le loro qualità e che cambia comportamento ogni volta che la portano in pista? Ed entrambi sono usciti da un GP del Brasile con un ritiro, pesante per il morale. La stoccata pare sia stata indirizzata soprattutto a Lewis Hamilton: il sette volte campione del mondo, accolto a Maranello come un Messia, non ha cavato un ragno dal buco. Ai sette podi di Charles corrisponde lo zero di Lewis (gara sprint cinese esclusa).  

Lewis Hamilton e Charles Leclerc, coppia Ferrari messa sotto accusa da John Elkann

Lewis Hamilton e Charles Leclerc, coppia Ferrari messa sotto accusa da John Elkann

Foto di: Hector Vivas / Getty Images

 
E i 66 punti di distacco dal monegasco pesano come una condanna, anche se l’inglese ha dimostrato di saper ridurre il gap prestazionale sul giro secco dal compagno di squadra, che, forse, è il miglior qualificatore che c’è in circolazione, ma poi non trasforma in risultati le aspettative. È certamente una grande delusione considerato l’ingaggio di 52 milioni. Elkann pensa al taglio di Hamilton per fare posto a Oliver Bearman? 
 
Francamente, dare tutte le responsabilità ai piloti è del tutto fuori luogo: la Ferrari non vince per colpa di Lewis e Charles. E la reazione durissima che è arrivata dalla stampa inglese in difesa del britannico era inevitabile. Immaginiamo lo sconcerto di Leclerc che ha professato amore eterno per il Cavallino: le dichiarazioni del suo capo potrebbero spingere il manager Nicolas Todt ad aprire il mercato per il 2027, specie se la 678 non dovesse essere (finalmente) in grado di lottare per il mondiale. 
 
Elkann s’è sciacquato la bocca, ma cosa voleva dire quando ha detto “se guardiamo il resto non è all’altezza?”, dopo aver salvato meccanici e tecnici? L’enigma è tutto lì: voleva spingere la Scuderia ad essere unita e coesa come il team del WEC? Allora ha sbagliato i toni e le parole… 

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