È accusato di violenza sessuale su minore, appropriazione indebita, sostituzione di persona, truffa e furto. Tutti reati commessi nel comune di Prato tra giugno 2002 e febbraio 2008. Nonostante su di lui pendesse una condanna di 10 anni di carcere, però, di lui si erano perse le tracce da più di 8 mesi. Si era nascosto in America. A trovarlo sono stati i carabinieri.
L’uomo, 63 anni, è stato scortato da personale dell’Immigration and Custom degli Usa, espulso dagli Stati Uniti d’America e attraverso la direzione centrale della polizia criminale è arrivato all’aeroporto di Fiumicino. A.P., queste le sue iniziali, è stato preso in consegna dai carabinieri della stazione di Bravetta e dal personale della Polaria e portato in carcere. Ora dovrà scontare 10 anni, 5 mesi e 2 giorni di reclusione. La notizia del suo arresto è stata ripresa anche dai media statunitensi.
Secondo quanto ricostruito nell’aula giudiziaria, il 63enne è stato dichiarato colpevole di aver violentato la figlia della sua ex convivente, che all’epoca dei fatti aveva 6 anni. La vicenda emerse quando il padre naturale della bambina presentò un esposto contro il nuovo compagno dell’ex moglie. Il rintraccio del 63enne negli USA è stato frutto di una attività di ricerca svolta dai carabinieri della stazione di Bravetta, perché l’ultimo domicilio conosciuto dove l’uomo era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari era a Roma, om zona Pisana. In quell’ultimo domicilio però il destinatario dell’ordinanza emessa dal tribunale lo scorso febbraio non c’era e sono allora partite le ricerche attraverso le persone e nei luoghi da lui frequentati, nel comune di Cerveteri e successivamente nel comune di Civitavecchia.
Si è così risaliti a un’utenza di una donna con la quale aveva allacciato una relazione sentimentale che sul profilo Whatsapp aveva una foto proprio della persona ricercata. È così seguita una analisi del traffico telefonico che è risultato generato dagli Stati Uniti. Dopo ulteriori accertamenti nel portale social Facebook, i carabinieri hanno rintracciato un profilo riconducibile alla donna che si era registrata nel territorio degli Stati Uniti, precisamente nella città di Huntsville, in Alabama.
Queste informazioni, condivise con la direzione centrale della polizia criminale e con Fbi, il ricercato è stato localizzato e arrestato proprio a Huntsville, per immigrazione irregolare e detenuto in attesa della definizione del procedimento di espulsione. Una volta arrivato in Italia è stato portato nel carcere di Civitavecchia.