Gregorio De Leo, dopo un’ottima prova tutta in alta classifica, è terminato ottavo con 408 (67 66 69 71 68 67, -20) colpi nel Final Stage della Qualifying School, disputata su 108 buche, e ha conquistato una delle venti ‘carte’ categoria 18 per il DP World Tour 2026 assegnate ai primi in graduatoria. Gli altri, dal 21° al 60 posto, hanno ottenuto la categoria 21 per il circuito maggiore, con meno possibilità di giocare, e la ‘carta’ piena per l’HotelPlanner Tour 2026.

All’Infinitum Golf di Tarragona, in Spagna, dove i 156 concorrenti al via si sono alternati per 72 buche sui due percorsi del Lakes Course (par 71) e dell’Hills Course (par 72) e i 60 che hanno superato il taglio hanno concluso sul primo campo, ha dominato il sudafricano Zander Lombard con 391 (64 69 67 64 64 63, -37). Ha chiuso con un 63 (-8, nove birdie, un bogey), miglior parziale del turno, lasciando a 13 colpi il canadese Aaron Cockerill, l’indiano Shubhankar Sharma e l’australiano Connor McKinney, secondi con 404 (-24), e a 15 il portoghese Daniel Rodrigues e l’inglese Nathan Kimsey, quinti con 406 (-22). In settima posizione con 407 (-21) il francese Quentin Debove, membro dell’Alps Tour, mentre hanno affiancato De Leo lo statunitense Davis Bryant, lo zimbabwese Benjamin Follett-Smith e l’inglese Matthew Baldwin.

Hanno partecipato al torneo altri tre azzurri: Lorenzo Scalise, 29° con 413 (-15), Jacopo Vecchi Fossa, 49° con 418 (-10), e Matteo Cristoni, 60° con 422 (-6). Per tutti la ‘carta’ per l’HotelPlanner Tour 2026, ma i primi due già l’avevano, Scalise perché confermata nella Road To Mallorca (ordine di merito) di quest’anno e Vecchi Fossa per averla guadagnata con il secondo posto nel ranking dell’Alps Tour. Quanto a Cristoni l’ha conseguita partendo dallo Stage 1, vinto al Golfclub Schloss Ebreichsdorf in Austria, e passando per lo Stage 2 (16° al Desert Springs Golf Club di Almeria , in Spagna).

Gregorio De Leo ha preso la ‘carta’ per il secondo anno consecutivo alla Qualifying School, dopo essersi classificato 13° lo scorso anno nella gara vinta da Edoardo Molinari. In stagione è terminato al 130° posto dell’ordine di merito (fuori dai 115 che hanno avuto la conferma di rimanere sul tour) acquisendo la categoria 10, che non gli avrebbe permesso molte presenze, mentre ora con la categoria 18 avrà più chance. Nel round finale ha realizzato un parziale di 67 (-4) con quattro birdie senza bogey.

Non sono riusciti a rientrare sul circuito, dove hanno recitato anche ruoli da protagonisti, lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, sette vittorie di cui due nell’Open d’Italia (2007, 2012), i francesi Julien Quesne (2), anche lui a segno nell’Open d’Italia (2013), Gregory Bourdy (4) e Alexander Levy (5), il danese Lucas Bjerregaard (2), lo scozzese Marc Warren (4), gli inglesi Chris Wood (3) e Oliver Wilson (2), il tedesco Yannik Paul (1), il paraguaiano Fabrizio Zanotti (2) e i sudafricani Justin Harding (2) e George Coetzee (5).

A Lombard è andato un assegno di 5.000 euro su un montepremi di 120.000 euro.

Nella foto: Gregorio De Leo

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